Ambiente
équipe internazionale pubblica i risultati di una ricerca sullinquinamento del Fiume Azzurro
Il 2 Novembre scorso sono stati presentati a Berna i risultati di una ricerca internazionale sulla qualità dell'acqua del fiume Yangtze, il più lungo corso d'acqua della Cina e il terzo nel mondo. Per la prima volta nel 2006 un'équipe internazionale di ricercatori cinesi e svizzeri ha ottenuto l'autorizzazione dal governo di Pechino per analizzare l'acqua del Fiume Azzurro e controllare il livello di inquinamento. Da allora sono stati raccolti centinaia di campioni di sedimenti lungo 1.500 Km.
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Limpronta Ecologica dellEuropa: sviluppo economico e sostenibilità
L’impronta Ecologica dell’Europa: sviluppo economico e sostenibilità
L’Europa negli ultimi quarant’anni ha conosciuto una vertiginosa crescita economica. Eppure, secondo uno studio condotto dal WWFi in collaborazione con la Global Footprint Network, se tutti gli abitanti della Terra vivessero come gli Europei ci sarebbe bisogno di 2,6 pianeti.
Leggi tutto...La città del futuro: risparmio, efficienza, energia verde
Oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle città e, per la prima volta nella storia dell’umanità, la popolazione urbana ha sorpassato quella delle campagne. Se nel 1950 solo New York e Tokyo superavano i dieci milioni di abitanti, oggi sono addirittura venti le città che possono vantare il titolo di “megalopoli”. Due terzi di queste megalopoli si trova nel sud del mondo.
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Malmö, il cuore verde dEuropa
E' svedese la prima città eco compatibile al 100%
Malmö, antico porto affacciato sul Mar Baltico, è la terza città della Svezia. E’ anche la città “del futuro”, o meglio, del presente, visto che oggi uno dei suoi quartieri più importanti, Porto Ovest, produce il 100% della propria energia da fonti rinnovabili: ricava il calore dal vento, dal mare, dalla terra e dal sole, e alimenta i veicoli con biogas proveniente dalle fognature e dai rifiuti urbani.
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Si chiama Energy island ed è la nuova isola del tesoro energetico
Ha più di cento anni, ma non li dimostra affatto. Anzi, potrebbe diventare la tecnologia del futuro perché è ecologica al 100%. Si chiama Ocean Thermal Energy Conversion (OTEC), ossia “conversione di energia termica dell’oceano” e mira a produrre energia rinnovabile sfruttando la differenza di temperatura fra superficie e abissi nell’oceano tropicale. Nei Tropici, infatti, la temperatura della superficie oceanica raggiunge circa 25-29° C, a mille metri di profondità scende intorno ai 5° C.
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