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I super neutrini e la profezia di Majorana

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Il comportamento 'superluminale' dei neutrini osservati nell'esperimento OPERA sarebbe spiegato dalla teoria sulle particelle elementari che Ettore Majorana ideò nel 1932. A ribadirlo sono due fisici italiani in un articolo appena pubblicato sul sito web arxiv.org

 

La Relatività non funziona più. Anzi va riscritta. No, va benissimo così. Dopo il terremoto, per fortuna solo scientifico, di qualche giorno fa proveniente dai Laboratori Nazionali del Gran Sasso, tutto il mondo della Fisica si interroga e si confronta sui sorprendenti risultati che sembrano attribuire ai neutrini, o almeno a una certa ‘famiglia’ di essi, una velocità di propagazione superiore a quella della luce nel vuoto. Un’apparente violazione alle equazioni che stanno alla base della teoria di Einstein e che non consentono ad alcunché di muoversi a velocità superiori a quelle della luce. Nonostante il clamore mediatico a livello planetario sollevato, che questa condizione potesse essere prima o poi verificata, più di qualche addetto ai lavori se lo aspettava già.E non da qualche mese, ma addirittura dal lontano 1932. Fu infatti in quell’anno che un geniale fisico italiano, Ettore Majorana, elaborò una elegante teoria sulle particelle elementari nella quale ipotizzava che, in particolari condizioni, queste potessero assumere una massa ‘immaginaria’. Una insolita proprietà in grado però di liberare le particelle dai limiti imposti dalle equazioni della Relatività e permettergli di viaggiare più veloci della luce. A riprendere questa idea e a ribadirne la sua estrema attualità e validità è un articolo scritto da Fabrizio Tamburini e Marco Laveder, ricercatori dell’Università di Padova, recentemente pubblicato sul sito arxiv.org. “Rileggendo gli appunti di quasi ottanta anni fa scritti da Majorana mi sono convinto che quella sua teoria dava delle predizioni che erano in ottimo accordo con i risultati dell’esperimento OPERA” commenta Tamburini. “E l’interpretazione che noi diamo al lavoro del fisico italiano è a nostro avviso del tutto ragionevole”. I neutrini potrebbero infatti diventare ‘tachionici’, cioè viaggiare oltre la velocità della luce se costretti ad attraversare un materiale molto denso. E questo è proprio il caso di quello che è avvenuto nell’esperimento italo-svizzero, dove i neutrini lanciati da Ginevra hanno percorso tutti gli oltre 730 Km nel sottosuolo. Certo, anche questa teoria andrà verificata e confermata dalla pratica. Ma sarebbe davvero rilevante se, sulla questione dei neutrini superluminali, a mettere oggi d’accordo tutti fossero i calcoli fatti 80 anni fa da un giovane e promettente scienziato italiano scomparso nel nulla 

Flash News

Il WWF si costituirà parte civile nell'eventuale processo

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Alghero ha posto sotto sequestro oltre 110 vasetti di polpa di riccio per ottenere i quali si stima siano stati utilizzati almeno 25 mila ricci

"Si tratta di un vero e proprio "crimine di natura” - ha dichiarato Carmelo Spada, Delegato WWF per la Sardegna - un prelievo abnorme e devastante se si considera che nell’intera stagione 2016/17 nell’area marina protetta di Capo Caccia sono stati pescati 54.920 ricci dai pescatori professionisti autorizzati. Un prelievo illegale come quello stroncato dalla Guardia di Finanza potrebbe essere devastante per l’ecosistema marino e per la stessaq specie, già a rischio di estinzione a causa di un eccessivo prelievo legale.
La regione Sardegna ha posto ulteriori limiti alla pesca autorizzata stabilendo per la passata stagione che i 187 pescatori sardi autorizzati potessero raccogliere in una giornata un massimo di 2.000 esemplari a fronte dei 3.000 che erano consentiti nella precedente stagione. Chi ha lavorato dalla riva ha potuto raccoglierne massimo 1.000 (pari a circa 2 ceste), a fronte dei precedenti 1.500. Mentre la pesca sportiva è stata consentita nelle giornate di sabato, domenica e festivi con una raccolta massima di 50 ricci al giorno”. “Si capisce quindi l’enorme danno che potrebbe aver causato alla specie un prelievo così massiccio concentrato in pochi giorni e in un momento di riposo biologico da alcuni bracconieri di ricci e, qualora venissero incriminati per disastro ambientale - ha concluso Carmelo Spada delegato WWF per la Sardegna - la nostra associazione valuterà la possibilità di costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale.

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