Ottimo risultato, in senso assoluto, ma che diviene quasi epocale quando si scopre che fra i motivi per cui si consiglia di optare per la città eterna, non ci sono gli scontati Colosseo e Vaticano, ma fa la sua comparsa anche il - non ancora inaugurato - Museo Maxxi, disegnato da Zaha Hadid. Forse per la prima volta una nostra città storico-turistica del trio Venezia-Firenze-Roma viene segnalata all'attenzione del turismo di massa internazionale per l'arte contemporanea.
Un fondamentale passaggio storico che pone all'attenzione dei nostri politici, ministro Bondi e sottosegretario al turismo Brambilla in testa, quale è la strada per non continuare a perdere quote di mercato turistico: i grandi musei d'arte contemporanea sono ormai attrattori di turismo di massa, non più di nicchia.
Guggenheim, Pompidou e Tate fanno la differenza nei rispettivi paesi, che infatti ci hanno sorpassato allegramente nella classifica dei luoghi più visitati al mondo. Se vogliamo interrompere il crollo abbiamo il Nyt che ci consiglia la strada: diversificare nell'offerta culturale, non solo Colosseo e Vaticano, ma anche Arte contemporanea, creatività, innovazione. Uno stimolo per la politica a dotare, il prima possibile, il Museo delle Arti del XXI Secolo di tutto ciò che abbisogna per partire alla grandissima.