Tra il 1998 e il 2007 - afferma la relazione di Germanwatch - l'India ha visto morire a causa di catastrofi naturali più persone di qualsiasi altro paese al mondo, con 4.500 indiani uccisi ogni anno e una perdita economica pari a 12 miliardi di dollari all'anno, oltre la metà del prodotto interno lordo del paese.
L'India, secondo Sven Harmeling, rappresentante dell'ONG tedesca, è al settimo posto nella classifica mondiale dei paesi più colpiti dai cambiamenti climatici. Al primo e al secondo posto troviamo Honduras e Bangladesh.
I rappresentanti delle Nazioni riunite a Poznan stanno discutendo in questi giorni di "risk assessment", ossia delle misure da prendere per limitare gli effetti più devastanti dei cambiamenti climatici in atto. Secondo Harjeet Singh, analista politico della ONG Actionaid, i governi parlano di sicurezza e di emergenza, ma non mettono al centro dei loro discorsi i milioni di contadini costretti a suicidarsi perchè vedono andare in rovina i loro raccolti. Quello che dovrebbe fare il governo indiano, conclude Singh, è aumentare la spesa pubblica per aiutare i coltivatori e utilizzare le loro tradizionali conoscenze sulla terra e sulla campagna per far fronte ai cambiamenti climatici.
Link
Germanwatch
http://www.germanwatch.org/start/english.htm
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