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Troppa musica nelle orecchie

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Troppa musica nelle orecchie

Ragazzi (ma anche adulti) con le cuffiette nelle orecchie mentre camminano, guidano il motorino, la macchina, oppure mentre leggono, studiano, mangiano al ristorante, fanno sport… sono immagini consuete cui tutti noi quotidianamente assistiamo, un’abitudine, insomma, ma certo una pratica non salutare.

Difatti uno studio del RNID (Royal National Institute of Deaf People di Londra, un’organizzazione nata a tutela delle persone sorde) ha pubblicato dei dati allarmanti sulla salute di questi melomani abituali fruitori dei lettori mp3 portatili, la quale rivela che nel 70% dei casi è possibile rintracciare una precoce perdita dell’udito.

Il principale colpevole di tale situazione è il volume troppo alto degli I-pod, che in alcuni casi può raggiungere i 105 decibel, mentre la soglia massima di sopportabilità per non danneggiare l’udito sarebbe 85, anche se tale indice è ancora obbiettivamente alto.

Anche la durata di ascolto influisce sul problema: sembra infatti che almeno il 50% degli utilizzatori di tali apparecchi li usi per più di un’ora al giorno (un’ora consecutiva, naturalmente, ma sono dati ancora prudenti, in realtà le ore sono anche due o tre), e che un quarto di questi l’ascolti a volume alto (sennò, dicono, non si divertono).

La situazione è certo allarmante, ma non è nuova. Già vent’anni fa nella stessa Inghilterra sugli ormai vetusti walk-man (ci si mettevano le cassette, roba dei tempi dei dinosauri) era stata stampata la scritta “Nuoce gravemente alla salute”, esattamente come sui pacchetti di sigarette.

La cosa però non ha sortito l’effetto sperato (anche sulle sigarette non ha funzionato molto), ed il risultato è ciò che oggi ci ritroviamo: una popolazione giovanile parzialmente sorda (e, scusate, anche piuttosto asociale, dato che con le cuffiette nelle orecchie non si scambia una parola con nessuno perché significherebbe perdersi qualche nota, sai che dolore).

Ma tralasciando l’aspetto sociale del problema, almeno per la salute qualcosa bisogna che si faccia. Ed allora, da parte del RNID giunge solerte l’invito ai costruttori di tali famigerati lettori mp3 di fornirli di un chiaro fogliettino illustrativo che istruisca l’acquirente sui possibili rischi di un uso sconsiderato di detti apparecchi, esattamente come si fa con le medicine. È stato inoltre proposto che l’indicatore del volume fornisca anche i valori in decibel che l’intensità sonora raggiunge e che gli auricolari siano forniti di un filtro speciale (ma non sarebbe più facile costruirli direttamente con un massimo di volume non nocivo?).

Ma poi, siamo sicuri che tutto questo funzioni? Nell’attesa di migliori notizie e consolanti statistiche (che non ci arriveranno prima di dieci anni, così che nell’attesa la sordità giovanile dilagherà) il RNID ci dà un consiglio, anzi, lo dà ai melomani: se vicino a voi, che vi sparate la musica nelle orecchie, c’è qualcuno che la sente al di fuori di un metro di distanza (se un metro non è ancora poco), probabilmente il volume è davvero troppo alto. Conviene abbassarlo, ma se la cosa non vi soddisfa, allora pensateci un attimo: state davvero diventando sordi.

Marina Pinto

 

 

 

 

 

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