Un gruppo di scienziati britannici ha scoperto un'oasi di biodiversità nel cuore dell'Africa grazie alle immagini satellitari di Google Earth
“Mabu” è il nome di una montagna che le cartine geografiche non conoscono. Sorge in sud Africa, nel cuore del Mozambico, ed è un’oasi segreta ricoperta di foresta vergine e popolata di animali rari. Persino gli abitanti della zona fanno spallucce quando sentono la parola “mabu”. Eppure Mabu esiste, eccome: basta cercarla con Google Earth, un programma scaricabile gratuitamente da Internet.
Esplorando la superficie della Terra con le immagini satellitari di Google Earth alla ricerca di siti ancora incontaminati, un gruppo di scienziati ha fatto la singolare scoperta. “Per quanto ne so - afferma Jonathan Timberlake dei Royal Botanic Gardens - è la più grande foresta di media latitudine del sud Africa, ma sulle mappe non c’è traccia di questo paradiso naturalistico”.
Lo scorso autunno gli scienziati hanno organizzato una vasta spedizione in situ, alla quale hanno partecipato 28 esperti provenienti da Gran Bretagna, Mozambico, Malawi, Tanzania, Irlanda e Svizzera e alcuni esponenti dell’associazione internazionale BirdLife. L’esplorazione attraverso una densa vegetazione e un terreno ripido e insidioso, ha portato alla luce specie animali finora sconosciute, fra cui tre nuove varietà di farfalle e una nuova specie di vipera. Secondo i ricercatori, la zona sarebbe ricca anche di varietà di uccelli finora sconosciute. Tra le 126 specie di uccelli identificate, sei sono a rischio di estinzione, come il raro Thyolo alethe (Alethe choloensis), di cui Mabu offre la maggiore concentrazione.
Quello che ha più sorpreso gli scienziati è scoprire un’oasi ancora vergine e ricca di biodiversità in un territorio che per quasi venti anni è stato teatro di guerra. La foresta finora è rimasta intatta perché in pochi conoscevano l’esistenza di questo luogo isolato ed impervio, dove pare trovassero rifugio gli abitanti dei villaggi vicini durante la guerra civile che ha martoriato il Paese tra il 1975 e il 1992. Oggi, però, la foresta di Mabu è minacciata dai disboscamenti e dall’avanzamento dei terreni agricoli. Il team di scienziati che ha condotto la spedizione in Mozambico è in prima linea per la salvaguardia di questa zona, grazie anche al supporto di BirdLife, che l’ha inserita tra le aree protette. “Per ora la sua posizione sperduta fra le montagne – afferma il dottor Fishpool, esponente di Bird Life – è la sua migliore difesa. Speriamo di ottenere l’appoggio dei coltivatori di té della regione, che sono favorevoli alla conservazione della foresta, e di preservarla nel tempo”.
Le immagini satellitari di Google Earth, come dimostra la recente scoperta, sono un ottimo strumento per scoprire regioni della Terra ancora incontaminate e ricche di biodiversità. Gli scienziati, ad esempio, non escludono la possibilità di trovare in Mozambico o in Papua Nuova Guinea altre zone simili alla foresta di Mabu.
Link consigliati:
BirdLife
Harriet Vickers, Google Earth reveals hidden oasis
http://www.birdlife.org/news/news/2009/01/mount_mabu.html
Emma Bariosco