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Ambiente

Stop diesel a Roma, Greenpeace: «decisione molto positiva, sia d'esempio alle altre città italiane»

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Nel giorno in cui la Corte Federale tedesca conferma che le città della Germania possono decidere in piena autonomia di vietare la circolazione dei veicoli diesel sui loro territori, il sindaco di Roma Virginia Raggi annuncia che dal 2024 il centro della Capitale sarà off limits per i veicoli diesel privati.

«Quello della Raggi è un annuncio che risponde positivamente alla campagna che Greenpeace sta portando avanti da mesi, rivolta proprio al governo capitolino, oltre che a Milano, Torino e Palermo», dichiara Andrea Boraschi, responsabile della campagna Trasporti di Greenpeace Italia. «Abbiamo chiesto un segnale chiaro, una data di scadenza per la tecnologia motoristica più inquinante e nociva per l'ambiente e la salute, che servisse prima di tutto a orientare il mercato. Questo segnale è arrivato e speriamo dissuada fin d'ora i cittadini romani dal comprare ancora auto diesel; così come speriamo misure analoghe vengano presto adottate da tutte le altre città italiane».

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Greenpeace: nasce Plastic Radar, un’iniziativa per segnalare i rifiuti in plastica nei nostri mari

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Greenpeace lancia oggi Plastic Radar, un servizio per segnalare la presenza di rifiuti in plastica sulle spiagge, sui fondali o che galleggiano sulla superficie dei mari italiani. È possibile partecipare all’iniziativa utilizzando la più comune applicazione di messaggistica istantanea, Whatsapp, inviando le segnalazioni al numero di Greenpeace +39 342 3711267.
Attraverso il sito plasticradar.greenpeace.it  sarà possibile consultare i risultati e scoprire quali sono le tipologie di imballaggi più comuni nei mari italiani, a quali categorie merceologiche appartengono, se sono in plastica usa e getta o multiuso e da quali mari italiani arriva il maggior numero di segnalazioni.

“Le spiagge e i fondali marini sono soffocati dalla plastica. Con questa iniziativa invitiamo tutti gli amanti del mare a non rassegnarsi a convivere con la presenza di rifiuti in plastica ma ad accendere i riflettori su questo grave inquinamento che rappresenta una delle emergenze ambientali più gravi dei nostri tempi” dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia.

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La Francia vieta i PFAS in diversi prodotti. Greenpeace: «Decisione necessaria per tutelare la salute pubblica, dal governo italiano invece nessun passo avanti»

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L’Assemblea Nazionale francese ha approvato una legge che proibisce l’uso di PFAS per cosmetici, prodotti a base di cera, impermeabilizzanti per abbigliamento, vestiti e prodotti tessili. Il provvedimento, approvato a larga maggioranza specifica, con soli 51 voti contrari su 289 votanti, pone la Francia come il Paese più all’avanguardia in Europa per il contrasto all’inquinamento da queste sostanze pericolose.

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Nuovo studio Greenpeace su alluvioni e frane: «L’Italia perde 2,8 miliardi di euro l’anno e non riesce a risanare i danni della crisi climatica»

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Il cambiamento climatico costa caro, soprattutto nell’Europa mediterranea e in Italia. Il prezzo da pagare si calcola innanzitutto in vite umane, ma anche in miliardi di euro. Come emerge dal nuovo rapporto di Greenpeace Italia “Quanto costa all’Italia la crisi climatica?”, dal 2013 al 2020 le Regioni italiane hanno riportato 22,6 miliardi di danni causati da frane e alluvioni – gli unici rischi ambientali legati agli eventi climatici estremi per cui esistono dati in Italia –, per una media di circa 2,8 miliardi di euro l’anno. La Regione che ha registrato più danni nel periodo di tempo preso in considerazione è stata l’Emilia-Romagna, seguita da Veneto, Campania, Toscana e Liguria.

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Greenpeace lancia il primo kit di “Design Thinking climatico” a scuola

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Greenpeace Italia diffonde oggi il primo kit di “Design Thinking climatico” rivolto agli insegnanti delle scuole secondarie superiori: una serie di materiali didattici con indicazioni ed esempi pratici per costruire un’attività partecipativa e confrontarsi con gli studenti in aula sui temi della crisi climatica e del greenwashing. Il kit, scaricabile gratuitamente online, è il risultato di un’iniziativa pilota promossa dall’organizzazione ambientalista e realizzata dall’agenzia “formicablu” insieme alla classe 2M del Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Bologna. L’obiettivo dell’iniziativa è portare nelle scuole, con un approccio creativo e concreto, il tema della crisi climatica in relazione al fenomeno del greenwashing, perché gli studenti possano orientarsi nella complessità del dibattito contemporaneo, imparando a riconoscere e a smascherare l’ambientalismo di facciata e le narrazioni ingannevoli, e prendere decisioni quanto più possibile informate e consapevoli che contribuiscano al contrasto del riscaldamento globale.

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