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Incendi in Grecia - Oltre 12.000 ettari di aree naturali andate in fumo

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Secondo i primi dati elaborati anche grazie al contributo dell’EFFIS (European Forest Fire Information System) nell’area intorno ad Atene e sul monte Pentesi, in assoluto le zone più colpite dagli incendi dei giorni scorsi, sono andati perduti 21.000 ettari, costituiti in gran parte da foreste (soprattutto pinete), macchia e terreni agricoli.

Circa il 60% di questo territorio era costituito da area naturale di cui:   

- il 40% circa, già in passato ripetutamente colpito da incendi, non ha più potenziale di ricostituzione naturale. In queste aree, infatti, gli incendi hanno colpito quasi tutti i siti artificialmente riforestati;

-  il 30% circa, costituito da fitta pineta adulta, ha potenziale di rigenerarsi nei prossimi anni;

-  il 30% circa, costituito da macchia, anche questo con buona capacità di recupero. 

In altre regioni della Grecia, un primo bilancio delle aree percorse da fuoco fa registrare che nell’isola di Zacinto sono andati in fumo  circa 1400 ettari, a Evia 5.500, sul monte Kithairon 3073 e nell’isola di Skyros 127.

“E’ fondamentale a questo punto salvare le aree colpite dagli incendi dalle inevitabili pressioni per un loro cambiamento d’uso – fa sapere il WWF Grecia – Senza dimenticare che dovranno essere prese tutte le misure necessarie per incoraggiare le capacità rigenerative di queste aree e prevenire i problemi di erosione” 

Monte Pentesi, letteralmente devastato nei giorni passati, custodisce tra le 700-750 specie e sottospecie vegetali, 18 delle quali endemiche, 80 specie di uccelli oltre che mammiferi, rettili, anfibi tipici di questi ambienti.  

Roma, 26 agosto 2009

Ufficio stampa WWF Italia

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Veduta parziale del Cimitero Ebraico medievale
 
Distrutto nel 1569, se ne era persa ogni traccia: con le sue 408 sepolture è il più grande finora noto in Italia
L’eccezionale scoperta sarà il fulcro di un progetto di studio e valorizzazione del patrimonio culturale e della storia della comunità ebraica bolognese


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