Questo sito utilizza cookie per implementare la tua navigazione e inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più clicca leggi

Sei qui: HomeAutori Scienzeonline.comComunicati Stampa110 miliardi di euro spesi dagli italiani in polizze assicurative

110 miliardi di euro spesi dagli italiani in polizze assicurative

Valutazione attuale:  / 0
ScarsoOttimo 
69 miliardi di euro per il ramo vita, 37 per il ramo danni  di cui 18 miliardi per la r.c. auto, ma il mercato è sbilanciato tra Nord e Sud  e in Italia  manca la cultura del rischio. Sono aumentati, negli ultimi anni, i premi delle polizze r.c. auto:  +43% al Centro, Sud e Isole, con record in Campania. Sono alcuni dati di uno studio dell’Irat Cnr

Mercato assicurativo sbilanciato nel Paese: al Sud troppa e cara la r.c. auto (responsabilità civile auto). Italia sottoassicurata per mancanza di cultura del rischio. Aumentati di oltre il 43%, negli anni 2000-2006, i premi per la r.c. auto nel meridione. Più contenuto, invece, l’aumento nelle regioni settentrionali, +20,7%, ed in quelle centrali, +32,7%. Sono alcuni dei dati che emergono da una ricerca sugli effetti che le innovazioni tecnologiche producono in ambito assicurativo, condotta da Antonio Coviello, docente di Marketing Assicurativo nella Seconda Università di Napoli e ricercatore presso l’Istituto di ricerche sulle attività terziarie (Irat) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli.
"Il fenomeno delle frodi nel ramo r.c. auto, in particolare nel Sud”, spiega Coviello, “contribuisce a far innalzare i premi con pesanti ricadute sociali sugli automobilisti. Infatti, la variazione dei premi nel periodo 2000-2006 rilevata dai dati ISVAP (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo), ci conferma che la regione Campania - dove si registra il maggior numero di frodi - presenta l’incremento dei premi del +43,4% (+4,4% la variazione solo tra il 2005 ed il 2006), più elevato rispetto al Piemonte (+19,1%) ed al Veneto (+24,3%), che nel 2000 avevano una produzione simile a quella campana. Più in generale, l’aumento medio dei premi r.c.a., tra il 2000 ed il 2006 è stato del 20,7% nell’Italia del Nord (unica zona italiana che registra un -0,9% tra il 2005 ed il 2006, contro aumenti generalizzati - anche se minimi- delle altre zone), del 38,7% nel Centro, del 43,2% nel Sud e 42,9% nelle Isole, per una media nazionale pari al 28,5%".
Ma quanto e come spendono gli italiani in assicurazioni? "All’Italia meridionale”, continua l'esperto, “è riferibile il 12,54% della produzione nazionale dei rami vita (che ammonta a oltre 69 miliardi di euro totali annui, il 14,02% di quella dei rami danni (oltre 37 miliardi di euro totali), il 19,75% di quella del ramo r.c.auto (oltre 18,4 miliardi di euro); in particolare l’incidenza del ramo r.c.auto sui rami danni è del 68,87 al Sud. Il confronto di tali dati con quelli delle regioni del Nord Italia, rispettivamente il 57,46%, il 54,10%, il 47,15% e 47,5%, evidenzia una composizione del portafoglio molto differenziata".  
In relazione alla distribuzione provinciale dei premi, nei ‘rami danni’ le province che registrano il maggiore volume di premi sono Milano (11,4% del totale nazionale), Roma (9,2%), Torino (4,6%), Napoli (3,2%). Nel ramo r.c.auto le province che registrano la maggiore raccolta premi sono Roma (8,3% del totale nazionale), Milano (7%), Napoli (4,4%), Torino (3,9%). Il mercato assicurativo napoletano risulta nel 2006 tra i primi quattro più importanti d’Italia, con una produzione di 2 miliardi di euro nei rami vita, 1,2 miliardi nei rami danni e 0,81 miliardi nel ramo r.c.auto, per una raccolta premi totale di 3,2 miliardi di euro.

"Il mercato assicurativo meridionale dei rami danni nel 2006”, precisa Coviello, “è sostanzialmente legato alla copertura r.c.auto (69,87%) ma vi è assoluta dipendenza da tale ramo in Campania dove il 71,98% dei premi dei rami danni è costituito dalle polizze r.c.auto. Nelle regioni dell’Italia settentrionale, invece, assume un peso predominante la produzione dei rami vita e il portafoglio dei rami danni è più equilibrato risultando maggiore l’incidenza della produzione degli altri rami danni e più contenuto il peso del ramo r.c.auto (solo il 47,5%) sul totale dei rami danni", conclude il ricercatore.

 

Flash News

El Homo antecessor, una especie que habitó la península ibérica hace unos 800.000 años, habría tenido un patrón alimentario mecánicamente más exigente que el de otras especies de homininos de Europa y el continente africano. Este patrón único, que se caracterizaría por el consumo de alimentos duros y abrasivos, podría explicarse por las diferencias en el procesamiento de los alimentos en un entorno muy exigente con fluctuaciones en el clima y en los recursos alimentarios, según un estudio publicado por la revista Scientific Reports y coliderado por un equipo de la Facultad de Biología de la Universidad de Barcelona, el Instituto Catalán de Paleoecología Humana y Evolución Social (IPHES) y la Universidad de Alicante.

Leggi tutto...

Cerca nel Sito

Archivio Agenziadistampa 2001-2012

Per Visitare il vecchio archivio Articoli di Agenziadistampa.eu andate alla pagina www.agenziadistampa.eu/index-archivio.html

Scienzeonline.com
Autorizzazione del Tribunale di Roma n 227/2006 del 29/05/2006 Agenzia di Stampa a periodicità quotidiana - Pubblicato a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50 - Direttore Responsabile: Guido Donati.

Agenziadistampa.eu - tvnew.eu
Direttore Responsabile Guido Donati
Autorizzazione del Tribunale di Roma n 524/2001 del 4/12/2001 Agenzia di Stampa quotidiana - Pubblicata a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50

Free business joomla templates