Eccellenza dell’Università Politecnica delle Marche nel campo dei Materiali Avanzati. Annunciato a Varsavia il finanziamento di un nuovo progetto
Nei giorni scorsi si è svolta a Varsavia la riunione di chiusura di una Rete di Eccellenza nel campo dei Materiali avanzati (in particolare materiali multifunzionali basati sulla conoscenza) finanziata dall’Unione Europea e comprendente 36 partners. L’Univpm è stata rappresentata a tale riunione dal professor Franco Rustichelli, il coordinatore delle attività doriche durante tutta la durata di quattro anni della rete, coinvolgendo le Facoltà di Ingegneria, di Scienze e di Medicina.
Le attività della rete si sono articolate innanzitutto secondo diversi progetti di ricerca, molti dei quali hanno visto la partecipazione dell’Univpm: degni di nota sono i progetti riguardanti lo sviluppo di nuove tecnologie di interesse per l’industria aeronautica, in particolare dell’Alenia, sotto la guida del professor Gianni Albertini della Facoltà di Ingegneria e le ricerche riguardanti lo sviluppo di nuovi biomateriali di interesse per la Medicina Rigenerativa e coinvolgenti l’uso di cellule staminali, sotto la guida del dottor. Fabrizio Fiori della Facoltà di Medicina, oltre a Rustichelli stesso.
Tra i 36 partners da tutta Europa - università, centri di ricerca e industria – sei erano italiani (oltre a Univpm, i Politecnici di Milano e Torino, l’Università di Padova, la FIAT e l’Alenia). Oltre all’attività di ricerca, la rete ha previsto anche una attività di integrazione dei diversi partners che si è articolata attraverso lo scambio di ricercatori e dottorandi e l’organizzazione di Scuole e Workshop.
Anche in tale attività l’Univpm è stata particolarmente attiva organizzando due Scuole incentrate sull’impiego, nello studio dei materiali avanzati, delle grandi installazioni europee che producono fasci intensi di neutroni o di radiazione di Sincrotrone. Inoltre l’Università Politecnica delle Marche, insieme all’Imperial College di Londra, ha ricevuto il più grande numero di ricercatori e dottorandi provenienti dagli altri partners, e ha inviato altrove i suoi ricercatori.
Prima della fine di tale progetto europeo è stato costituito dai 36 partners un Istituto Virtuale, destinato a organizzare e a coordinare nuovi progetti europei, a offrire all’industria le competenze complementari dei vari partners, e a continuare le collaborazioni scientifiche instauratesi negli ultimi quattro anni.
Nel corso della riunione di Varsavia è stato annunciato ufficialmente che un nuovo progetto europeo coordinato da tale Istituto Virtuale e comprendente, tra gli altri, solamente 8 partners della Rete di Eccellenza, tra cui l’Università Politecnica delle Marche, ha superato la seconda fase di selezione e pertanto è stato finanziato.