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Parco dei Nebrodi: un laboratorio di ricerca a cielo aperto

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Scoperta una nuova specie endemica di arvicole denominata “Microtus nebrodensis” che aumenterebbe il numero delle specie presenti un Sicilia e nel resto della penisola

Il Parco dei Nebrodi diventa sempre più meta ambita per attività di ricerca e studio sul campo e si attesta un vero e proprio laboratorio ambientale a cielo aperto.
E dopo il campo studio  internazionale, tenutosi il mese scorso, che ha visto la partecipazione di ben 21 studiosi alla ricerca delle libellule dei Nebrodi, in questi giorni altri ricercatori hanno esplorato l’area protetta alla scoperta delle arvicole. Si tratta di piccoli mammiferi, il cui nome scientifico Microtus savi, della sottospecie nebrodensis.

A coordinare l’attività i ricercatori, Riccardo Castiglia del Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo dell’Università La Sapienza di Roma e Alessandra Bezerra dell’Università di Brasilia. A fare gli onori di casa lo zoologo dell’Ente Parco Antonio Spinnato che ha guidato gli studiosi ad esaminare i diversi ambienti dell’area protetta alla ricerca di siti idonei dove sono presenti con abbondanza questi piccoli roditori.
Utilizzando delle tecniche incruenti, sono stati catturati alcuni esemplari di questi topolini, sui quali sono stati prelevati dei campioni per poter effettuare degli studi cromosomici e genetico – molecolari. Ciò consentirà di poterli confrontare con le altre popolazioni presenti nel resto d’Italia.

“La ricerca scientifica – spiega il Commissario Straordinario dell’Ente Parco Antonino Ferro – rientra tra le finalità dell’Ente per cui siamo ben felici di collaborare con diversi gruppi di ricerca scientifica che vengono a studiare la ricca biodiversità presente nel nostro territorio”.

Secondo una prima analisi effettuata dai due ricercatori, potrebbero essere non una sottospecie di Microtus savii come si era fino ad ora pensato, ma una specie diversa da quella presente nel continente, per cui potrebbero essere chiamate Microtus nebrodensis, ed andare cosi ad aumentare il numero di specie endemiche presenti in Sicilia.
L’obiettivo della ricerca è ambizioso, rassegnare alle stampa una pubblicazione di tipo scientifico sulle diverse specie endemiche del Parco dei Nebrodi.
Le arvicole, sono dei piccoli topolini, simili ai criceti, che si nutrono soprattutto delle radici delle piante che raggiungono scavando sottoterra attraverso lunghissime gallerie. Nell’ecosistema stanno alla base della catena alimentare e sono una ghiotta preda per molti predatori, soprattutto uccelli rapaci. 

Parco dei Nebrodi

Flash News


Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso



Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo annuncia le dieci città che si contenderanno il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020: Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.
Le città della short list arrivano in finale superando le altre 21 candidate al bando dello scorso maggio e ora dovranno presentare il proprio progetto nel corso delle audizioni della Commissione presieduta da Stefano Baia Curioni. La città vincitrice potrà rappresentare per un anno la nuova offerta culturale e turistica nazionale, attuando il proprio progetto grazie al contributo statale di 1 milione di euro.
L’iniziativa, istituita con la Legge Art Bonus per il periodo 2015 – 2018 per valorizzare la progettualità delle candidate italiane a Capitale Europea della Cultura 2019 e divenuta stabile con la Legge di Bilancio 2018, è volta a sostenere e incoraggiare cartelloni di eventi e attività capaci di far recepire in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione, la creatività, l’innovazione, lo sviluppo economico e il benessere individuale e collettivo.
Il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 sarà assegnato, come di consueto, nell’ambito di una cerimonia pubblica nella sede del Ministero, a Roma, in via del Collegio Romano 27, il prossimo 16 febbraio alle ore 11.00 alla presenza del Ministro Dario Franceschini.

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