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SVERSAMENTO DI IDROCARBURI IN MARE: SIMULAZIONE DI INCIDENTE AL LARGO DELLA MADDALENA

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Nel Mediterraneo, ogni anno, circa 300 navi al giorno che trasportano prodotti petroliferi. Esercitazione antinquinamento, alla presenza del Ministro Costa, organizzata dal MATTM nell’ambito del piano di intervento nel Mediterraneo RAMOGEPOL

Ogni anno, il Mar Mediterraneo subisce sversamenti di idrocarburi per circa 600.000 tonnellate; sono stati 27 gli incidenti occorsi nel Mediterraneo negli ultimi trent’anni, che hanno prodotto uno sversamento in mare di circa 272.000 tonnellate di petrolio. A questi eventi, si aggiungono anche tutti gli sversamenti in mare volontari di idrocarburi da navi, cosiddette “attività operazionali”, che hanno gravemente compromesso l’ecosistema, determinando danni ambientali difficilmente calcolabili persino dagli attuali sistemi di indagine scientifica. Negli ultimi decenni, la comunità internazionale si è impegnata per l’adozione di norme maggiormente stringenti per garantire un maggior tasso di sicurezza ambientale del trasporto in mare.
Il Mare Nostrum è ancora oggi una fonte inestimabile di biodiversità: sono presenti infatti 12.000 specie marine, circa il 10% del totale degli animali che popolano i mari del pianeta. La superficie dei suoi oltre 46.000 km di costa ha dato riparo e sostentamento, per migliaia di anni, a molte popolazioni fino ai giorni nostri. Un bacino prezioso per la vita degli organismi marini, ma anche per la sopravvivenza dell’uomo: un mare, con capacità di rinnovamento della sola massa d’acqua superficiale calcolato in ben cento anni, stressato dall’altissimo indice di urbanizzazione della sempre più crescente popolazione umana e dai conseguenti usi del mare, quali lo sfruttamento delle risorse minerarie, edibili, trasporto marittimo, industria turistica. Per quanto concerne il traffico marittimo, nel mar Mediterraneo operano annualmente circa 200.000 imbarcazioni di grandi dimensioni fra traghetti, cargo e imbarcazioni commerciali di cui circa 300 navi cisterna giornaliere che trasportano prodotti petroliferi. Nel suo bacino transitano via nave oltre 350 milioni di tonnellate annue (oltre il 25% del quantitativo mondiale).

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Abbattuto avvoltoio Capovaccaio appena rilasciato in natura

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Ispra denuncia grave episodio di bracconaggio in Sicilia

 

 E’ stato rinvenuto ieri, in provincia di Trapani, il corpo di uno dei due capovaccai rilasciati nel mese di agosto a Matera dall’Ispra e dal Centro Rapaci Minacciati di Grosseto. Ritrovato dai Carabinieri forestali di Palermo, dopo la segnalazione effettuata dai ricercatori dell’Istituto l’esemplare, appartenente ad una specie particolarmente protetta, è stato sottoposto subito a radiografia e l’esame ha confermato la presenza di numerosi pallini nel corpo.

Si tratta di un grave atto di bracconaggio contro una specie in via d’estinzione, appartenente alla famiglia degli avvoltoi, alla cui reintroduzione in natura sta lavorando Ispra nell’ambito del progetto europeo LIFE “Egyptian vulture” (nome con cui è conosciuta la specie a livello internazionale). L’animale abbattuto era uno dei due esemplari nati in cattività lo scorso mese di maggio in Toscana e rilasciati in natura poche settimane fa nel Parco della Murgia Materana. “Clara”, il nome del giovane esemplare abbattuto, aveva spiccato il volo nei giorni scorsi con la sorella “Bianca”, dopo aver trascorso un periodo di ambientamento nel Parco del materano. Al momento erano in volo sulla Sicilia alla volta del Nord Africa. I movimenti degli uccelli erano monitorati h24 dai ricercatori dell’Ispra, grazie al sistema GPS posizionato sugli esemplari, verificando così, in tempo reale, la rotta seguita.

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Museo di Roma: prorogata fino al 23 settembre 2018 la mostra “Canaletto 1697 - 1768”

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Ancora un mese di tempo per visitare la mostra che celebra il grande pittore veneziano a 250 anni dalla sua morte

Prorogata fino al 23 settembre la chiusura della mostra al Museo di Roma “Canaletto 1697 - 1768”, caratterizzata da un grande successo di pubblico e grande consenso fra gli addetti ai lavori. La retrospettiva che Roma ha dedicato a Giovanni Antonio Canal (Venezia 1697 -1768) noto come Canaletto, per i 250 anni dalla sua morte, nei suoi quattro mesi di esposizione
è stata visitata da decine di migliaia di visitatori che hanno ogni giorno affollato il percorso espositivo allestito tra le sale del Museo di Roma, promosso dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione dell’Associazione Culturale MetaMorfosi in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Ideata e prodotta per celebrare il 250° anniversario della morte del grande pittore veneziano, la mostra ha presentato il più grande nucleo di opere di sua mano mai esposto in Italia, 70 tra dipinti e disegni, inclusi alcuni celebri capolavori. L’esposizione, curata da Bożena Anna Kowalczyk, racconta uno dei più noti artisti del Settecento europeo capace, grazie al suo genio pittorico, di rivoluzionare il genere della veduta ‒ ritenuto fino ad allora secondario ‒ mettendolo alla pari con la pittura di storia e di figura, anzi, innalzandolo a emblema degli ideali scientifici e artistici dell’Illuminismo. Il suo percorso artistico, raccontato dalla mostra, affascina e coinvolge. Dalla giovinezza tra Venezia e Roma come uomo di teatro e impetuoso pittore di rovine romane, al suo ritorno da Roma come stella nascente sulla scena delle vedute veneziane.

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In agricoltura chi inquina viene pagato

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Al biologico, che copre quasi il 15% delle superfici agricole italiane, va meno del 3% dei finanziamenti europei e nazionali

In occasione del SANA, presentato il dossier alla Festa del Bio a Bologna

Nei nostri campi, chi inquina viene pagato. È all’agricoltura che utilizza pesticidi, diserbanti e fertilizzanti sintetici che va la quasi totalità delle sovvenzioni europee e nazionali: in sostanza, i soldi pubblici servono per sostenere l’utilizzo della chimica di sintesi. La politica agricola comunitaria sovvenziona infatti per il 97,7% l’agricoltura convenzionale. E quando ai fondi Ue si aggiungono anche quelli italiani, il risultato non cambia: al biologico, che rappresenta il 14,5% della superficie agricola coltivata del nostro Paese, va il 2,9% delle risorse. Anche senza tirare in causa i costi consistenti che l’utilizzo della chimica di sintesi e quindi l’inquinamento provocano sulla nostra salute e su quella dell’ambiente, è evidente che si tratta di una palese inversione della regola “chi inquina paga”.
È quanto emerge dal Rapporto “Cambia la Terra. Così l’agricoltura convenzionale inquina l’economia (oltre che il Pianeta)” presentato oggi alla Festa del BIO che si tiene a Bologna in occasione del SANA, la fiera del biologico italiano, da Maria Grazia Mammuccini, responsabile del progetto Cambia la Terra- FederBio; Susanna Cenni, Vicepresidente Commissione Agricoltura Camera; Giorgio Zampetti, Direttore Legambiente; Franco Ferroni, Responsabile Agricoltura WWF; Fulvio Mamone Capria, Presidente LIPU; Lorenzo Ciccarese, Ricercatore ISPRA; Patrizia Gentilini di ISDE International Society of Doctors for Environment – Associazione medici per l’ambiente.

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SPECIE TROPICALI IN AMBIENTE MARINO, UN’ALLERTA PER LA SALUTE UMANA

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ISPRA rilancia la campagna di informazione

 

Nella stagione estiva, con l’aumento esponenziale dei fruitori dell’ambiente marino, è di grande importanza conoscere e saper distinguere le specie marine invasive, in particolare quelle che possono presentare dei pericoli per la salute umana.

L’ISPRA, che da anni studia il fenomeno, rilancia la campagna di allerta sul pesce palla maculato Lagocephalus sceleratus e sul pesce scorpione Pterois miles, due nuovi ospiti tropicali tra i meno desiderati.

 

Il pesce palla maculato, segnalato per la prima volta nelle coste italiane nel settembre 2013, all’interno dell’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie, continua ad espandere la sua distribuzione geografica nel mar Mediterraneo. Le sue carni sono altamente tossiche, anche dopo la cottura. Grazie alla campagna di informazione dell’ISPRA, lanciata nel dicembre 2015 in collaborazione con il Reparto Pesca Marittima del Corpo delle Capitanerie di Porto, è stato possibile reperire nuove segnalazioni da regioni come Sicilia, Calabria e Puglia. L’attenzione mediatica generata fornisce un valido aiuto per limitare le probabilità di consumo accidentale della specie, ricordando che la legge italiana vieta la commercializzazione di tutti i pesci palla. È importante sapere che la tossicità del pesce palla maculato permane anche dopo la cottura; una volta catturato, bisogna stare attenti a maneggiarlo per evitarne il potente morso, per il resto toccarlo non comporta altri rischi ed il semplice il contatto con altre specie non mette a rischio contaminazione il pescato.

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Il 10 agosto e' la Giornata Mondiale del Leone

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Il 10 agosto si celebra la Giornata Mondiale del Leone: ma il più conosciuto, amato e temuto tra tutti gli animali del nostro pianeta, simbolo di forza e fierezza, sta purtroppo vivendo un drammatico declino.
Estinto da tempo in tutto il Nord Africa, il leone (Panthera leo) è in via d’estinzione nell’Africa occidentale, dove rimangono poche centinaia di individui. Il futuro di questo spettacolare felino sta diventando davvero preoccupante in tutto il continente africano: i 3/4 delle popolazioni studiate soffrono una condizione di declino e in soli 21 anni (3 generazioni per l’animale), il mondo ha perso il 42% dei leoni che popolavano il continente africano.
Secondo le stime dell’IUCN è probabile che in Africa sopravvivano meno di 20.000 leoni, poiché negli ultimi decenni i leoni si sono estinti in ben 12 paesi subsahariani.

Anche la sottospecie asiatica (Panthera leo persica) è oramai drammaticamente minacciata dal rischio di estinzione. Di dimensioni più piccole e con una criniera più scura, un tempo diffuso in un territorio che andava dalla Turchia al Bengala, il leone asiatico oggi sopravvive solo nel Parco Nazionale di Gir, in India, dove esistono non più di 600 esemplari. Intrappolati in un solo parco nazionale, circondati da intensa attività dell’uomo e vittime di continui conflitti con l’allevamento di bestiame, i leoni asiatici rischiano di scomparire per sempre.

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Indagine di Greenpeace rivela che in Italia un locale plastic free è già possibile

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Superare l'impiego di alcuni dei più comuni oggetti in plastica usa e getta, uno dei punti in discussione nella recente direttiva europea sulla plastica monouso, è già possibile. Lo rivela un’indagine condotta nelle scorse settimane dai volontari di Greenpeace in 162 bar, pub e caffetterie situati in dieci città italiane: Bari, Bologna, Firenze, Udine, Napoli, Milano, Palermo, Torino, Pisa e Padova. Dall’indagine, somministrata sotto forma di questionario ai gestori dei locali, emerge che il 95 per cento di questi non impiega già piatti usa e getta né in plastica né in altri materiali, il 77 impiega agitatori per cocktail in metallo utilizzabili infinite volte, il 58 non utilizza posate in plastica ma nemmeno in altri materiali monouso e il 13 per cento usa cannucce in metallo lavabili e riutilizzabili.

«Superare l’utilizzo della plastica monouso, e più in generale non ricorrere a prodotti usa e getta, è già una realtà in numerose città italiane», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. «L’Unione Europea e il Ministro Costa non hanno alibi: è possibile già da oggi adottare soluzioni ambiziose che vadano al di là della semplice sostituzione della plastica usa e getta con altri materiali, come carta e bioplastica”.

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Sequestro di ricci di mare in Sardegna

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Il WWF si costituirà parte civile nell'eventuale processo

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Alghero ha posto sotto sequestro oltre 110 vasetti di polpa di riccio per ottenere i quali si stima siano stati utilizzati almeno 25 mila ricci

"Si tratta di un vero e proprio "crimine di natura” - ha dichiarato Carmelo Spada, Delegato WWF per la Sardegna - un prelievo abnorme e devastante se si considera che nell’intera stagione 2016/17 nell’area marina protetta di Capo Caccia sono stati pescati 54.920 ricci dai pescatori professionisti autorizzati. Un prelievo illegale come quello stroncato dalla Guardia di Finanza potrebbe essere devastante per l’ecosistema marino e per la stessaq specie, già a rischio di estinzione a causa di un eccessivo prelievo legale.
La regione Sardegna ha posto ulteriori limiti alla pesca autorizzata stabilendo per la passata stagione che i 187 pescatori sardi autorizzati potessero raccogliere in una giornata un massimo di 2.000 esemplari a fronte dei 3.000 che erano consentiti nella precedente stagione. Chi ha lavorato dalla riva ha potuto raccoglierne massimo 1.000 (pari a circa 2 ceste), a fronte dei precedenti 1.500. Mentre la pesca sportiva è stata consentita nelle giornate di sabato, domenica e festivi con una raccolta massima di 50 ricci al giorno”. “Si capisce quindi l’enorme danno che potrebbe aver causato alla specie un prelievo così massiccio concentrato in pochi giorni e in un momento di riposo biologico da alcuni bracconieri di ricci e, qualora venissero incriminati per disastro ambientale - ha concluso Carmelo Spada delegato WWF per la Sardegna - la nostra associazione valuterà la possibilità di costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale.

I DUE PARCHI PIÙ BELLI D’ITALIA 2018? VILLA REVEDIN BOLASCO A CASTELFRANCO VENETO (TREVISO) E VILLA TORRIGIANI A CAMIGLIANO (LUCCA)

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Sono ufficiali i nomi dei due vincitori, categoria parchi pubblici e categoria parchi privati, della XVI edizione del concorso promosso dal network ilparcopiubello.it, che premia le più incantevoli bellezze verdi italiane. Siete alla ricerca di una meta per il vostro prossimo weekend estivo? Vi suggeriamo allora di visitare i due Parchi più Belli d’Italia 2018: veri gioielli paesaggistici selezionati come vincitori della XVI edizione del Premio “Il Parco Più Bello d’Italia”. Due luoghi di inestimabile bellezza che abbinano il fascino della natura nelle sue forme più romantiche, alle meraviglie delle due sontuose Ville e delle loro architetture armonizzate nel verde. Oltre 1.000 i parchi e giardini partecipanti anche quest’anno al concorso, iscritti al network dei parchi più belli d'Italia e presenti nella guida online “ilparcopiubello.it”, che da oltre quindici anni è promotrice di un turismo verde alla scoperta del patrimonio paesaggistico e botanico italiano. Ecco dunque i due vincitori della XVI edizione del Premio “Il Parco Più Bello d'Italia”: Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto (Treviso) è Il Parco Più Bello d’Italia 2018 categoria “Parchi Pubblici” Incantevole giardino romantico che abbraccia la splendida villa Revedin, poi Rinaldi, quindi Bolasco Piccinelli (ora proprietà dell’Università di Padova), edificata fra il 1852 e il 1865 dal conte Francesco Revedin (1811-1869) che ne affidò la progettazione all’ingegno del celebre architetto veneziano Giambattista Meduna. Il sito in cui oggi sono insediati la Villa e il Giardino Revedin Bolasco era detto il Paradiso, il cui giardino all’italiana con peschiera fu raso al suolo intorno al 1803. La configurazione attuale presenta un alternarsi di prati, specchi d’acqua, collinette, gruppi arborei e architetture.

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Agosto nelle Oasi: tanti eventi fra terra e mare

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Mare 

I nidi di tartarughe marine “cercano” volontari che vogliano sorvegliarli e, magari, aspettare il miracolo della schiusa, per assistere al primo bagno dei neonati. Il Centro Tartarughe di Policoro, viste le numerose richieste, ha predisposto nuovi posti letto posti e aperto il Centro Visite e Campus Vacanze al volontariato, dal 6 agosto all’8 settembre (tutte le info sul sito). Sono tre i campi d’azione: Ricerca Scientifica, Turismo Sostenibile ed Educazione Ambientale. Le attività in programma, scelte in base agli interessi dei partecipanti, saranno arricchite da momenti davvero unici: il monitoraggio delle spiagge alla ricerca dei nidi di tartaruga, l’utilizzo di strumenti di ricerca e censimento della fauna selvatica, l'accoglienza dei visitatori, il recupero degli animali in difficoltà, la sorveglianza dei nidi di Caretta caretta. Nell’ultime settimane del campo di volontariato, poi, con molte probabilità si potrà assistere alla schiusa del nido di Marina di Pisticci.

All’Oasi di Miramare si potrà fare sea watching, di giorno o di sera, con partenza da terra o da barca per scoprire la biodiversità marina della Riserva. Ogni sabato alle 10 e ogni domenica alle 16 il ritrovo è al BioMa e la partenza dal Bagno ducale, il mercoledì alle 18.30 ritrovo e partenza sono al porto di Grignano, mentre venerdì 10 agosto è in programma un evento speciale: “Sea watching sotto le stelle” in occasione della notte di san Lorenzo, con partenza alle 20 dal porto di Grignano. Fra gli appuntamenti di Miramare per i più piccoli sono in programma: “Farfalle, falene e libellule” venerdì 3 agosto, “Speciale BioMa” domenica 5, “Un mare di fiabe” venerdì 10, mentre sabato “Il Carso a picco sul mare: il sentiero Rilke”.

Una slot per amica: solitudine ed esclusione sociale spingono a giocare di più alle slot machine

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L’essere esclusi dagli altri o addirittura emarginati dalla società può essere un fattore di rischio per lo sviluppo del gioco d’azzardo patologico. Fra le categorie più a rischio anziani, disoccupati e stranieri. Secondo la tesi dei ricercatori dell’Università di Milano-Bicocca, questo avviene perché l’isolamento porta a creare delle relazioni parasociali, cioè che simulano le relazioni fra esseri umani per compensare la mancanza di interazioni con le persone: queste relazioni parasociali possono svilupparsi anche con con oggetti inanimati quali le slot machine, cosa che diventa ancor più probabile nel caso vi si attribuiscano qualità umane, come la volontà di decidere gli esiti di gioco.

È su questi aspetti che si concentra la ricerca sperimentale condotta dal gruppo di ricerca dell’Università di Milano-Bicocca composto da Luca Pancani, Paolo Riva e Simona Sacchi, docenti presso il Dipartimento di Psicologia. L’articolo è stato pubblicato sulla rivista Journal of Gambling Studies con il titolo “Connecting with a Slot Machine: Social Exclusion and Anthropomorphization Increase Gambling” (DOI: 10.1007/s10899-018-9784-9).

Attraverso due studi sperimentali in laboratorio, i ricercatori hanno chiesto ad alcuni partecipanti di giocare con una slot machine on-line, indagando se l’esclusione sociale e l’antropomorfizzazione della slot machine potessero influenzare il numero di giocate in due campioni formati da persone che abitualmente non giocano. In breve è stato mostrato – per la prima volta tramite un’approccio sperimentale – come l’esclusione sociale possa essere considerata un fattore di rischio per lo sviluppo del gioco d’azzardo patologico.

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Ai Musei Capitolini la mostra “La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia” testimonia le fasi più arcaiche della città

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Dal 27 luglio 2018 al 27 gennaio 2019 nelle Sale Espositive di PalazzoCaffarelli e nell’Area del Tempio di Giove con reperti presentati per la prima volta al pubblico


Dal 27 luglio 2018 ai Musei Capitolini La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia, una nuova importante mostra ad ingresso gratuito per i possessori della MIC, la nuova card che può essere acquistata da chi risiede o studia nella Capitale a soli 5 euro consentendo l’ingresso illimitato per 12 mesi nei Musei Civici. Per info www.museiincomuneroma.it


Gli inizi di Roma sono spesso confinati, nella comune immaginazione, ai miti della fondazione tramandatici dagli storici antichi: dalla Lupa che allatta i Gemelli presso la palude ai piedi del Palatino alla disputa fratricida tra Romolo e Remo. Un immaginario rafforzato dalla circostanza che l’immagine di Roma maggiormente proposta nei secoli è legata ai simboli e agli edifici del suo passato imperiale, e, d’altra parte, dalla difficoltà nel rintracciare opere immediatamente riconducibili alle fasi precedenti della vita della città, a partire dall’età repubblicana e andando ancora più indietro nel tempo. La mostra La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia è la prima di una serie di esposizioni temporanee che permetterà ai visitatori di recuperare, attraverso le stratificazioni archeologiche, i valori fondativi della città di Roma che, nonostante il
passare dei millenni, incidono ancora nella vita degli odierni cittadini: lo sviluppo della società, la gestione del territorio e l’interazione con le altre comunità. Ospitata nelle sale espositive di Palazzo Caffarelli e nell’Area del Tempio di Giove dei
Musei Capitolini dal 27 luglio 2018 al 27 gennaio 2019, l’esposizione è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, curata da Isabella Damiani e Claudio Parisi Presicce, e organizzata da Zètema Progetto Cultura. Prendendo il via dall’attenta lettura dei dati archeologici, La Roma dei Re. Il racconto dell’Archeologia accende i riflettori sulla fase più antica della storia di Roma, illustrandone gli aspetti salienti e ricostruendo costumi, ideologie, capacità tecniche, contatti con ambiti culturali diversi, trasformazioni sociali e culturali delle comunità che vivevano quando Roma, secondo le fonti storiche, era governata da re. Grazie a lunghe attività di ricomposizione e di restauro a cura della Sovrintendenza Capitolina, con la collaborazione del Parco Archeologico del Colosseo che ha messo a disposizione i risultati delle più recenti ricerche nell’area nord-est del Palatino e sulla Velia, sarà possibile mostrare per la prima volta al pubblico dati e reperti mai esposti prima.  La mostra è realizzata con il sostegno di Sapienza Università di Roma (per i materiali degli scavi del Palatino e della Velia) e dell’Università della Calabria e University of Michigan (per i nuovi materiali di Sant’Omobono). Si avvale inoltre, sempre in collaborazione con il Mibac, di preziosi prestiti da parte del Museo Nazionale Romano e del Museo delle Civiltà, e da parte della Soprintendenza
per l’Area Metropolitana di Napoli. Il percorso espositivo - che inizia a partire dal limite cronologico più recente, il VI secolo
a.C., e arriva fino al X secolo a.C. - si snoda in diverse sezioni: Santuari e palazzi nella Roma regia, con reperti provenienti dall’area sacra di Sant’Omobono nel Foro Boario presso l’antico approdo sul Tevere; I riti sepolcrali a Roma tra il 1000 e il 500 a.C., con corredi tombali dalle aree successivamente occupate dai Fori di Cesare e di Augusto e dal Foro romano; L’abitato più antico: la prima Roma, con il plastico di Roma arcaica per un viaggio a ritroso nel tempo dalla Roma di oggi a quella delle origini; Scambi e commerci tra Età del Bronzo ed Età Orientalizzante, con testimonianze provenienti in massima parte dalla necropoli dell’Esquilino, uno dei complessi più importanti della Roma arcaica; e le sezioni Indicatori di ruolo femminile e maschile, Oggetti di lusso e di prestigio, e Corredi funerari “confusi”, che contengono reperti e oggetti provenienti anch’essi per lo più dalla necropoli dell’Esquilino a testimonianza di quella che poteva
essere la ricchezza originaria della necropoli.

Oltre un adolescente su cinque presenta un uso problematico di Internet

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È il quadro che emerge dai risultati di uno studio condotto presso la Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS – Università Cattolica del Sacro Cuore e pubblicato sulla rivista internazionale “Frontiers in Psychiatry”.
È elevata la prevalenza degli adolescenti italiani con comportamenti a rischio di dipendenza da sostanze e non solo: oltre il 22% dei giovani che frequentano le scuole superiori presenta un rapporto disfunzionale con il Web. È il dato che emerge da uno studio effettuato presso la Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS – Università Cattolica del Sacro Cuore e pubblicato sulla prestigiosa rivista “Frontiers in Psychiatry”.

La ricerca è stata condotta dal Dottor Marco Di Nicola e coordinata dal Professor Luigi Janiri dell’Unita operativa Complessa del Gemelli e Istituto di Psichiatria e Psicologia dell’Università Cattolica e dimostra anche una relazione tra l’uso problematico di Internet ed un peggiore rendimento scolastico, oltre che alcuni tratti di personalità e caratteristiche psicologiche già associati al rischio di sviluppare disturbi psichici.

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Il 29 luglio sarà Tiger day

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Il 29 luglio in tutto il mondo si celebrerà il Tiger Day, una data scelta dal 2010 per aumentare la conoscenza su questo grande felino ancora bisognoso di aiuto e tutela. In tutto il mondo restano appena 3.890 tigri, ed è proprio questo il numero di ‘adozioni simboliche’ che il WWF Italia vuole raggiungere entro i prossimi 10 giorni in una maratona di raccolta fondi a favore dei progetti di tutela nei paesi dove vive il raro felino.

Link della maratona di solidarietà “A-MICI”

Questa volta, in soccorso della tigre, il WWF ha rivolto un appello ai gatti italiani chiedendo ai loro proprietari, attraverso la campagna “A-MICI” di adottare una tigre e inviare ai social Facebook, Instagram, Twitter, WWF un selfie col proprio micio che il WWF pubblicherà sui propri profili.
L’obiettivo al livello globale è quello di raddoppiare il numero di tigri rimaste in natura entro il 2022, e impedire che vengano ancora cacciate per le loro pelli, denti, ossa e altre parti che il fiorente mercato illegale sfrutta con la complicità di trafficanti e funzionari corrotti.

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Fish dependance day: da domani in Europa consumeremo pesce importato

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Dagli oceani arrivano due segnali di allarme.

Il primo è stato pubblicato dalla FAO nel rapporto “SOFIA” appena pubblicato e che evidenzia il drammatico stato in cui versano i nostri oceani.
Circa il 33% degli stock ittici globali è in stato di sovrasfruttamento e circa il 60% viene pescato al massimo della propria capacità. Nonostante l’incremento annuale del consumo di pesce a livello globale (3,2%) abbia superato la crescita della popolazione (1,6%), più di 800 milioni di persone continuano a dipendere da questa risorsa per la propria sopravvivenza, come fonte di cibo, guadagno e sostegno, sia nella pesca che per l’allevamento.

Il secondo segnale è la fine ‘simbolica’ per l’Europa delle proprie scorte di pesce: oggi è, infatti, il Fish Dependence Day europeo: ciò vuol dire che da ora e per tutto il resto dell’anno, l’Europa dipenderà dalle importazioni di pesce, crostacei e molluschi per soddisfare la richiesta dei consumatori della regione. Sulle nostre tavole, infatti, c'è più pesce di quanto se ne possa pescare nei nostri mari o allevare nei nostri impianti di acquacoltura. Oltre metà della domanda europea di pesce è ‘soddisfatta’ dal resto degli oceani, soprattutto dai paesi in via di sviluppo che forniscono la metà del pesce presente nel ‘piatto’ dei consumatori europei.

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Microplastica anche in pesci e invertebrati, lo conferma una ricerca Greenpeace/UNIVPM/ISMAR-CNR

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Una nuova ricerca scientifica condotta da Università Politecnica delle Marche, Greenpeace e Istituto di Scienze Marine del CNR di Genova conferma la presenza di particelle di microplastica anche in pesci e invertebrati.
Obiettivo dei campionamenti condotti l’estate scorsa con il tour della Rainbow Warrior “Meno Plastica, Più Mediterraneo”, è stato stabilire la presenza e composizione di microplastica all’interno degli organismi marini e nelle acque marine.

La presenza di microplastica è stata documentata in organismi marini appartenenti a specie diverse e con differenti abitudini alimentari, dalle specie planctoniche, agli invertebrati, fino ai predatori. Viste le loro piccole dimensioni, inferiori ai 5 millimetri, le microplastiche possono infatti essere ingerite accidentalmente, attraverso la filtrazione o l’ingestione delle prede.

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Da rifiuto a risorsa: dai dischetti di plastica ecco le spille-fenicottero

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Foto di  L.Biancatelli

 

L'idea è dell'artista toscana Laura Rovida, la loro vendita aiuterà a finanziare i progetti di conservazione delle Oasi WWF della Maremma

Sono stati raccolti dai volontari in occasione delle giornate di pulizia organizzate dal WWF nell’ambito della campagna spiagge plastic free sull’arenile antistante l’Oasi di Burano (Capalbio), grazie alla fantasia della creativa Laura Rovida, sono stati avviati a nuova vita. I “misteriosi” dischetti di plastica che per alcuni giorni hanno invaso il litorale tirrenico (poi riconosciuti come filtri di depuratore provenienti dal fiume Sele) non sono finiti nella spazzatura ma sono divenuti oggetti di arte del riciclo.
Il risultato? Una simpatica spilla, conservata all'interno di una piccola custodia anch’essa frutto di materiali di recupero.
Autrice la designer tessile toscana Laura Rovida: “Dopo averne raccolti tantissimi, vista la mia propensione al riutilizzo, ho pensato di dar loro una nuova vita. La loro struttura a rete mi ha ricordato la struttura tessile dei tessuti garzati, dunque la cosa piu' naturale era ricamarci. E ho pensato subito al fenicottero rosa, la mia grande passione, la cui silouette ho riprodotto su ogni dischetto, ricamata in seta. Poi ho contattato Fabio Cianchi responsabile delle Oasi WWF della Maremma e abbiamo avviato insieme il progetto”. La stessa confezione che contiene le spille è a sua volta realizzata da un altro prodotto di scarto: il rotolo interno di carta igienica e/o o carta assorbente da cucina. “Volevamo lanciare un messaggio di coerenza e sollevare un altro tema spinoso: quello del packaging”, conclude Laura Rovida.

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Fauna italiana: scoperte sette nuove specie, tutte toscane

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La studio pubblicato su Zoosystema, rivista del Museo di Storia Naturale di Parigi, è stata condotta da ricercatori dell’Università di Pisa, del Museo Zoologico della “Specola” di Firenze e dell’Ise-CNR

Depigmentati e privi di occhi, caratteristiche tipiche di animali che conducono vita sotterranea, è questo il primo identikit di sette nuove specie, tutte toscane, che da oggi vanno ad arricchire l’inventario fauna italiana. La scoperta arriva dopo alcuni anni di ricerche condotte da Giuseppe Montesanto del Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa e da Stefano Taiti dell’ISE-CNR di Firenze e del Museo di Storia Naturale, Sezione di Zoologia la “Specola” di Firenze e che hanno appena pubblicato i risultati del loro lavoro in un articolo su “Zoosystema”, rivista scientifica del Museo di Storia Naturale di Parigi.

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Meno due giorni alla Festa della Musica, quasi 40.000 musicisti si esibiranno in oltre 700 città Bonisoli: l'emozione della musica dal vivo alla portata di tutti

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Alle 21 in simultanea dal vivo l'Inno alla gioia di Beethoven

Mancano due giorni all'atteso appuntamento con la Festa della Musica 2018: quasi 40.000 musicisti giovedì 21 giugno animeranno infatti le piazze e le strade, i palazzi e i musei, i cieli e le stazioni, i centri e le periferie, gli ospedali e le carceri di 700 città in tutta Italia. Dal jazz al soul, dalla musica da camera all’heavy metal, dalla classica al rock, dalla drum and bass alla musica barocca in costume, migliaia di eventi scalderanno i palchi delle nostre città per una festa che rappresenta un vero e proprio Inno alla Gioia, in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

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Il mondo d’immagini di Duilio Cambellotti

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in mostra nei Musei di Villa Torlonia
Casino dei Principi, Casino Nobile e Casina delle Civette illustrano
con circa 200 opere il lavoro multidisciplinare dell’artista romano
Musei di Villa Torlonia
6 giugno – 11 novembre 2018


Con la mostra monografica Duilio Cambellotti. Mito, sogno e realtà, la città di Roma avrà l’opportunità di conoscere nelle sue diverse sfaccettature l’opera di uno degli artisti più versatili della prima metà del ‘900, in un contesto museale fra i più affascinanti di Roma Capitale.
Nel verde della storica Villa Torlonia, all’interno dei prestigiosi spazi del Casino dei Principi e del Casino Nobile, integrati nel percorso dalle famose collezioni di vetrate Liberty della Casina delle Civette, viene presentato un percorso monografico che consente di ricollocare ed apprezzare appieno il lavoro multidisciplinare di un artista spesso presente
nei più grandi eventi espositivi nazionali e internazionali. La mostra - promossa da Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturaleSovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dall’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti di Roma, dal Civico Museo “Duilio Cambellotti” di Latina e realizzata con il fondamentale sostegno della “Fondazione Cultura e Arte”- è curata da Daniela Fonti, responsabile scientifico dell’Archivio dell’Opera di Duilio Cambellotti e da Francesco Tetro, ideatore e direttore del Civico Museo “Duilio Cambellotti” di Latina. Duilio Cambellotti (Roma 1876-1960) fu orafo, ceramista, illustratore, pittore, scenografo
teatrale e cinematografico, costumista, infine fotografo e collezionista (anche di ceramiche popolari, acquisite dal Civico Museo del Paesaggio di Maenza, LT); ma soprattutto fu uno scultore originalissimo che la più recente storiografia artistica identifica come il vero antagonista del dinamismo plastico boccioniano.

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Dapprincipio: viaggio nella mente umana

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Da sabato 9 giugno al via su TV2000 il programma scientifico divulgativo sul cervello con la collaborazione degli specialisti della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS – Università Cattolica.


Otto puntate incentrate sulla mente umana, le sue potenzialità e i suoi misteri. Parte il 9 giugno, alle ore 20.45, su Tv2000 la seconda stagione di Dapprincipio, il programma scientifico divulgativo che quest’anno indaga sul cervello. Come è fatto l’organo più importante, e quando si forma? Ci sono differenze tra l’encefalo maschile e quello femminile? Per rispondere a queste domande si sono interpellati i più stimati specialisti tra neurologi, psichiatri, psicologi, neonatologi, filosofi, tra cui numerosi esperti della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS – Università Cattolica. Tutti intervistati e ripresi in azione, nella loro attività medica e terapeutica. Ne risulta un affascinante viaggio nel cervello che tocca argomenti della nostra vita quotidiana: come il bambino sente e sviluppa le sue funzioni intellettive già nel ventre materno; cosa avviene nella mente di un adolescente, di una donna incinta; che mutazioni determina l’uso di droghe; come nasce l’ansia; l’Intelligenza Artificiale.

Il programma è ideato da Monica Mondo e curato da Antonella Becciu.

Di seguito l’elenco delle puntate, si parte il 9 giugno parlando del cervello, con il prof. Paolo Maria Rossini, direttore Area Neuroscienze Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.

1) – IL CERVELLO: Che cosa è il cervello, come il cervello interpreta la realtà. I colori esistono davvero? Quali i segreti per una buona memoria?

 2) - PRIMA DI NASCERE: Il cervello sappiamo che come ogni nostro organo si forma un po’ alla volta durante la vita prenatale. 

Questa formazione continua genera la persona che saremo, con la nostra personalità, perfino i nostri gusti. La nostra vita prima della nascita condiziona la vita futura. La memoria fetale interviene anche sul piano psicologico permettendo, per esempio, il riconoscimento da parte del bambino della mamma.

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Centinaia di volontari danno il via al Tour SPIAGGE PLASTIC FREE

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E ' partita da Catania e da Torre Salsa la maratona estiva di pulizia dei litorali: iniziativa realizzata insieme ai sub di Padi e gli esperti del progetto Plastic Buster.

I siciliani hanno risposto numerosi all’appello “Arricugghiemu ‘a plastica” (raccogliamo la plastica) lanciato da Fiorello nella video-clip girata per il WWF insieme a Stefania Spampinato, attrice siciliana della celebre serie fiction Grey’s Anatomy e ispiratrice dell’evento catanese di pulizia delle spiagge. E’ stato così lanciato ufficialmente il Tour nazionale “SPIAGGE ‘PLASTIC-FREE’, la maratona di eventi che apre la Campagna #GenerAzioneMare di WWF e che vede coinvolti partner di alto profilo scientifico e tecnico, centinaia di volontari e cittadini uniti tutti dallo stesso obiettivo: liberare alcune delle più belle spiagge italiane dall’invasione silenziosa della plastica.

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Mobilità sostenibile, Greenpeace compara 13 grandi città europee: «Roma ultima classificata, il primato va a Copenaghen»

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Roma fanalino di coda in fatto di mobilità sostenibile e sicurezza stradale, Copenaghen capofila.
È quanto emerge dal report “Living. Moving. Breathing. Ranking of European Cities in Sustainable Transport”, realizzato dal Wuppertal Institute per conto di Greenpeace e diffuso oggi dall’organizzazione ambientalista.

Il rapporto, utilizzando gli ultimi dati disponibili, relativi al 2016 e provenienti da fonti pubbliche ufficiali o direttamente dalle amministrazioni cittadine, compara la performance di 13 città europee in fatto di mobilità sostenibile, assegnando a ciascuno dei parametri utilizzati - sicurezza stradale, qualità dell’aria, gestione della mobilità, trasporti pubblici, mobilità attiva – un massimo di 20 punti, per un totale potenzialmente raggiungibile di 100 punti. Secondo l’analisi condotta, al primo posto si classifica Copenaghen, con un punteggio di 57 su 100, seguita nell’ordine da Amsterdam (55) e Oslo (50). Ultima classificata Roma (27), preceduta da Mosca (30,75), Londra e Berlino (appaiate a quota 34,50).

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La Piazza della Scienza

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La cultura scientifica non è lontana dalla nostra vita quotidiana: è in tutto quello che ci circonda.
La scienza può essere alla portata di tutti ed è insospettabilmente divertente
Sabato 19 maggio, venerdì 25 maggio, venerdì 1 giugno 2018

dalle 16 alle 20

Giardino pubblico di via Giuseppe Saredo 11
(quartiere Lamaro) - Roma
Ingresso libero

Si terrà a Roma, sabato 19 maggio, venerdì 25 maggio e venerdì 1 giugno 2018, dalle 16 alle 20, presso il Giardino pubblico di via Giuseppe Saredo 11, la manifestazione promossa dall’Associazione Istituto Ecoambientale “La Piazza della Scienza”, tre incontri per promuovere la divulgazione delle scienze ambientali, per sostenere la crescita del patrimonio culturale della comunità e la consapevolezza che ognuno può attivare pratiche di resilienza per fronteggiare i rischi ambientali. La scienza diventa così strumento di crescita del senso civico dei cittadini e ne stimola la partecipazione attiva ed è un’opportunità per conoscere e affrontare i problemi quotidiani.
L'iniziativa è parte del programma di Eureka! Roma 2018 promosso da Roma Capitale Assessorato alla Crescita culturale e in collaborazione con Siae. Molti gli eventi in programma per sensibilizzare adulti e bambini sui temi dell’ambiente, della biodiversità e della ecosostenibilità. Saranno utilizzati giochi di ruolo, che sfrutteranno le proprietà dell’App “Ecobalance”, scaricabile gratuitamente, per il calcolo della quantità di CO2, non rilasciata in atmosfera a seguito di un corretto smaltimento del packaging, e momenti di partecipazione e decisione condivisa attraverso giochi collettivi per adulti e bambini per la
comprensione di fenomeni come ad esempio i cambiamenti climatici e sulla raccolta differenziata. Gli eventi dal titolo Tira una brutta aria, Riduci giocando e La scienza a tavola, tratteranno di: qualità dell’aria, corretto smaltimento dei rifiuti, sana alimentazione.

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Dal 21 aprile torna il Viaggio nei Fori di Cesare e Augusto

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Ogni sera fino all’11 novembre 2018 i progetti di valorizzazione a cura di Piero Angela e Paco Lanciano disponibili in 8 lingue Roma, 12 marzo 2018 – Il 21 aprile torna a vivere la storia del Foro di Cesare e di Augusto con “Viaggi nell’antica Roma”, gli straordinari spettacoli che hanno già affascinato oltre 520 mila persone. I due progetti, a cui sarà possibile assistere ogni sera fino all’11 novembre 2018, sono promossi da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotti da Zètema Progetto Cultura. L’ideazione e la cura sono di Piero Angela e Paco Lanciano con la storica collaborazione di Gaetano Capasso e con la Direzione Scientifica della Sovrintendenza Capitolina. Il progetto “Viaggi nell’antica Roma” racconta il Foro di Augusto e il Foro di Cesare partendo da pietre, frammenti e colonne presenti, con l’uso di tecnologie all’avanguardia.

Gli spettatori sono accompagnati dalla voce di Piero Angela e da magnifici filmati e proiezioni che ricostruiscono quei luoghi così come si presentavano nell’antica Roma: una rappresentazione emozionante e allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico. Due storie e due percorsi nell’antica Roma da vivere separatamente (singolo spettacolo € 15 intero; € 10 ridotto) ma anche in forma combinata nella stessa serata o in due serate diverse (combinato Foro di Cesare + Foro di Augusto intero € 25; ridotto € 17). È possibile acquistare i biglietti anche tramite il numero 060608, nei Tourist Infopoint e sul sito web dedicato www.viaggioneifori.it.

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Notte dei Musei 2018

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Sabato 19 maggio 2018 l’arte a Roma resta accesa fino alle 2 di notte per la nuova edizione de “La Notte dei Musei”, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con il coordinamento organizzativo di Zètema Progetto Cultura.

La manifestazione, che si svolgerà in contemporanea in 30 paesi europei, coinvolge quest’anno nella Capitale oltre 50 spazi - tra musei civici e statali, università pubbliche e private, istituzioni italiane e straniere, altri siti espositivi e culturali - che apriranno eccezionalmente al pubblico le proprie sedi dalle 20 fino alle 2 di notte (ultimo ingresso ore 01.00) con spettacoli, mostre, eventi e iniziative speciali, offrendo a cittadini e visitatori una festa straordinaria dedicata all’arte e alla cultura, con un biglietto d'ingresso simbolico pari a 1 euro oppure ad ingresso completamente gratuito, dove espressamente previsto.

Tra i principali spazi coinvolti: Musei Capitolini, Centrale Montemartini, Museo dell'Ara Pacis, Museo delle Mura, Museo di Roma Palazzo Braschi, Museo di Roma In Trastevere, Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Musei di Villa Torlonia, Galleria d’Arte Moderna di Roma, Mercati di Traiano, Museo Carlo Bilotti, Museo Pietro Canonica, Museo Napoleonico, Museo Civico di Zoologia, Museo di Casal De’ Pazzi, Protomoteca, Palazzo delle Esposizioni, Museo Archeologico e Museo Aristaios dell'Auditorium Parco della Musica, Polo Museale Atac, Camera dei Deputati, Senato della Repubblica, Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, Chiostro del Bramante, Complesso del Vittoriano, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Maxxi, Musia Living&Arts, Wegil, Accademia Nazionale di San Luca, Accademia Americana, Accademia di Romania, Reale Accademia di Spagna, Accademia d’Ungheria, Accademia d’Egitto, Ambasciata Greca, Istituto Svizzero, Casa di Goethe, Casa Museo Accademia Musumeci Greco, Istituto Superiore Antincendi, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre, Università degli Studi eCampus, Lumsa.

Anche i musei statali, i complessi monumentali, le aree e i parchi archeologici MiBACT di Roma partecipano all’iniziativa con apertura serale di 3 ore al costo simbolico a 1,00 euro.  Tra gli spazi eccezionalmente aperti, oltre alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma e il MAXXI, alcuni siti del Parco Archeologico dell'Appia Antica, tra cui: l’Antiquarium di Lucrezia Romana, il sito di Capo di Bove, il Mausoleo di Cecilia Metella e il Castrum Caetani, il Sepolcro Barberini (Parco Tombe Latine). Per info sui luoghi statali che aderiscono e sugli orari vedi www.beniculturali.it/nottedeimusei2018

Molte le mostre visitabili con ingresso al museo pari a 1 euro o completamente gratuito.

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A Roma si riuniscono per 3 giorni i massimi scienziati internazionali sul tema

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Agricoltura, energia e rifiuti: così la tecnologia spaziale
potrà migliorare la qualità della vita sulla Terra

Dalle serre per la coltivazione in condizioni estreme al recupero delle risorse dagli scarti umani, le soluzioni adottate dall’Agenzia Spaziale Europea per le missioni su Marte avranno importanti ricadute sulle future sfide del nostro Pianeta

Consiglio Nazionale delle Ricerche
Piazzale Aldo Moro,7 - 00185, Roma

Dall’agricoltura all’economia circolare, le tecnologie spaziali per le future missioni di lunga durata sulla Luna e su Marte potrebbero avere importanti ricadute sulla qualità della vita sulla Terra. Uno dei problemi principali di progetti così impegnativi è quello dell’approvvigionamento degli astronauti; solo per raggiungere il Pianeta Rosso, su cui l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) conta di far atterrare entro il 2040 il primo volo con equipaggio umano, occorrono 6 mesi: tra ossigeno, acqua e cibo, bisognerebbe far viaggiare oltre 30 tonnellate di rifornimenti, con costi elevatissimi.
Queste tematiche saranno al centro di un workshop in programma dal 16 al 18 maggio, nel quale si confronteranno per la prima volta a Roma i maggiori esperti della comunità scientifica internazionale. Il meeting è organizzato congiuntamente da Agrospace Conference, un’iniziativa della PMI italiana Arescosmo, e dal progetto Melissa al fine di promuovere la ricerca sui sistemi rigenerativi per il sostegno alla vita nello spazio. Questi sistemi devono permettere di produrre cibo, rigenerare l’atmosfera, recuperare acqua e riciclare tutti gli scarti.
Da 28 anni l’ESA ha dato vita al progetto Melissa, che studia come sia possibile ricostruire a bordo di una navicella e di una base spaziale un ciclo vitale che permetta la sopravvivenza di uomini con l’aiuto di piante e micro-organismi: elemento chiave è il riuso circolare delle risorse per produrre cibo, acqua pulita e ossigeno.
Nella tre giorni romana - nella quale, oltre all’Europa, saranno rappresentati gli Usa, il Giappone, la Cina e la Russia - il progetto Melissa e il programma Agrospace si uniranno per implementare la ricerca sui sistemi di sopravvivenza a circuito chiuso.

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Cambiamenti climatici: città europee promosse

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Su oltre 800 amministrazioni locali analizzate, la quasi totalità ha implementato strumenti per affrontare i cambiamenti climatici, come piani di mitigazione (66%), di adattamento (26%) e integrati (17%). Lo rivela uno studio internazionale pubblicato su Journal of Cleaner Production al quale ha partecipato l’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale del Cnr di Potenza. I più virtuosi sono i Paesi del Centro e Nord Europa, ma anche in Italia l’impegno è alto grazie al Patto dei Sindaci

Europa promossa sul tema dei piani climatici urbani, cioè i piani di mitigazione che le municipalità possono adottare per contenere le emissioni di gas serra responsabili del riscaldamento globale e i piani di adattamento per ridurre la vulnerabilità dei territori. Uno studio internazionale al quale ha partecipato per l’Italia l’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale del Consiglio nazionale delle ricerche (Imaa-Cnr) di Potenza ha evidenziato, su un campione di 885 città appartenenti a 28 Stati dell’Unione Europea, che il 66% dispone di un piano di mitigazione, il 26% di un piano di adattamento e il 17% un piano clima integrato, che copre entrambi gli aspetti. Lo studio pubblicato sulla rivista Journal of Cleaner Production ha coinvolto un network di trenta ricercatori provenienti da diciassette stati europei coordinati dall’Università olandese di Twente.
“La ricerca mostra una distribuzione disomogenea, con una predominanza di piani climatici urbani sviluppati nell’Europa centrale e settentrionale e nelle città con oltre 500 mila abitanti: l’80% è dotato di piani sviluppati autonomamente o in risposta alla legislazione nazionale in materia, che impone tale obbligo in Danimarca, Francia, Slovacchia e Regno Unito. A influenzare positivamente lo sviluppo di questi strumenti è anche la partecipazione a network europei quali il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) o progetti internazionali quali Life e Interreg”, spiega Monica Salvia, ricercatrice Imaa-Cnr. “Il 40% delle città analizzate aderisce al Patto dei Sindaci e di queste, il 94% dispone di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile-PAES”.
“L’elevata adesione a questo network è cruciale anche per allineare i Paesi mediterranei e le città più piccole nell'azione per il clima”, aggiunge Filomena Pietrapertosa, ricercatrice Imaa-Cnr. “In Italia, in particolare, 58 su 76 città analizzate sono firmatarie del Patto dei Sindaci e di queste 56 sono dotate di un Paes (cfr. elenco in calce). Soltanto Bologna e Ancona, però, hanno sviluppato un piano di adattamento nell’ambito di progetti europei (rispettivamente Life Blueap e Life Act) anche se altre città hanno avviato un processo di pianificazione per identificare le vulnerabilità climatiche dei loro territori”.

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Domenica 6 maggio 2018: ingresso gratuito nei Musei civici per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana

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Anche il 6 maggio, come tutte le prime domeniche del mese, l’ingresso a tutti i musei civici e alle mostre in programma in questi spazi è gratuito per i residenti a Roma e nella Città Metropolitana con una ricca offerta culturale promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura.

Inoltre, come prima domenica del mese, il percorso di visita nell’area dei Fori Imperiali sarà aperto al pubblico gratuitamente dalle ore 8.30 alle 19.15, con l’ultimo ingresso alle 18.15. L’apertura straordinaria prevede l’ingresso alla Colonna di Traiano e, dopo il percorso con passerella attraverso i Fori di Traiano e di Cesare, la prosecuzione attraverso il breve camminamento nel Foro di Nerva, che permette di accedere al Foro Romano, mediante la passerella realizzata presso la Curia dalla Soprintendenza di Stato.

E' l’occasione per scoprire le collezioni permanenti dei Musei e le mostre temporanee in corso.

Rimane a pagamento la mostra in corso nello Spazio espositivo del Museo dell’Ara Pacis Magnum Manifesto. Guardare il mondo e raccontarlo in fotografia che celebra i 70 anni della Magnum Photos con le celebri immagini e gli storici reportage della più grande agenzia fotogiornalistica al mondo, e la mostra Canaletto 1697-1768 al Museo di Roma a Palazzo Braschi, che celebra il 250° anniversario della morte del grande pittore veneziano presentando il più grande nucleo di opere di sua mano mai esposto in Italia, 68 tra dipinti, disegni e documenti, inclusi alcuni celebri capolavori.

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L'azzardo è sempre più adulto

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Elaborati dall'Istituto di fisiologia clinica del Cnr, i nuovi dati IPSAD® ed ESPAD®Italia rivelano che gli adulti scommettono sempre di più, mentre è in calo il gioco d’azzardo, anche on-line, tra i giovani in tutte le regioni italiane. Nel Sud Italia crescono invece gli studenti giocatori ‘problematici’. Sempre più diffusi Gratta&Vinci e scommesse sportive

 

Aumentano i giocatori d’azzardo nella popolazione adulta (15-64 anni) mentre diminuiscono in quella studentesca (15-19 anni). Nel corso del 2017 hanno giocato almeno una volta oltre 17 milioni di italiani (42,8%), contro i 10 milioni del 2014 (27,9%), e fra questi oltre un milione di studenti (36.9%), in calo rispetto agli 1,4 milioni (47,1%) di otto anni prima. A rivelarlo gli studi IPSAD® ed ESPAD®Italia dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr). “Aumentano tra gli adulti anche i giocatori problematici, quadruplicati negli ultimi 10 anni, dai 100.000 (0,6% dei giocatori) stimati nel 2007, ai 230.000 (1,3% dei giocatori) del 2010, ai 260.000 (1,6% dei giocatori) del 2013, fino ai 400.000 stimati nel 2017 (2,4% dei giocatori). Di contro, i problematici diminuiscono tra gli studenti dall’8,7% dei giocatori del 2009 ai 7,1% del 2017, in particolare nelle regioni del Centro e Nord Italia, mentre si rilevano incrementi in Sicilia, Basilicata, Calabria, Molise e Abruzzo”, afferma Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr.

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Una crisi globale come quella della plastica ha bisogno di una risposta globale ma al momento non esiste alcun trattato internazionale che affronti questo problema al livello mondiale e transfrontaliero. Per questo è partita oggi una Petizione promossa dal WWF in tutti i paesi dove è presente l’Associazione: l’invito è rivolto ai cittadini del mondo perché chiedano ai capi di stato di stipulare un Global Deal giuridicamente vincolante fra Paesi delle Nazioni Unite per fermare la dispersione di plastica in natura entro il 2030.

E’ il primo passo di una campagna globale del WWF e in Italia sono in programma nel 2019 numerosi appuntamenti di sensibilizzazione, tutti sotto il segno di una Natura #PLASTICFREE.

Senza provvedimenti, entro il 2050, nei mari del mondo ci sarà più plastica che pesce e il Mediterraneo rappresenta un’area trappola con livelli record di inquinamento da microplastiche che minacciano la vita marina e la salute umana.
Ecco alcuni numeri dell’emergenza: 95%, è la percentuale di plastica contenuta nei rifiuti del Mar Mediterraneo che soffoca habitat e specie; 1,25 milioni di frammenti per km2 è la concentrazione record di microplastiche nel Mediterraneo, quasi 4 volte superiori a quelle registrate nell’isola di plastica del Pacifico settentrionale; oltre il 90% dei danni provocati dai nostri rifiuti alla fauna selvatica è dovuto alla plastica; 134, sono le specie vittime di ingestione da plastica nel Mediterraneo (tra cui tutte le specie di tartaruga marina, che scambiano i sacchetti di plastica per prede); l’Europa è il secondo produttore di plastica al mondo; 2,1 sono i milioni di tonnellate di imballaggi di plastica consumati ogni anno dagli italiani.

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