L’utilizzo dei computer nelle neuroscienze. Leggere le attività del cervello e simularle
Continuano gli appuntamenti del ciclo “Mente e Cervello” con giovani ricercatori dell’Università di Padova. Organizzati dalla Scuola Galileiana dell’Ateneo Patavino, gli incontri si terranno nell’aula magna del Collegio Morgagni di via S. Massimo 33, a Padova, giovedì 19 e venerdì 20 marzo, alle ore 18.00.
Nel corso del primo incontro del 19 marzo, Vincenza Tarantino con la relazione “Come percepiamo il mondo? Gli orologi del nostro cervello”, illustrerà le basi neurali e gli aspetti cognitivi della percezione del tempo, la sua relatività, la sua precisione e la velocità con cui scorre. Ogni azione che compiamo è cronometrata dagli orologi biologici del nostro cervello che sono accurati e capaci di organizzare temporaneamente azioni, memorie e sensazioni. La nostra mente, però, sembra incapace di leggere questi dati. A seguire, Marco Casarotti, presenterà uno studio sull’approccio computazionale dal titolo “Simulare il cervello per capire la mente” in cui illustrerà l’utilizzo del computer per simulare l’attività cerebrale attraverso modelli matematici espliciti. Lo scopo è quello di capire le funzioni di trasmissione e rappresentazione dell’informazione con importanti implicazioni teoriche e applicative.
L’appuntamento finale del ciclo si terrà il giorno seguente, venerdì 20 marzo, sempre alle ore 18.00, nell’aula magna del Collegio Morgagni, e verterà sulla descrizione di due tecniche in grado di mostrare la funzionalità del cervello.
Col primo intervento “Dalla localizzazione funzionale alla lettura della mente: la risonanza magnetica funzionale” Maria Grazia Di Bono spiegherà l’utilizzo della risonanza magnetica funzionale che ha rivoluzionato il mondo delle neuroscienze cognitive. Grazie alla RMF si può osservare cosa accade nel nostro cervello mentre compiamo delle azioni quotidiane quali ad esempio il pensare, il provare emozioni, il muovere gli arti. Sono ancora lontani i tempi in cui un computer sarà in grado di leggere la nostra mente? Seguirà la relazione di Simone Cutini che illustrerà un altro metodo di visualizzazione dell’attività cerebrale utilizzato nelle neuroscienze con la sua relazione “Fotografare il cervello con la luce infrarossa”. Nella presentazione sarà spiegato come funziona questa tecnica e cosa permette di evidenziare.