Questo sito utilizza cookie per implementare la tua navigazione e inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più clicca leggi

Sei qui: HomeAutori Scienzeonline.comComunicati StampaEVIDENZIATO IL LEGAME

EVIDENZIATO IL LEGAME

Valutazione attuale:  / 1
ScarsoOttimo 

In data 12-09-2007
Comunicato Stampa IFO

 
Anno 4
Edizione Settembre 2007

 

ISG: EVIDENZIATO IL LEGAME TRA FUMO DI SIGARETTA E ACNE

The British Journal of Dermatology pubblica i risultati dello studio condotto su 1000 donne

 

I ricercatori dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma identificano una nuova patologia denominata “acne dei fumatori”. Il dott. Bruno Capitanio, responsabile dell’ambulatorio dell’acne, insieme ai suoi collaboratori, ha rilevato in un gruppo di 1000 donne di età compresa tra i 25 e i 50 anni che il 41% delle donne fumatrici è affetta da acne, contro il 10% delle non fumatrici. Le donne fumatrici con acne nel 91% dei casi presentano la forma di acne non infiammatoria(NIA), che è caratterizzata da comedoni e microcisti, localizzati in prevalenza su guance e fronte. I ricercatori hanno osservato, inoltre, che l’abitudine al fumo già in età adolescenziale, quadruplica la possibilità di avere l’acne in età adulta. I dati dello studio, sono stati pubblicati su The British Journal of Dermatology e la stampa inglese ne ha dato ampia risonanza.

 

 

L’acne della donna adulta è una patologia piuttosto frequente (12-14% delle donne adulte), comunemente descritta come una forma caratterizzata da lesioni prevalentemente infiammatorie (papule e pustole) localizzate al mento e alla linea mandibolare, e generalmente attribuita alla presenza di alterazioni ormonali.

L’Ambulatorio per l’ Acne dell’Istituto Dermatologico San Gallicano (ISG) diretto dal Dott. Bruno Capitanio, ha condotto uno studio su 1000 donne di età compresa tra i 25 e i 50 anni, che getta una nuova luce su alcuni aspetti poco conosciuti di questa frequente malattia. Secondo i risultati dello studio, pubblicati sul British Journal of Dermatology, l’acne è presente nel 41% dei soggetti fumatori contro il 10% dei non fumatori. Nel primo gruppo il 91 % dei soggetti presenta la forma di acne non infiammatoria (NIA), contro il 10 % riscontrata nei soggetti non fumatori.

Tale forma di acne non infiammatoria è riconoscibile da microcisti e comedoni localizzati alle guance e sulla fronte. Per le adolescenti affette da acne, inoltre, il fumo quadruplicherebbe la possibilità di mantenere l’acne anche in età adulta. Alla base di ciò potrebbe stare la capacità della nicotina di modificare la capacità di aggregazione delle cellule superficiali della pelle e di alterare la composizione di antiossidanti del sebo, come hanno dimostrato gli studi condotti dal laboratorio di Fisiopatologia cutanea ISG, diretto dal dott. Mauro Picardo. Si verrebbe a determinare quindi, tra le fumatrici adulte, una forma di acne non infiammatoria caratterizzata da lesioni ritenzionali, comedoni aperti e chiusi e microcisti ben localizzate sul volto.

”I nostri studi – spiega il Dott. Bruno Capitanio - dimostrano che l’acne non infiammatoria (NIA) si manifesta in una alta percentuale di donne che fumano. Di qui è l’importanza fondamentale di fare una corretta informazione circa gli effetti del tabacco sulla pelle, nell’ambito delle campagne e dei programmi di informazione anti- fumo.” La peculiarità dei sintomi e lo stretto legame col fumo, ci portano a suggerire che l’acne non infiammatoria possa essere considerata una nuova entità da annoverare tra le patologie dermatologiche legate al fumo, che nei casi più severi può essere definita “ acne del fumatore”.

Il dottor Collin Golden, presidente della British Association of Dermatologists, ha commentato “ I dermatologi hanno da tempo associato al fumo l’invecchiamento precoce della pelle, rughe e ispessimento cutaneo. In ogni caso gli scienziati sono sempre più abituati a descrivere varie forme d’acne. E’ presumibile che se già si ha una predisposizione alla patologia, il fumo può contribuire maggiormente al manifestarsi dell’acne in età adulta. Lo studio mostra un interessante legame tra un tipo specifico di acne e il fumo.

Tutti questi risultati danno buone speranze alle persone che hanno bisogno di un incentivo in più per smettere di fumare.” “La pubblicazione sul British Journal Dermatology del lavoro del Dr. Bruno Capitanio su fumo e acne – evidenzia il Prof. Aldo Di Carlo, Direttore Scientifico dell’Istituto San Gallicano - ha avuto un immediato risalto prima di tutto scientifico, poiché potrebbe portare alla definizione di una nuova entità nosologica, come sottolineato da Collin Holden dell’Associazione Dermatologi Inglesi.

Ampia divulgazione è stata poi data dai quotidiani inglesi, di certo per il notevole impatto che tale comunicazione potrà avere sui fumatori al fine della loro disassuefazione al fumo. Seguiranno ora ulteriori studi volti ad accertare tra l’altro il ruolo del fumo e della nicotina sulle cellule della cute sia attraverso studi “in vitro” che ampliando la casistica clinica”

Flash News

 


Dal 27 luglio 2018 al 27 gennaio 2019 nelle Sale Espositive di PalazzoCaffarelli e nell’Area del Tempio di Giove con reperti presentati per la prima volta al pubblico


Dal 27 luglio 2018 ai Musei Capitolini La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia, una nuova importante mostra ad ingresso gratuito per i possessori della MIC, la nuova card che può essere acquistata da chi risiede o studia nella Capitale a soli 5 euro consentendo l’ingresso illimitato per 12 mesi nei Musei Civici. Per info www.museiincomuneroma.it


Gli inizi di Roma sono spesso confinati, nella comune immaginazione, ai miti della fondazione tramandatici dagli storici antichi: dalla Lupa che allatta i Gemelli presso la palude ai piedi del Palatino alla disputa fratricida tra Romolo e Remo. Un immaginario rafforzato dalla circostanza che l’immagine di Roma maggiormente proposta nei secoli è legata ai simboli e agli edifici del suo passato imperiale, e, d’altra parte, dalla difficoltà nel rintracciare opere immediatamente riconducibili alle fasi precedenti della vita della città, a partire dall’età repubblicana e andando ancora più indietro nel tempo. La mostra La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia è la prima di una serie di esposizioni temporanee che permetterà ai visitatori di recuperare, attraverso le stratificazioni archeologiche, i valori fondativi della città di Roma che, nonostante il
passare dei millenni, incidono ancora nella vita degli odierni cittadini: lo sviluppo della società, la gestione del territorio e l’interazione con le altre comunità. Ospitata nelle sale espositive di Palazzo Caffarelli e nell’Area del Tempio di Giove dei
Musei Capitolini dal 27 luglio 2018 al 27 gennaio 2019, l’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, curata da Isabella Damiani e Claudio Parisi Presicce, e organizzata da Zètema Progetto Cultura. Prendendo il via dall’attenta lettura dei dati archeologici, La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia accende i riflettori sulla fase più antica della storia di Roma, illustrandone gli aspetti salienti e ricostruendo costumi, ideologie, capacità tecniche, contatti con ambiti culturali diversi, trasformazioni sociali e culturali delle comunità che vivevano quando Roma, secondo le fonti storiche, era governata da re. Grazie a lunghe attività di ricomposizione e di restauro a cura della Sovrintendenza Capitolina, con la collaborazione del Parco Archeologico del Colosseo che ha messo a disposizione i risultati delle più recenti ricerche nell’area nord-est del Palatino e sulla Velia, sarà possibile mostrare per la prima volta al pubblico dati e reperti mai esposti prima.  La mostra è realizzata con il sostegno di Sapienza Università di Roma (per i materiali degli scavi del Palatino e della Velia) e dell’Università della Calabria e University of Michigan (per i nuovi materiali di Sant’Omobono). Si avvale inoltre, sempre in collaborazione con il Mibac, di preziosi prestiti da parte del Museo Nazionale Romano e del Museo delle Civiltà, e da parte della Soprintendenza
per l’Area Metropolitana di Napoli. Il percorso espositivo - che inizia a partire dal limite cronologico più recente, il VI secolo
a.C., e arriva fino al X secolo a.C. - si snoda in diverse sezioni: Santuari e palazzi nella Roma regia, con reperti provenienti dall’area sacra di Sant’Omobono nel Foro Boario presso l’antico approdo sul Tevere; I riti sepolcrali a Roma tra il 1000 e il 500 a.C., con corredi tombali dalle aree successivamente occupate dai Fori di Cesare e di Augusto e dal Foro romano; L’abitato più antico: la prima Roma, con il plastico di Roma arcaica per un viaggio a ritroso nel tempo dalla Roma di oggi a quella delle origini; Scambi e commerci tra Età del Bronzo ed Età Orientalizzante, con testimonianze provenienti in massima parte dalla necropoli dell’Esquilino, uno dei complessi più importanti della Roma arcaica; e le sezioni Indicatori di ruolo femminile e maschile, Oggetti di lusso e di prestigio, e Corredi funerari “confusi”, che contengono reperti e oggetti provenienti anch’essi per lo più dalla necropoli dell’Esquilino a testimonianza di quella che poteva
essere la ricchezza originaria della necropoli.

Cerca nel Sito

Archivio Agenziadistampa 2001-2012

Per Visitare il vecchio archivio Articoli di Agenziadistampa.eu andate alla pagina www.agenziadistampa.eu/index-archivio.html

Scienzeonline.com
Autorizzazione del Tribunale di Roma n 227/2006 del 29/05/2006 Agenzia di Stampa a periodicità quotidiana - Pubblicato a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50 - Direttore Responsabile: Guido Donati.

Agenziadistampa.eu - tvnew.eu
Direttore Responsabile Guido Donati
Autorizzazione del Tribunale di Roma n 524/2001 del 4/12/2001 Agenzia di Stampa quotidiana - Pubblicata a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50

Free business joomla templates