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Il crisantemo fra scienza e leggenda

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In data 14.03.07
di Veronica Rocco

  Anno 4
Edizione Marzo 2007


CrisantemoLe ricerche condotte dall’ISPAAM (Istituto per il Sistema Produzione Animale in Ambiente Mediterraneo) del CNR di Sassari hanno messo in luce proprietà inedite di un fiore che da secoli, nell’immaginario collettivo occidentale, incarna il simbolo del culto dei morti. Secondo quanto emerge dagli studi dell’Istituto sassarese, il foraggio ricavato dal Chrysanthemum coronarium L. risulta particolarmente gradito agli ovini, nei quali stimolerebbe la produzione di latte. Inoltre, il crisantemo continua a fornire copiose quantità di foraggio anche durante la stagione primaverile, a differenza di altre specie da pascolo, il cui valore nutritivo si riduce notevolmente alla fine dell’inverno.

Le caratteristiche nutrizionali di questa erbacea perenne ne fanno un prezioso alleato degli attuali sistemi di produzione agricola, che, come sottolinea Leonardo Sulas dell’ISPAAM, “richiedono l’impiego di specie vegetali più versatili”, in grado di svolgere molteplici funzioni, tra cui la difesa del suolo dall’erosione idrica, il ripristino ambientale di siti degradati e il controllo di insetti infestanti senza ricorrere a prodotti nocivi per le piante e per l’ambiente.

Alcune varietà di crisantemo, per esempio, hanno rivelato anche interessanti proprietà insetticide. Dal Chrysanthemum cinerariaefolium Benth. & Hook si ricava il piretro, uno dei pochi insetticidi il cui impiego è consentito nell’agricoltura biologica in virtù della sua bassa tossicità.

Si tratta di un pesticida naturale che agisce per contatto, ossia elimina solo gli insetti che colpisce direttamente. Non penetra nel tessuto vegetale (non possiede citotropicità) e non viene diffuso dalla linfa nelle altre parti della pianta (non presenta sistemicità).

Una volta applicato, il piretro viene degradato dalla luce solare senza lasciare residui dannosi nell’ambiente. Pianta perenne, di cui si contano innumerevoli varietà, il Crisantemo viene da lontano. Originario della Cina, dove pare fosse conosciuto e coltivato cinque secoli prima della nascita di Cristo, viene celebrato per la sua bellezza da Confucio, il quale lo definisce “gloria dell’autunno”, poiché la sua fioritura saluta gli ultimi bagliori estivi e accompagna la malinconia dell’autunno.

Nell’antica Grecia il Chrysanthemon, o “fiore d’oro”, orna i luoghi di culto e le statue degli eroi. Non è un caso, forse, che questo fiore, soprattutto in Europa, dove si diffonde a partire dalla fine del ‘700, abbia intrecciato il suo destino con quello dei defunti. In un testo di botanica del 1815, infatti, Alessandro di Theis annota che il Chrysanthemum vulgare (L.) Bernh. viene anche definito ‘atanasia’ poiché “il suo fiore si conserva a lungo senza appassire”.

Fiore immortale, dunque, che in Estremo Oriente incarna il simbolo della vita e della nobiltà, al punto da diventare il fiore nazionale del Giappone: un crisantemo composto da sedici petali verrà scelto come stemma araldico della famiglia imperiale.

E proprio il Giappone ci tramanda alcune delle più belle e struggenti leggende sull’origine di questo fiore. Si narra che ancora oggi, in cima ad uno scoglio proteso sul mare, si vedano fluttuare, sconvolti dal vento, lunghi petali di crisantemo cresciuti nel punto in cui una musmé aveva atteso invano il ritorno del bastimento che riportava a casa il suo sposo dopo un lungo viaggio in terre lontane.

Quella notte, però, una furiosa tempesta si abbatté sul mare e la nave, risucchiata dai flutti, si inabissò. La donna, che invano attendeva ritta sulla scogliera, le lunghe chiome sciolte scarmigliate dal vento, per la disperazione si gettò in acqua. Lassù, incastonati fra le pieghe della dura roccia, alle prime luci dell’alba sbocciarono innumerevoli crisantemi dai lunghi petali ondeggianti come i capelli dell’infelice musmé.

Chrysanthemum coronarium L. http://www.floradecanarias.com/chrysanthemum_coronarium.html

Chrysanthemum cinerariaefolium Benth. & Hook http://www.agri.pref.hokkaido.jp/chuo/kaihatsu/hatasaku/hata2/tokuyo32.htm

Chrysanthemum vulgare (L.) Bernh.
http://ghs.gresham.k12.or.us/science/.../oxeye.htm

 

Veronica Rocco

Flash News

Roma Arte in Nuvola: apre domani al pubblico la terza edizione della fiera internazionale di arte moderna e contemporanea.

24 – 26 novembre 2023

 

Da domani fino domenica 26 novembre apre al pubblico la terza edizione di “Roma Arte in Nuvola”, la grande fiera internazionale di Arte moderna e contemporanea ideata e diretta da Alessandro Nicosia, prodotta da C.O.R. e promossa con EUR Spa, con la direzione artistica di Adriana Polveroni e la consulenza di Valentina Ciarallo.

Organizzata presso la suggestiva cornice della Nuvola di Fuksas, “Roma Arte in Nuvola” ospita quest’anno oltre 150 gallerie d’arte nazionali ed estere di altissimo livello e propone al pubblico un’offerta artistica poliedrica, in grado di coinvolgere tutte le discipline, tramite un ricco programma di talk, esposizioni, performance ed installazioni. Un equilibrio sgnificativo tra l’aspetto commerciale e la forte impronta curatoriale e divulgativa che, da sempre, costituisce la cifra distintiva della fiera. Inaugurata questa mattina alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e di fronte ad un’ampia platea di ospiti istituzonali e referenti di spicco del mondo dell’arte e della cultura, la fiera punta a confermarsi, anche quest’anno, una delle principali fiere di settore, capace di imporsi a livello nazionale ed internazionale. Nata come punto di riferimento per le gallerie del Centro-Sud, andando a valorizzarne l’alto potenziale, l’edizione 2023 registra una crescente presenza delle gallerie del Nord Italia e di quelle internazionali: da Tel Aviv a Dubai, passando per Londra, Parigi, Barcellona, Knokke fino a New York e Osaka.

Un’offerta espositiva completa e di alto profilo che caratterizza gli oltre 14.000 metri quadri di spazio espositivo, suddivisi fra arte moderna e contemporanea, rispettivamente al general floor (piano terra) e al forum (primo piano), creando un proficuo dialogo fra le diverse espressoni artistiche. Fiore all’occhiello della terza edizione è la partecipazione attiva del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero della Cultura, con Regione Lazio e Roma Capitale. Una collaborazione signficativa, indice di una spiccata capacità di fare sistema fra istituzioni pubbliche intorno ad una fiera come avviene da tempo nelle maggiori città del mondo: da Frieze a Londra a Armony Show a New York fino a Paris+ par Art Basel. Grazie a questa inedita collaborazione, sarà possibile ammirare in anteprima assoluta ben 40 opere della Collezione Farnesina, con artisti del calibro di Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino, Afro, Agostino Iacurci e Tommaso Binga, esposte a Roma presso la sede della fiera. Una preziosa testimonianza dei momenti chiave della storia dell’arte italiana ma anche delle tendenze più attuali, oltre a dare spazio alla riscoperta di artisti poco noti al grande pubblico. Uniti sotto il payoff “Il MiC per Roma Arte in Nuvola”, partecipano attivamente alla fiera, per la prima volta, alcune delle istituzioni museali e culturali più rappresentative del Ministero della Cultura. Il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo presenta due opere centrali della propria Collezione, Senza titolo (Triplo igloo) di Mario Merz e Ciclomóvil di Pedro Reyes, mentre il Museo delle Civiltà, partecipa con diversi artisti fra cui Victor Fotso Nyie e la sua opera in ceramica Suivre ses Reves.

E ancora, la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, che espone Nero bianco nero (1955), opera iconica di Alberto Burri, e l’Archivio Luce Cinecittà che presenta due postazioni/installazioni site specific; al piano terra, una presentazione di cinegiornali dedicati alle grandi mostre degli anni Sessanta, mentre al secondo piano una rassegna di film prodotti dall’Archivio e dedicati all’arte contemporanea. Significativa la partecipazione della Direzione Generale Creatività Contemporanea del MiC con un’isola informativa digitale che presenta le numerose attività legate alla promozione e al sostegno delle arti visive e dell’architettura contemporanee, nonché delle imprese culturali e creative e degli interventi di rigenerazione urbana. Presente anche Roma Capitale, con la mostra La Città delle Donne, che prende corpo dalla metafora di felliniana memoria e che si struttura in un suggestivo percorso visivo elaborato sul corpo della donna nella considerazione di un rapporto che quasi non distingue più il valore semantico del corpo della donna con quello stesso della città di Roma. Centrale, infine, la grande mostra dedicata ad Alighiero Boetti, uno dei principali protagonisti del gruppo dell’Arte Povera, nonché uno degli artisti italiani più apprezzati del secondo Novecento, realizzata in collaborazione con la Galleria Tornabuoni Arte. Omaggio all’artista, di cui nel 2024 si celebreranno i trent’anni dalla scomparsa, la mostra include una selezione di trenta lavori su carta, espressione delle diverse fasi dell’artista. Da “Senza Titolo”, emblematico del passaggio tra la fase poverista e quella concettuale, si prosegue con i “Lavori Postali” e le loro permutazioni matematiche, fino ad arrivare alle cosiddette “Biro” e ai “Fregi”.

Dopo aver ospitato Israele nella prima edizione e l’Ucraina nella seconda, la Fiera ha scelto di consolidare la propria vocazione internazionale ospitando, quest’anno, l’Australia come Paese straniero presentando un’offerta espositiva contemporanea che trova nell’arte aborigena la propria vocazione. Il padiglione ospiterà la mostra d’arte aborigena “Threads and Lands”: pittura, scultura, lavorazione del legno e arazzi compongono una collezione dinamica, la cui narrazione curatoriale si ispira alla materialità fisica delle opere d’arte e ai processi di creazione.

Tra gli artisti in mostra Witjiti George, Nyunmiti Burton, Yaritji Heffernan e Zaachariaha Fielding. Torna il programma dei talk, ospitati al piano N3 della Nuvola, incentrato su temi quanto mai attuali anche nel settore dell’arte – dalla sosteniblità all’intelligenza artificiale fino al ruolo degli art influencer – su cui si confronteranno voci di primo piano, italiane e straniere, tra artisti, curatori e collezionisti. Si rinnova, anche quest’anno, l’assegnazione di importanti premi nell’ambito della fiera (“The best”, “Young” e “Discovery”), a testimonianza della grande attenzione che la fiera riserva nei confronti della cura e dell’originalità con cui le gallerie allestiscono i propri stand, riconoscendone la professionalità e la capacità di reinventare la propria proposta. Un’ulteriore dimostrazione dell’alto riconoscimento che Roma Arte in Nuvola manifesta nei confronti delle gallerie, da sempre i primi interlocutori di una fiera.

Tra i numerosi sostenitori di quest’anno. Main Partner: Banca Ifis; Sponsor: Terna, Rai, Archivio Luce Cinecittà; con la partecipazione di: Poste Italiane, Treccani Arte; Radio Ufficiale: RDS; Official Insurance: European Brokers; Sponsor Tecnici: Ticketone, Caffetterie Palombini.

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