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Bollino rosa per gli ospedali italiani a misura di donna

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Premiati dall’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna i 96 ospedali italiani “a misura” di donna

Il premio, giunto alla sua seconda edizione e promosso dall’ Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (Onda), si è concluso ieri mattina a Roma con l’assegnazione dei “bollini rosa” a 96 strutture ospedaliere d’eccellenza, ossia quelle più sensibili alle problematiche femminili e più attente alla salute delle donne.

L’Osservatorio, che pubblica sul sito una mappa degli ospedali “rosa”, sottolinea alcuni dati positivi rispetto all’anno scorso: innanzitutto il numero degli ospedali premiati in tutta Italia è più che raddoppiato (96 contro 44); inoltre, si è notevolmente ridotto il divario fra nord e sud della penisola nell’offerta di servizi riservati alle donne. Un altro aspetto incoraggiante è l’aumento di strutture d’eccellenza anche nei piccoli centri.

La premiazione, fanno sapere i responsabili del progetto Ospedaledonna, si basa su criteri ispirati al modello anglosassone di “women’s hospital”, ossia di centri ospedalieri che tengono conto delle specifiche esigenze femminili. Gli ospedali che hanno fatto domanda presso l’Osservatorio per ricevere una valutazione sul proprio operato sono per il 90% pubblici. Oltre il 50% proviene dal nord Italia, Lombardia in testa, il 22% dal Centro e il 26% dal sud e dalle isole.

Vediamo ora i criteri di premiazione. Hanno ricevuto un bollino quegli ospedali che dispongono di reparti specializzati per la cura di specifiche patologie femminili, applicano i livelli essenziali di assistenza (Lea) e hanno ottenuto la certificazione per i requisiti strutturali. Se, oltre ad avere queste caratteristiche, hanno al loro attivo pubblicazioni sulle patologie femminili e dispongono di un comitato scientifico con almeno tre donne,  gli ospedali ottengono due bollini rosa. I bollini salgono a tre se all’interno di queste strutture vi sono donne in posizioni dirigenziali o se il personale infermieristico è in prevalenza “rosa”, oppure se si manifesta una sensibilità multietnica.

Dei 115 istituti esaminati, quasi un quinto ha ottenuto tre bollini: sedici al nord, tre al centro e cinque al sud.
La ricerca condotta dall’Osservatorio ha rivelato che le donne in Italia sono i principali utenti delle strutture ospedaliere, con circa cinque milioni di ricoveri l’anno. Il parto è al primo posto tra le cause di degenza, seguono le malattie cardiovascolari e i tumori.
Dall’analisi, però, emergono anche alcuni dati preoccupanti, ad esempio l’aumento di ricoveri non necessari, soprattutto al Sud, dove le donne vengono sempre più spesso curate in ospedale per disturbi come il diabete e l’ipertensione.
Dal sito dell’Onda è possibile scaricare la guida agli ospedali “rosa” d’Italia con l’elenco delle strutture d’eccellenza.

Veronica Rocco

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 Il pensiero creativo di artisti e scienziati alla prova dei grandi interrogativi posti dal Cosmo. 

Una mostra di MAXXI, Agenzia Spaziale Italiana e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

2 dicembre 2017- 29 aprile 2018

www.maxxi.art | www.asi.it | www.infn.it 

Ha viaggiato nello spazio per vent’anni, attraversando fasce di asteroidi, passando accanto a Venere e Giove, sorvolando i mari di metano liquido di Titano e una “tempesta esagonale” su Saturno e, prima di distruggersi nell’atmosfera del pianeta, si è “tuffata” 22 volte nei suoi anelli. Il modello della Sonda Cassini, con tutta la potenza evocativa del suo viaggio spaziale, è sospeso nella hall del MAXXI insieme ad Aeroke, l’installazione di Tomás Saraceno composta da due palloni aerostatici specchianti che captano i suoni impercettibili dispersi nell’atmosfera, e accoglie i visitatori di Gravity. Immaginare l’Universo dopo Einstein. La mostra, a cura di Luigia Lonardelli (MAXXI), Vincenzo Napolano (INFN) e Andrea Zanini (ASI) con la consulenza scientifica di Giovanni Amelino-Camelia, sarà al MAXXI dal 2 dicembre 2017 fino al 29 aprile 2018. Il progetto, fortemente voluto da Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, è il risultato di una inedita collaborazione del museo con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI, presieduta da Roberto Battiston) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN, presieduto da Fernando Ferroni), con il sostegno del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca. Il main partner è Enel, primo socio privato della Fondazione MAXXI, che ha scelto di sostenere proprio questa mostra per il suo alto valore culturale e di ricerca, offrendo l’ingresso gratuito a un ricco programma di incontri con scienziati, filosofi, artisti. Leonardo sostiene le attività educative legate all’esposizione.

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