Al suo fianco Salomè-Jessica Chastain riempie la scena con una sensualità ingenua, una follia e una bravura, come poche volte si riesce a sentire in un’attrice che interpreta quel ruolo. Certamente il monologo finale della figliastra di Erode, mentre affonda la sua lucida pazzia nel sangue, è recitato così bene da offrire su un piatto d’argento il vero motivo per poter sentenziare la battuta: “Uccidete quella donna!”. E ciò accade, va sottolineato, a soli pochi minuti dall’esplosione ormonale provocata, nell’anziano governatore, dalla conturbante danza della giovane vergine. Erode è disposto a tutto pur di compiacerla e mantiene fede ad un giuramento, che faceva orrore addirittura ad un uomo sanguinario come lui e a cui egli stesso non vuole credere, infatti. In sintesi, questo è davvero un film a tutto tondo, per originalità e bravura e sarebbe stato il mio Leone d’Oro.
Margherita Lamesta