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Cassini-Huygens scopre un oceano di acqua e ammoniaca su Titano

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L’oceano di Titano: la missione Cassini-Huygens scopre un fitto strato di acqua e ammoniaca sotto la superficie del satellite

L’ultima scoperta della sonda Cassini-Huygens è un oceano di acqua e ammoniaca sotto la superficie di Titano, la più grande luna di Saturno. L’oceano, la cui profondità non è stata ancora calcolata con precisione, si estende sotto uno strato di ghiaccio spesso all’incirca 100-200 km.
 

La presenza di acqua e ammoniaca sul satellite non stupisce gli scienziati, visto che queste due sostanze, molto leggere, fanno parte dell’atmosfera di Saturno e quindi devono aver giocato un ruolo importante anche nella formazione della sua luna.

L’atmosfera di Titano è così densa da rendere praticamente impossibile la visibilità. La sonda spaziale ha utilizzato un radar ad apertura sintetica (Sar, Synthetic Aperture Radar) che consente di vedere, attraverso la fitta coltre di nubi, la superficie del pianeta, ma non quello che c’è sotto. Come hanno fatto, quindi, gli scienziati a scoprire la presenza di un oceano sotterraneo? Hanno selezionato cinquanta punti particolarmente interessanti tra laghi, canyon e montagne, e si sono accorti che quelle zone non si trovavano più dove erano state individuate nelle precedenti rilevazioni, ma si erano spostate di 30 km. L’unica ipotesi plausibile per spiegare questo spostamento dei punti caratteristici è che la superficie del pianeta, fatta soprattutto di ghiacci e di materiali organici, poggi sopra uno strato oceanico che la separa dal nucleo roccioso.

Il satellite, secondo gli scienziati, è continuamente sottoposto all’azione di forti venti stagionali. Se Titano fosse completamente solido, l’effetto della circolazione atmosferica sarebbe impercettibile, invece la presenza di acqua nella struttura interna fa sì che la superficie ghiacciata, galleggiando su uno strato liquido, venga spostata con facilità dalle turbolenze atmosferiche.

Se i dati della sonda Cassini-Huygens venissero confermati, Titano si rivelerebbe il quarto satellite del sistema solare, a parte la Terra, ad avere un oceano. Prima di lui sono state scoperte tre lune di Giove con questa caratteristica: Europa, Ganimede e Callisto. Titano, però, è l’unico pianeta del sistema solare con una vera e propria atmosfera. Un pianeta vivo, dunque, in cui, oltre all’acqua, si trovano molti altri ingredienti, come gli idrocarburi e i composti organici, elementi essenziali per la nascita della vita.

Prima di studiarlo da vicino, gli scienziati credevano che Titano fosse ricoperto da un grande mare di idrocarburi. Solo nel 2004, quando la missione Cassini ha cominciato a trasmettere le prime immagini radio, ci si è resi conto che il pianeta in realtà era allo stato solido: metano, etano ed altri gas allo stato liquido formavano solo laghi superficiali. La recente scoperta, quindi, apre nuove prospettive di ricerca e nei prossimi anni Titano sarà un interessante laboratorio di sperimentazione, anche se gli manca, almeno per ora, un ingrediente fondamentale: l’energia.

Veronica Rocco

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