Si facciano verifiche mirate sui relitti individuati dalle capitanerie e non si abbandoni la ricerca del relitto di Cetraro
"Sui relitti delle navi individuate ma non identificate da parte delle autorita' marittime devono esserecompiute subito verifiche mirate per scongiurare il rischio che siano cariche di veleni, le verifiche ele ricerche del relitto di Cetraro non devono essere interrotte".Lo sostiene il WWF Italia commentando le dichiarazioni della deputata e membro dellaCommissione antimafia Angela Napoli all'Espresso anticipate oggi sulle agenzie, che secondol'associazione confermano che sulla vicenda della "navi dei veleni" ci deve essere un'OperazioneTrasparenza' conseguente e concorde di Governo, Parlamento e Magistratura per accertare leresponsabilita' di chi ha alimentato (industriali, broker marittimi, armatori senza scrupoli) i trafficiilleciti dei rifiuti pericolosi e radioattivi, spesso coniugati con il traffico d'armi, contando sullaconnivenza o sulla reticenza di apparati dello Stato. Dalla testimonianza resa all'Espresso emerge chela direzione marittima di Reggio Calabria ha trasmesso una mappa con i punti di affondamento di 44navi (9 delle quali 'anonime): ci domandiamo allora quanto tempo deve ancora trascorrere per avereun riscontro preciso su uno dei relitti sospetti delle 'navi a perdere'. Roma, 12 novembre 2009Ufficio stampa WWF Italia