Sulla vicenda, che si ripete purtroppo con sinistra puntualità è intervenuto Raniero Maggini, Presidente del WWF Roma e Area Metropolitana:
"La moria di pesci in concomitanza dei primi temporali di fine estate è un fenomeno ricorrente, determinato in larga parte dal dilavamento esercitato dalla pioggia che improvvisamente convoglia quantità importanti di sostanze tossiche nei fiumi, da quelle usate in agricoltura a quelle che si accumulano sulle superfici stradali, soprattutto in ambito urbano. Inoltre dopo un periodo tanto siccitoso, come quello trascorso, la diluizione di tali sostanze risulta minore e dunque maggiore la loro incidenza.
Se poi si considera che alla foce del fiume si mischiano acqua dolce e salata - quest'ultima più pesante - si crea un effetto barriera che concentra le sostanze chimiche trasportate, determinando una ulteriore minaccia per la fauna ittica. Fenomeni noti che ripropongono la drammaticità dell'inquinamento dell'ambiente in tutte le sue componenti e delle gravi responsabilità dell'uomo, responsabilità che non possono più essere ignorate."