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Tumore alle vie biliari, scoperto il meccanismo che ne alimenta la progressione
Si chiama PDGF-D ed è responsabile della formazione del tessuto fibroso che facilita la crescita e la metastasi del tumore alle vie biliari. Un team di ricercatori delle Università di Milano-Bicocca e di Padova ne ha scoperto il ruolo e come inibire la sua azione.
Milano 24 settembre 2013 - Il suo nome è Platelet-Derived Growth Factor-D ed è il responsabile della formazione del tessuto fibroso che facilita la crescita e la metastasi del tumore alle vie biliari. I ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca e di Padova ne hanno scoperto il ruolo e hanno capito come inibirne l’azione.
Lo studio, pubblicato sul numero di settembre della rivista Hepatology (http://dx.doi.org/10.1002/hep.26384), dimostra che le cellule tumorali producono un fattore di crescita, chiamato appunto PDGF-D, che stimola il richiamo attorno alle masse neoplastiche di fibrolasti – responsabili della fibrosi tumorale – e di altre cellule mesenchimali, che sono in grado di favorire la crescita e la capacità invasiva delle cellule tumorali.
Leggi tutto...Un supermercato in una pillola. Due nuovi materiali comprimono il volume di idrogeno e metano
Le nanospugne microporose sono state realizzate da un team di ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca. Consentono di stoccare grandi quantità di gas a pressioni ridotte, con notevoli vantaggi per l’industria dell’energia e dell’auto. In corso di deposito due brevetti. Il progetto H2-Ecomat è stato finanziato dall’Ateneo e dalla Regione Lombardia per complessivi 750 mila euro.
Milano, 30 ottobre 2012 – Fino a 5000 metri quadrati di superficie compattati in solo grammo di peso. Un po’ come far entrare un supermercato nelle dimensioni di una pillola. È la proprietà di compressione di due nuovi materiali realizzati dai ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca nell’ambito del Progetto H2-Ecomat.
Leggi tutto...L’incomunicabilità di Minervini. “Low Tide” – Orizzonti – Venezia 2012
La comunità texana, alle prese con quel che resta dell’antico sogno americano, è la protagonista di Low tide, di Roberto Minervini, alla sua seconda prova, approdato a Venezia nella sezione Orizzonti. Il film fa parte di una sorta di “trilogia texana” composta dal precedente The Passage e da un terzo film attualmente in lavorazione.
Alla ricerca dell’America più vera, quella che non ha voce, che neppure vota – essendo quella di votare una scelta facoltativa, negli USA – la camera a mano si muove lenta e punta su spazi desolati, immensi, desolanti. La regia e la sceneggiatura sono tutte e due più o meno improvvisate. Il regista ha parlato di un trattamento allargato, composto da meno di trenta pagine, come linea di massima per il girato, il quale trattamento/sceneggiatura non è condiviso con gli interpreti, chiamati inevitabilmente all’improvvisazione. Minervini non ama dirigere le emozioni che debbono rispondere alle reazioni spontanee degli interpreti, al massimo dà indicazioni sulle azioni – stando alle sue dichiarazioni, in conferenza stampa.
Leggi tutto...I sentimenti “liquidi” dei trentenni. “O luna in Thailanda” di Paul Negoescu – Settimana della Critica – Venezia 2012
Il rumeno Paul Negoescu, all’anagrafe non ancora trentenne ma già autore di corti e documentari, porta al Lido il suo primo lungometraggio, O Luna in Thainlanda, nella sezione Settimana della Critica. È una commedia brillante che strizza l’occhio ad occidente. Siamo a Bucarest ma potremmo essere a New York o a Parigi, in questo divertissement brillante che mette alla berlina le inquietudini della middle class rumena, oscillando tra paura d’accasarsi e altrettanta paura di rimanere soli. Tutto il film è racchiuso nell’arco di una giornata, l’ultimo dell’anno, dove amore, ansia di libertà e rabbia presenteranno a turno il proprio conto.
Leggi tutto...L’oltraggio di Kitano. “Outrage Beyond” di Takeshi Kitano – Venezia 2012
Il maestro giapponese, in concorso alla 69esima Mostra dell’Arte Cinematografica di Venezia, con Outrage Beyond, sequel di Outrage del 2010, prosegue la strada della yakuza. Tra ragioni di visibilità e l’implacabile legge dei numeri, il film si presenta come un prodotto di cassetta, un gangster movie dal risultato piuttosto divertente. Poco si sente della rabbia intimistica dei primi film, vere perle da storia del cinema, che difficilmente si possono riconoscere in un lavoro di puro intrattenimento come questo. Anche la piatta connivenza tra polizia e yakuza non apre ad una critica, risultando qualunquista, più che nichilista. E se l’obiettivo del regista era dimostrare che “tutto il mondo è paese” in fatto di mafia, non colpisce nel segno.
Leggi tutto...L’amore, tra costrizione e spontaneità. “Lemale et ha’ chalal” (Fill the Void) di Rama Burshtein. Coppa Volpi a Hadas Yaron – Venezia 2012
Ritratto di famiglia in una comunità chassidica ortodossa, è questo il tema del film israeliano in concorso alla Sessantanovesima Mostra del Cinema di Venezia, girato dalla regista ebrea Rama Burshtein. Questo spaccato di vita racconta un microcosmo religioso oppressivo, in apparenza patriarcale, in una comunità dove le donne hanno strettissimi margini di autonomia e i matrimoni vengono decisi dalle famiglie. La figura della mamma, tuttavia, riuscirà a pilotare il sogno d’amore e di futuro della figlia Shira-Hadas Yaron (Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile), in nome di un bene superiore: la famiglia. È sempre il solito concetto di matriarcato vestito di patriarcato, tanto per salvare le apparenze, in verità.
Leggi tutto...Il gobbo e l’ombra. “Gebo e a sombra” di Manoel De Oliveira –Fuori Concorso - Venezia 2012
Ombra e ambiguità – onore e dignità - dialettica tra essere e apparire, verità e menzogna, povertà e soldi, sogno e realtà - sono i temi presenti nell’ultimo lavoro del maestro portoghese Manoel de Oliveira, tratto dall'omonimo racconto di Raul Brandão e interamente girato in francese, come omaggio alla Francia. 104 anni il prossimo dicembre e non li dimostra, due volte Leone d’oro alla carriera (nell’85 e nel 2004), Palma d’oro alla carriera (nel 2008), il “ragazzo” resta coerente alle radici letterarie, nel suo cinema. “Il teatro è un’arte ma il cinema non è che un mezzo per fissare ciò che si recita davanti alla macchina da presa”, è quanto il grande cineasta ha avuto modo di affermare, in passato.
Leggi tutto...Un totalitarismo nato dalla libertà. “Clarisse” di Liliana Cavani - Fuori Concorso - Venezia 2012
Una della pietre miliari del cinema di Casa Nostra, Liliana Cavani, si è presentata a Venezia con un breve documentario Fuori Concorso, Clarisse. Nato da una richiesta della CEI - il cui collegio desiderava un lavoro su Cristo, visto da occhi contemporanei - i venti minuti di girato della signora de Il Portiere di Notte sono precisi, essenziali, forti. Quando necessità e virtù s’incontrano è sempre una bella unione: venti minuti erano stati concessi, per un intervento sui temi religiosi e tanti ne sono risultati necessari, in fase di montaggio del girato.
Leggi tutto...Kulkinski – natural born killer. “The Iceman” di Ariel Vromen – Fuori Concorso – Venezia 2012
Un serial killer completamente dissociato ed una moglie apparentemente ignara dell’origine dei suoi agi, sempre più consistenti: è questa la storia trattata da Ariel Vromen, nel suo The Iceman, Fuori Concorso a Venezia 2012. Richard Kulkinski, famigerato assassino con un curriculum esemplare - più di cento morti ammazzati, forse duecentocinquanta, nei modi più efferati - è al soldo della mafia e delle famiglie più sanguinarie. È un’outsider esistito realmente e morto in prigione nel 2006, dopo essere stato catturato nel 1987. Nei suoi abissi si cala Michael Shannon, interpretando questo essere mostruoso, che sino alla fine dichiara di aver avuto un solo rammarico: aver fatto soffrire sua moglie e le sue due bambine.
Leggi tutto...“That’s amore” l’inno di Susanne Beir. “Love is all you need” – Fuori Concorso - Venezia 2012
Alla sessantanovesima kermesse veneziana più attesa, quella cinematografica, ecco il Premio Oscar Susanne Beir, per la prima volta alle prese con una commedia: Den Skaldede Frisør (Love is all You Need). Al suo fianco, la stessa interprete di Haevnen, Trine Dyrholm, rispetta e centra le aspettative del pubblico, affiancata da un vero gentleman, Pierce Brosnan, tra i più amati 007 del grande schermo.
Leggi tutto...Eros e thanatos in Wakamatsu. “Semmen no Yuraki” (The Millennial Rapture) - Orizzonti – Venezia 2012
Tratto da Mille anni di piacere(1982), la raccolta di racconti dello scrittore Kenji Nakagami (un burakumin orgoglioso delle proprie origini), l’ultima opera del prolifico regista giapponese, Korij Wakamatsu, affronta l’eterno binomio/dicotomia tra eros e thanatos.
I maschi della stirpe dei Nakamoto sono destinati a spegnersi in maniera violenta, dopo aver fatto strage di cuori nei Roji, i 'Vicoli' dove vivono ghettizzati insieme ad altri burakumin – letteralmente gli abitanti del villaggio. Questi emarginati rappresentano la casta di grado più basso, nel sistema feudale giapponese, condannati da sempre all’emarginazione, perché impuri e oppressi dall’ombra della morte.
Leggi tutto...Monicelli, il misogino (?). Monicelli, la versione di Mario – Venezia Classici-Documentari 2012
È stata presentata al Lido, per Venezia Classici-Documentari, Monicelli, la versione di Mario. Si tratta di una lunga intervista raccontata da cinque registi, Felice Farina, Mario Canale, Annarosa Morri, Wilma Labate e Mario Gianni che hanno collaborato con il grande maestro della commedia italiana. A circa due anni dalla sua scomparsa, il docu-film rende omaggio al cineasta viareggino, dipanandosi tra cinque capitoli - Mestiere, Origini, Risate, Confidenze, Politica - montati come un mosaico e costruiti con un sapiente collage di immagini di repertorio, foto, sequenze di film, testimonianze di amici e collaboratori, di prezioso valore, data la ricercatezza delle scelte.
Leggi tutto...La finzione vince sulla realtà. “Sunset Boulevard” di William Wyler (1950) – Venezia Classici Restaurati -2012
Sunset Boulevard e Mulholland Drive, due famose strade di Hollywood, la fabbrica dei sogni, sono anche i titoli di due film di culto dentro i quali si racchiude mezzo secolo di storia del cinema. Due grandi maestri, Wilder e Lynch, per due perle emblematiche del mondo cinematografico per eccellenza. Altalene tra forza creativa e forza distruttiva, ripropongono un modo d’essere cinema puro, trasfigurando la rappresentazione in sogno, delirio, silenzio. Entrambe riproducono con modalità diverse la dinamica della passione e del desiderio, che può spingere un individuo fino ad una condizione patologica, per sfociare nell’atto estremo della soppressione della vita. Quello di Wilder è un lungo flashback raccontato dal morto, Joe-William Holden, mentre Lynch affida al sogno la sua pellicola per ben due terzi. Entrambe sono situazioni la cui natura distorta ed immaginifica è dichiarata subito e costantemente portata avanti.
Leggi tutto...Le prostitute di Glawogger protagoniste per un giorno
Whores’ Glory di Michael Glawogger, presentato alla 68esima, nella sezione Orizzonti, è un film che propone una trilogia antologica sulla professione più antica del mondo, vista nell’ottica di tre culture differenti: thailandese, bangladese e messicana. Allo scopo di mostrarne i codici più intimi, trascendendo luoghi, lingue e religioni, la pellicola demarca un che di sociologico, un modo per riflettere sul ruolo della donna in quelle società cosiddette del Terzo Mondo. In un ventaglio anagrafico dai dodici ai quarant’anni, il “sesso pagato” il regista lo presenta in forma di documentario, offrendo allo spettatore una visione attenta e scrupolosa, ricca dei dettagli più intimi. La pellicola, infatti, esibisce particolari molto precisi, che non risultano volgari, solo perché trattasi di un documentario. Quel che ci si chiede, invece, è se vi sia un effettivo bisogno di indagare certe realtà, sia pur nella modalità usata, a scopo di sensibilizzazione. Benché il merito del cineasta vada anche cercato nel rapporto tra le prostitute e la religione, sempre in primo piano, pur sottolineandone le debite differenze di culto e culturali in genere, la perplessità resta. Leggi tutto...
Caroline Parker uneroina qualunque
Il documentario di Jonathan Demme, I’m Caroline Parker: the Good, the Mad and the Beautiful, proposto quest’anno al Festival del Cinema di Venezia, in Orizzonti, affronta i drammi della vita reale. Dopo film come Philadelphia e Il silenzio degli innocenti, il regista-sceneggiatore vira da un’altra parte. È la storia di una cuoca in pensione, Caroline Parker, scampata all’uragano Katrina nel 2006 e colonna portante psicologica, ma non solo, di un intero quartiere, tra i più poveri di New Orleans. L’ottimismo e la forza di questa donna sono ben indagate dal regista, che dal 2006 al 2010 va a farle visita ogni sei mesi, allo scopo di raccogliere elementi di un ritratto pulsante e variegato. Tra la segregazione, le battaglie per la conquista dei diritti civili e le ferite della miseria, Caroline non si perde mai d’animo, pur nel vuoto di chi i sogni non li ha neppure potuti sognare, ancor prima di vederli infranti. Ciononostante, ci sono dei pilastri nel suo animo e nella sua mente saldi ed irremovibili, come la sua forte cristianità e il suo senso della famiglia.
Cavalli di Michele Rho la letteratura va al cinema
Cavalli, opera prima di Michele Rho, a Venezia 2011 in Controcampo italiano, ha per location la zona del Castel del Monte di Andria e la Regione Toscana, come simpatico raccordo tra aree geografiche lontane, per ottenere una località appenninica non ben definita nel film, una sorta di Far West immaginario e tutto italiano. I cavalli, inoltre, protagonisti della pellicola a cominciare proprio dal titolo, non sono mancati sul red carpet, poiché hanno accompagnato nella sfilata i giovanissimi interpreti Luigi e Francesco Fedele. Il regista ci immerge nella fine del XIX secolo, dentro una storia di fratelli. Il suo tocco raffinato riesce bene nell’obiettivo di portare al cinema la letteratura, tenendosi lontano dalla freddezza letteraria e indagando a fondo, invece, i tormenti di due fratelli tanto diversi nella natura, quanto uniti nell’affetto. È un sentimento profondo, complice, telepatico, il loro, immerso in un paesaggio assolutamente in primo piano.
Una scossa non sempre da brivido
Scossa di Lizzani, Maselli, Gregoretti, Russo
Scossa è una pellicola sugli aspetti del catastrofico terremoto di Messina e Reggio Calabria, avvenuto nel 1908 e raccontato a otto mani da Carlo Lizzani, Citto Maselli, Ugo Gregoretti e Nino Russo. Fuori Concorso, alla 68esima del Lido, il lungometraggio consta di quattro episodi, per indagare e presentare le immagini più care ad ognuno dei quattro maestri, relative a quella sciagura tellurica: la perdita degli affetti, i fatti di sangue e sciacallaggio, il bilancio socio-economico del dopo terremoto e i tardivi provvedimenti dello Stato, in soccorso ed assistenza ai terremotati. Il merito della pellicola, nel complesso, sta nel fatto che quel che resta di una calamità sismica non è diversa a Messina, come ad Haiti, a L’Aquila o a New Orleans, anche se i registi italiani hanno, comunque, privilegiato elementi tutti nostrani. In Speranza di Carlo Lizzani, una madre vedova, lasciata morire sotto le macerie, riesce a vincere la sua agonia, con la consolazione che i suoi figli sono salvi e con l’illusione di ricongiungersi in cielo al marito perduto da giovane, a cui porta la lieta notizia sui ragazzi.
EU-funded cardiovascular research keeps on ticking for World Heart Day
On 29 September World Heart Day will be celebrated around the world to highlight that heart disease and strokes remain the world's leading cause of death, claiming over 1.5 million deaths every year in the EU. Leggi tutto...
L'IMMAGINE DI HOLMBERG II DEL TELESCOPIO HUBBLE
Una galassia nana e “bruttina”. Le forme delle grandi galassie, che siano a spirale o ellittiche, hanno una loro armonia, quella forma che le rende tipiche e belle. Non è lo stesso per le galassie nane la cui forma è più difficile catalogare.
Leggi tutto...WWF: RIFIUTI, ITALIA IMPREPARATA
Nuova multa dall’UE per il caso Napoli, rischio emergenza anche a Malagrotta. In attesa della politica, soluzioni pratiche da imprenditori e consumatori: con il “vuoto a rendere” per 4,2 tonnellate di imballaggi, risparmieremmo oltre un 1 miliardo e 200 milioni di euro ogni anno. Leggi tutto...
Inaugurato il padiglione dello Spazio a Volandia
Inaugurato il padiglione dello Spazio a Volandia, il Parco e Museo del Volo italiano
Volandia ha una nuova area espositiva dove l'esplorazione aeronautica è volata ad un livello ancora più alto: il padiglione dello Spazio.
Leggi tutto...CASINO' ONLINE - E se smettessimo di giocare?
“Sarebbe davvero il caso di ‘smettere di giocare’!” E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), citando la pubblicità di Sisal Casinò, pubblicata negli ultimi giorni sui principali quotidiani italiani. Leggi tutto...
ESA spacecraft reveal new anatomy around a black hole
A fleet of spacecraft including ESA's XMM-Newton and Integral have shown unprecedented details close to a supermassive black hole. They reveal huge 'bullets' of gas being driven away from the 'gravitational monster'.
Leggi tutto...
Sacchetti plastica, 70% cittadini Ue vuole bando
Sacchetti plastica, 70% cittadini Ue vuole bando su shoppers non biodegradabili
“La legge italiana è modello internazionale. Approvare ora divieto anche per buste di plastica con additivi chimici”.
Leggi tutto...Anno internazionale delle Foreste
WWF: “BIOENERGIE AL BIVIO: AMICHE DEL CLIMA O NEMICHE DELLE FORESTE?” Leggi tutto...
Bolle di gas a velocità di 700 chilometri al secondo
Dal nucleo della galassia Markarian 509 partono bolle di gas a velocità di 700 chilometri al secondo. Abbiamo sentito Massimo Cappi dell'INAF, tra i ricercatori italiani coinvolti nello studio. Leggi tutto...
Los satélites vigilan los puntos calientes urbanos
Los satélites están contribuyendo a predecir qué áreas de la ciudad resultan más afectadas durante una ola de calor, lo que ayuda a los responsables de urbanismo a diseñar ciudades más frescas y cómodas.
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Nasce a Napoli uninnovativa fonderia di polimeri
Un gruppo dell’Istituto nazionale di ottica del Cnr di Pozzuoli è riuscito a solidificare liquidi polimerici in diverse forme geometriche con una nuova tecnica litografica. La ricerca, che prelude a tantissime applicazioni in campo industriale, ha ottenuto la copertina di ‘Pnas’ Leggi tutto...
LA CERIMONIA PER IL PREMIO SHAW
Hong Kong premia Enrico Costa. Cerimonia di consegna a Hong Kong del premio Shaw, assegnato per la prima volta da un italiano. Enrico Costa, dello IASF-INAF di Roma per aver misurato, grazie al satellite BeppoSax, la distanza di un gamma ray busrt determinandone l'origine extragalattica. I complimenti del Presidente Bignami.
Leggi tutto...Rientro del satellite UARS: il contributo dellISTI
In occasione del rientro incontrollato nell’atmosfera terrestre del satellite UARS, l’ISTI ha collaborato, per conto dell’ASI, con il Dipartimento della Protezione Civile, fornendo alla struttura operativa nazionale tempestivi aggiornamenti sull’evoluzione orbitale dell’oggetto, previsioni di rientro con le relative finestre di incertezza e valutazioni tecniche sulle tematiche di propria competenza. Leggi tutto...
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