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Lo Chat Noir e i Teatri d’Ombre a Parigi

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Influenza sull’arte illustrativa fra ‘800 e ‘900
Roma, Musei di Villa Torlonia
Dipendenza della Casina delle Civette
22 giugno – 1° ottobre 2017

Presentazione stampa: 21 giugno ore 11:00

Inaugurazione con concerto: 21 giugno ore 17:00

 

Il 21 giugno prossimo, in occasione della Festa della Musica, a Roma, presso la Dipendenza della Casina delle Civette a Villa Torlonia, sarà inaugurata la mostra Lo Chat Noir e i Teatri d’ombre a Parigi, con particolare riferimento all’influenza che
quest’arte ha avuto sull’arte grafica fra ‘800 e ‘900 nella capitale francese. La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è organizzata e realizzata dall’Associazione Culturale “Athena Parthenos”. L’esposizione, a cura di Cesare Nissirio e Maria Grazia Massafra, sarà inaugurata mercoledì 21 giugno alle ore 17:00. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Lo Chat Noir, mitico locale creato da Rodolphe Salis nel 1881 a Montmartre, fu un cabaret in bilico fra il licenzioso e l’intellettuale. Frequentato dall’élite della cultura parigina del tempo, da Eric Satie, che peraltro suonava nel celebre locale, a Claude Debussy a Emile Zola a Sarah Bernhardt, il luogo fu anche teatro di risse fra un pubblico molto meno eletto. Nel locale, siamo nella stagione del pre-cinema, venivano presentate proiezioni di ombre cinesi rivisitate da alcuni artisti francesi fra cui Henri Rivière, Adolphe Willette, Caran d’Ache, Louis Morin.

La mostra, a cura di Cesare Nissirio in collaborazione con Maria Grazia Massafra, basata prevalentemente su materiale cartaceo d’epoca di proprietà del Museo Parigino a Roma, raccoglie manifesti provenienti dalla collezione Salis, lanterne magiche, lastre, foto, libri, riviste, litografie, cartoline illustrate e persino piatti decorati. Gli spettacoli d’ombre, che tanto furono di moda in quel tempo, vennero accolti presso vari cabaret e teatri fra cui lo Chat Noir, la Boite à Fursy, il Quat’z Arts, il Lyon d’Or, la Lune Rousse, il Petit Théâtre, la Chaumière, il Conservatoire de Montmartre ecc. In Francia le ombre, i ritratti “à la silhouette”, apparvero già tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo per svilupparsi nel secolo successivo come vera e propria moda presso la buona società. Il nobile Etienne de Silhouette ne sarebbe l’artefice. Varie le ipotesi, uno il risultato. Con il suo libro L’Art de reconnaître les hommes par la physionomie, J. Kaspar Lavater suscitò assai l’interesse per quest’arte presso un vasto pubblico. Si deve a lui la “machine” che prese il suo nome. Non fu il solo. François Gonord fu uno tra i primi “silhouettistes” francesi, come pure August Edouart che fece fortuna in Inghilterra con quest’arte. Oltre alla carta, la fortuna delle ombre découpées la si deve anche al teatro, ancor prima che al  cinema. Lasciandoci alle spalle le ombre nella tradizione cinese dello specifico spettacolo, o quelle di Java o le ombre turche, punteremo dritti verso i primi spettacoli di questo genere a Parigi. Ancor prima dello Chat Noir, a Parigi Seraphin presentò spettacoli di ombre cinesi. La mostra accoglie pertanto varie immagini di diversi spettacoli, oltre a esempi dell’arte grafica otto-novecentesca che testimoniano l’influenza che questi spettacoli ebbero su celebri autori di affiches. Verranno esposte stampe di Toulouse-Lautrec, Chéret, Leonce Burret, Sorel (un illustratore a cui si devono numerose opere pubblicate da La Caricature), sino ai più tardi manifesti di Gruau per il Lido e il Moulin Rouge. Luoghi, opere, ritratti degli artisti, unitamente ad alcune lanterne magiche saranno in mostra dal 21 giugno al 1 ottobre nello splendido parco storico romano.
L’esposizione verrà accompagnata da un catalogo a cura di Maria Grazia Massafra e Cesare Nissirio

EVENTI
Nell’ambito della mostra verranno organizzati eventi di vario tipo, come concerti e visite guidate.
Calendario visite guidate domenicali a cura di Cesare Nissirio:
- 25 giugno
- 2 luglio
- 16 luglio
- 6 agosto
- 27 agosto
- 3 settembre
- 17 settembre
Appuntamento presso la Dipendenza alle ore 11:00.
Le visite guidate saranno gratuite, previo pagamento del biglietto d’ingresso al Museo secondo
tariffazione vigente.
Prenotazione obbligatoria allo 060608 (massimo 30 persone).
INFORMAZIONI
Mostra: “Lo Chat Noir e i Teatri d’ombre a Parigi. Influenza sull’arte illustrativa fra ‘800 e ’900”
Sede: Musei di Villa Torlonia, Dipendenza della Casina delle Civette, via Nomentana 70, Roma
Apertura al pubblico: 22 giugno – 1° ottobre 2017
Curatori: Cesare Nissirio e Maria Grazia Massafra
Allestimento: Museo Parigino a Roma
Anteprima stampa: mercoledì 21 giugno ore 11:00
Inaugurazione: mercoledì 21 giugno ore 17.00 - Concerto con repertorio di canzoni francesi
accompagnate da piano e fisarmonica
Orario mostra: martedì – domenica 9.00 – 19.00
La biglietteria chiude 45 minuti prima
INFO 060608
Biglietto d’ingresso: Biglietto Casina delle Civette: € 6,00 intero; € 5,00 ridotto.
La mostra è parte integrante della visita.
Per i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale (mediante esibizione di valido documento
che attesti la residenza) € 5,00 intero; € 4,00 ridotto.
Ingresso gratuito per tutti i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana la prima
domenica del mese.
Ufficio Stampa: Cesare Nissirio
cell. 333 5768914; 347 3571655
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Flash News

 

 
26/03 - 18/10/2019
Mercati di Traiano Museo dei Fori Imperiali

La mostra presenta reperti in bronzo, oro, giada e terracotta, databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.) provenienti da importanti istituzioni cinesi.

L’Esposizione è realizzata sotto la guida dell’Ufficio Provinciale della cultura del Sichuan e patrocinata dall’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia. L’intento della mostra è far conoscere i tratti evocativi della cultura del popolo Shu, raccontata attraverso i suoi oggetti più significativi, come le misteriose maschere in bronzo provenienti dagli scavi archeologici del sito di Sanxingdui.

Un percorso straordinario nella vita sociale e nel mondo spirituale dell’antico popolo Shu, che proprio su questa terra nel sud-ovest della Cina ha creato una civiltà unica. Saranno esposte eccezionali opere in bronzo, oro, giada e terracotta – databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.) – rinvenute nei siti di Sanxingdui e Jinsha (solo per citarne alcuni) e provenienti da importanti istituzioni cinesi come il Museo di Sanxingdui, il Museo del Sito Archeologico di Jinsha, il Museo del Sichuan, il Museo di Chengdu, l’Istituto di ricerca di reperti e archeologia di Chengdu, il Museo di Mianyang, il Museo Etnico Qiang della Contea di Mao.

Come le origini di Roma sono state legate al Tevere, così la nascita del popolo di Shu è stata segnata dallo scorrere dello Yangtze, il Fiume Azzurro. Il Fiume Azzurro costituisce il filo conduttore della mostra ed è significativamente tracciato sull’installazione dorata ispirata a un dragone cinese che invaderà lo spazio centrale della Grande Aula, accogliendo i visitatori. Questo e altri effetti scenografici potenziati dal contesto monumentale dei Mercati di Traiano esalteranno gli straordinari reperti, che per la prima volta sono presentati in un’esposizione così estesa in Europa, ora a Roma dopo la tappa di Napoli.

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