Lo studio, frutto della collaborazione fra il centro oncologico “City of Hope”, la Brain Mapping Foundation e il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, Stati Uniti, ha usato il naso elettronico sviluppato dalla NASA per studiare il ruolo degli odori cellulari in vari processi, tra cui la metastasi del tumore cerebrale e la migrazione delle cellule staminali. Il naso elettronico, che sarà installato nella Stazione Spaziale Internazionale per rilevare la presenza di 10 diverse sostanze chimiche nell'aria, “fiuta” odori che il naso umano non riuscirebbe mai a percepire. E' in grado di riconoscere, infatti, sostanze tossiche in una concentrazione tra 1 a 10.000 parti per milione. Durante la fase sperimentale, i ricercatori della Brain Mapping Foundation hanno usato il naso elettronico per analizzare sia le cellule cancerose del cervello, sia le cellule di altri organi. I risultati dei test indicano che il dispositivo elettronico è in grado di distinguere l'odore delle cellule tumorali da quello delle cellule sane.
“Lo studio-pilota – afferma Babak Kateb, principale responsabile della ricerca e direttore scientifico della Brain Mapping Foundation – getta le basi per future ricerche che possono contribuire a sviluppare metodi più efficaci per individuare e differenziare i tumori del cervello e a capire meglio la patofisiologia dei gliomi intracraniali”. I risultati dell'indagine saranno pubblicati il prossimo luglio nel numero speciale di IBMISPS-NeuroImage e saranno presentati nel corso del congresso mondiale annuale di Brain Mapping and Image Guided Therapy, che si svolgerà presso la facoltà di medicina di Harvard dal 26 al 29 agosto 2009.
Il primo dispositivo al mondo capace di imitare l'olfatto è stato realizzato e brevettato nel 2001 dal Progetto Sensori e Microsistemi (PSM) del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma. Lo strumento è in grado di “fiutare” la presenza di patologie interne e di tumori e di rivelarli con immagini olfattive elaborate dal computer. «Il dispositivo», spiega Arnaldo D’Amico, dell’Istituto per la microelettronica e microsistemi (Imm) del Cnr, «ha la potenzialità di fornire indicazioni sulla presenza di malattie, analizzando, tramite sensori olfattivi, il cambiamento degli odori provenienti da sostanze organiche, quali urina, pelle ed alito del paziente». Il dispositivo si è rivelato utile nella diagnosi di tumori del polmone, della prostata e della pelle.
Link consigliati:
NASA
NASA Plans Test of 'Electronic Nose' on International Space Station (19/11/2008)
http://www.nasa.gov/home/hqnews/2008/nov/HQ_08-299_ENose_STS-126.html
Per maggiori informazioni sul progetto “eNose” della NASA rimando al sito “Advanced Environmental Monitoring and Control”, dove è spiegato il funzionamento del dispositivo:
http://aemc.jpl.nasa.gov/instruments/enose.cfm
Prof.A.D'Amico, Responsabile della Sezione di Roma-IMM-CNR, “Missione speciale per il naso artificiale”. Scienzaonline (17/03/2005)
http://www.scienzaonline.com/tecnologia/naso.html
Francesco Defler, “Un naso elettronico per prevenire gli incendi in metropolitana”. Scienzeonline (9 Marzo 2009)
http://www.scienzeonline.com/index.php?option=com_content&task=view&id=442&Itemid=60
Veronica Rocco