Scritto da WWF
Creato Venerdì, 15 Aprile 2011 14:20
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incontro con l’economista Tim Jackson, autore del libro “Prosperità senza crescita”Domani Jackson all’assemblea nazionale del WWF di Foligno insieme ai vertici internazionalie nazionali dell’associazione E’ possibile cambiare i modelli di riferimento per lo sviluppo superando lo stereotipo della crescitae affermare l’importanza del ‘vivere bene’ rispettando gli equilibri ecologici. Lo spiega TimJackson, autore del libro “Prosperità senza crescita” (Edizioni Ambiente) , Professore disostenibilità presso l’Università del Surrey e membro della Commissione Sviluppo Sostenibile delRegno Unito oggi ospite presso la sede del WWF Italia, a Roma. Il prof. Jackson, insieme aldirettore generale del WWF internazionale Jim Leape e il Presidente del WWF Italia, Stefano Leoni,presiederà domattina l’Assemblea degli attivisti del WWF che si sta svolgendo da oggi a Foligno, inUmbria.“Il pensiero di Tim Jackson è fondamentale per capire come sia possibile caratterizzare una nuovaeconomia che consideri finalmente il valore del capitale naturale e quello del capitale sociale inmaniera completamente diversa da come siamo stati abituati a fare sino ad ora – ha dichiaratoGianfranco Bologna, direttore scientifico WWF Italia e curatore dell’edizione italiana di“Prosperità senza crescita” – La Green Economy sarà il tema centrale della grande conferenza ONUsullo sviluppo sostenibile che avrà luogo a Rio de Janeiro nel giugno del 2012, esattamente ventianni dopo il grande Earth Summit, realizzato nel giugno 1992 sempre a Rio de Janeiro. I segnali chesono giunti anche dalla seconda conferenza del comitato preparatorio che si è svolta a New York agliinizi di marzo indicano la necessità di cambiare la nostra marcia, ancora costantemente indirizzatasulla strada del continuo perseguimento della crescita economica”.“Costruire e praticare un nuovo sistema economico non rappresenta certamente un compito facilema il lavoro teorico e pratico di tanti studiosi, gruppi di ricerca, istituzioni, organizzazioni ecomunità che stanno agendo per il cambiamento in tutto il mondo ci aiuta a tratteggiare e adesplorare nuove strade concrete e praticabili, rispetto all’attuale. La crisi finanziaria ed economicache sta pesantemente condizionando gli attuali andamenti economici delle nostre società ci dimostracome ormai le soluzioni non possano essere cercate in semplici aggiustamenti dell’esistente maserve, invece, una nuova impostazione delle nostre economie”.Riassumendo quanto tratteggiato dall’economista britannico Tim Jackson possiamo indicarealcuni punti chiave che devono caratterizzare una nuova economia.12 PASSI PER UNA NUOVA ECONOMIA1. Individuazione di “tetti massimi” di utilizzo delle risorse ed emissioni, e conseguenti obiettivi diriduzioneFondamentale fissare dei “tetti” massimi per l’utilizzo delle risorse e per le emissioni prodotte,stabilendo obiettivi di riduzione. Tali “tetti”che derivano dall’analisi dei limiti ecologici, devonoessere considerati in base al principio di equità per cui c’è chi dovrà inevitabilmente ridurre e quindi“scendere” e chi, invece, potrà “salire” per raggiungere il “tetto” indicato.2. Una riforma fiscale per la sostenibilitàInteriorizzare le esternalità prodotte dalle attività economiche è un principio ormai accettato daalmeno vent’anni. Dobbiamo però attivare una completa riforma fiscale ecologica, che sposti lapressione dagli elementi economici positivi (come il reddito) a quelli ecologici negativi (comel’inquinamento), tassandoli.3. Sostegno per la transizione ecologica nei paesi in via di sviluppoE’ evidente che per le nazioni più povere va fatto spazio alla crescita di cui hanno vitale bisogno.Tuttavia l’espansione di queste nazioni deve comportare anche l’esigenza di assicurare, da subito,che il loro sviluppo sia sostenibile e rimanga entro i limiti ecologici del pianeta e devono essercisupporti finanziari per questo.4. Correggere il modello economico e sviluppare una macroeconomia ecologicaUn’economia fondata sull’infinita espansione dei consumi materialistici, basati a loro voltasull’indebitamento, è insostenibile dal punto di vista ecologico, problematica da quello sociale einstabile da quello economico. Per cambiare le cose occorre quindi sviluppare una nuovamacroeconomia della sostenibilità. Abbiamo bisogno di un motore economico la cui stabilità nondipenda dalla continua crescita dei consumi ma dal mantenimento di buone condizioni ambientali esociali.5. Investire in posti di lavoro, risorse economiche e infrastruttureInvestire in questi ambiti costituirà un elemento chiave ed uno dei fondamenti di una nuovamacroeconomia ecologica fatta di riqualificazione edilizia a basso impatto e basso consumoenergetico, di tecnologie basate su fonti rinnovabili, di riprogettazione delle reti per la distribuzionedei servizi di pubblica utilità, in particolare l'elettricità, di infrastrutture per il trasporto pubblico, diaree pubbliche e di azioni per la salvaguardia degli ecosistemi.6. Aumentare la prudenza finanziaria e fiscaleNegli ultimi vent’anni la crescita economica si è basata sui consumi materiali basatisull’indebitamento e per sostenerli siamo giunti a destabilizzare la macroeconomia, contribuendoall’attuale crisi globale economico-finanziaria. E’ indispensabile attivare una riforma dellaregolamentazione dei mercati finanziari nazionali e internazionali. E’ importante anche applicare lacosiddetta “Tobin tax”, concepita dal premio Nobel per l’economia James Tobin, da utilizzare perlimitare la mobilità del capitale in generale o per finanziare lo sviluppo dei paesi emergenti(ridistribuendo le entrate fiscali sotto forma di aiuti)7. Rivedere la contabilità nazionaleBisogna costruire nuovi indicatori di benessere capaci di affiancare o sostituire il PIL (ProdottoInterno Lordo). Ne sono stati prodotti diversi, ora è necessario applicarli e in questo campo il WWFè molto attivo con l’iniziativa Beyond GDP (il GDP è l’acronimo inglese del PIL e sta per GrossDomestic Product) insieme alla Commissione Europea, al Parlamento Europeo, al Club di Roma eall’OCSE. I tempi sono ormai maturi per sviluppare una contabilità nazionale in grado di dare unamisura più adeguata della performance economica.8. Politiche sull’orario di lavoroE’ necessario intervenire sulle politiche degli orari di lavoro per dare vita a un’economia sostenibilee favorire un miglior equilibrio tra vita e lavoro9. Affrontare le ingiustizieLe disparità di reddito hanno effetti negativi sia sulla salute individuale sia sul benessere sociale. E’necessario affrontare queste iniquità permettendo così di ridurre i costi sociali, migliorare la qualitàdella vita e cambiare la dinamica dei consumi.10. Misurare le capacità e la felicità umanaE’ necessaria una valutazione sistematica delle capacità di essere felici che hanno le persone neidiversi segmenti demografici.11. Rafforzare il capitale socialeE’ importante creare comunità sociali resilienti e resistenti, più che mai necessarie di fronte aglishock economici. La forza della comunità può fare la differenza tra disastro e trionfo rispetto aitracolli economici. Sono necessarie politiche per aumentare il capitale sociale e rafforzare lecomunità.12. Smantellare la cultura del consumismoIl consumismo in parte si è sviluppato come mezzo per proteggere la crescita economica basata suiconsumi e la cultura consumistica è trasmessa da istituzioni, media, norme sociali e da una pletora disegnali, velati o meno, che incoraggiano la gente a esprimersi, cercare un’identità e trovare ilsignificato della propria vita attraverso beni materiali. Dipanare la cultura del consumismo ecambiare la sua logica sociale richiederà uno sforzo consistente e metodico, quanto quello che inpassato ci ha permesso di consolidare questo modello. È importante notare però che non si tratteràsolo di una serie di rinunce: si dovranno offrire alle persone anche alternative realistiche allo stile divita consumistico, incrementando la loro capacità di essere felici in modi meno materialistici.