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Lezioni di biologia a ritmo di rap

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Quando la biologia e la musica si incontrano, i ragazzi imparano di più. Parola di Nalini Nadkarni

Che cosa hanno in comune una lezione di biologia e la musica rap, nata nei quartieri neri di New York? Possono avere molto in comune se la musica diventa un modo per avvicinare gli studenti delle periferie urbane alla natura e ai suoi misteri. Nalini Nadkarni, una ricercatrice dell’ Evergreen State College, Washington, ha scoperto che i corsi di botanica o una gita nella foresta possono diventare molto più interessanti quando si svolgono “a ritmo di rap”. Certo, non è facile per una seria professoressa, non più giovanissima, improvvisarsi rapper. Nalini, però, sfrutta il talento musicale di chi il rapper lo fa di professione: George “Duke” Brady, un artista californiano noto anche come C.AU.T.I.O.N.

Alcuni anni fa, C.AU.T.I.O.N. è stato il testimonial d’eccezione di una lezione di ecologia all’aperto con gli studenti di una scuola di periferia. Durante una pausa, “Duke” Brady improvvisò alcune rime sulla natura e sulla sua bellezza, cantandole a ritmo di rap. I ragazzi, fino a  quel momento distratti e un po’ svogliati, si rianimarono e cominciarono a fare molte domande su quello che vedevano. Nalini restò folgorata: aveva scoperto il modo per attirare la loro curiosità. Da allora, le sue lezioni sono tutte a ritmo di rap. I testi e la voce di C.AU.T.I.O.N., registrata su un CD, raccontano cose altrimenti noiose per ragazzini cresciuti con la musica nelle orecchie. Il successo -  afferma Nalini - è travolgente: i ragazzi si appassionano alla materia, vogliono sapere tutto sugli animali che popolano le foreste e imparano più velocemente i nomi memorizzando le canzoni di Duke.

Nel 2004, Nalini decise di organizzare un programma chiamato “Sound Science”, un’immersione nella natura e nella musica per 40 ragazzi delle scuole superiori di Tacoma, Washington. Le lezioni, tenute da Nalini insieme all’entomologo John Longino e al biologo marino Gerardo Chin-Leo, erano qualcosa di molto più che un corso di biologia. Tra gli insegnanti e gli studenti, infatti, c’era un testimonial molto speciale: C.A.U.T.I.O.N. Il primo giorno di lezione, il giovane rapper, alto e snello, con le braccia ricoperte di tatuaggi dalle spalle ai polsi, lasciò tutti senza fiato: dopo aver cantato una canzone sulla foresta e i suoi abitanti, improvvisò un “canopy tour”, arrampicandosi tra la fitta boscaglia come uno scoiattolo, mentre decine di ragazzi con il naso all’in su lo guardavano sgattaiolar via tra gli alberi. “Quando raggiungerà il punto più alto (circa sei piani di altezza) – spiegava Nalini ai suoi studenti – C.A.U.T.I.O.N. vedrà cose che noi neanche possiamo immaginare da qua sotto: piante e animali del tutto diversi da quelli che incontriamo nel sottobosco”. Mentre il giovane rapper scendeva trionfante tra i suoi piccoli fan, Nalini si rese conto che le sue lezioni stavano prendendo davvero un ritmo diverso, più vicino alla sensibilità dei ragazzi.

Oggi tutte le lezioni sono commentate e cantate da C.A.U.T.I.O.N., che rielabora le idee e le parole usate dagli insegnanti adattandole alla musica. Le sue canzoni parlano di evoluzione, di organismi marini, di insetti.
Nel corso di biologia, il momento più atteso dagli studenti è senza dubbio il workshop, un “laboratorio” di ricerca dove la biologia diventa creativa. I ragazzi, divisi in piccoli gruppi, compongono testi e musiche usando le parole della scienza. Leggono riviste specializzate e consultano enciclopedie da cui prendono ispirazione per scrivere le loro canzoni. “Una delle parole più difficili da rimare – ricorda Nalini divertita – è ‘fotosintesi’. Quando Jamal, un ragazzino di 13 anni, ci ha chiesto aiuto per trovare una rima baciata con questa parola, persino C.A.U.T.I.O.N. si è trovato in difficoltà e alla fine ha proposto di usare un’altra parola!”. Al termine del corso, i ragazzi hanno prodotto 12 pezzi musicali ispirati alla natura. Le loro canzoni sono state registrate in uno studio, messe su CD e distribuite alle loro famiglie.

Oggi molti programmi scolastici di ecologia seguono con successo il metodo inventato da Nalini. Alla fine del programma – afferma Nalini – il 90% degli studenti ha definito la scienza “divertente” e ha ammesso che le lezioni sono state molto utili per imparare cose nuove sulla foresta, sul comportamento degli insetti e sulla biologia marina. L’85% degli studenti è pronto a consigliare questo corso agli amici.

Link consigliati:

National Science Foundation (NSF)
“Rap Music Brings Science to Urban Youth”
http://www.nsf.gov/discoveries/disc_summ.jsp?cntn_id=114311

Sul sito di Nalini Nadkarni troverete i suoi programmi di insegnamento, le attività e altre curiosità.
http://www.nalininadkarni.com/

Evergreen State College
http://www.evergreen.edu/

Veronica Rocco

Flash News

 

Dal 24 novembre ai Musei Capitolini – Villa Caffarelli la prima esposizione monografica dedicata al più grande scultore dell’età classica.
Un percorso straordinario nella vita e nell’attività dell’artista, con oltre 100 opere, alcune esposte per la prima volta, tra reperti archeologici, dipinti, manoscritti, disegni, installazioni multimediali «Nessuno supererà mai Fidia» Auguste Rodin, L’art, 1911

Il più grande scultore greco dell’età classica, FIDIA. Protagonista dell’Atene di Pericle, il suo nome è noto a tutti per la realizzazione di opere come il Partenone e le sue decorazioni scultoree e i mitici colossi crisoelefantini dell’Atena Parthenos e dello Zeus di Olimpia, una delle sette meraviglie del mondo antico.
Il suo genio creativo ha impresso un marchio indelebile nell’immaginario collettivo e continua ad essere fonte di ispirazione per i contemporanei. Una figura importantissima, quasi leggendaria, sebbene circondata da un alone di mistero. Molti dettagli della sua vita sono infatti poco noti e la conoscenza della sua opera si basa prevalentemente su repliche e su fonti letterarie. La mostra “FIDIA”, ospitata dal 24 novembre 2023 al 5 maggio 2024 presso i Musei Capitolini – Villa Caffarelli a Roma, è la prima esposizione monografica dedicata all’artista. Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e curata da Claudio Parisi Presicce con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, Main sponsor Bulgari, Radio ufficiale Radio Monte Carlo, guiderà i visitatori in un viaggio inaspettato e sorprendente nella vita, nella carriera e nel clima storico-culturale in cui operò il grande scultore, attraverso una vasta e preziosa selezione di oltre 100 opere - tra reperti archeologici, originali greci e repliche romane, dipinti, manoscritti, disegni, alcuni esposti per la prima volta.

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