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Sei qui: HomeAutori Agenziadistampa.euDanza, Teatro e Musica CINEMA, ALLA MOSTRA DI VENEZIA NASCE LA SEZIONE MIGRARTI. FRANCESCHINI: UN DOVERE VALORIZZARE L’ARTE E LE CULTURE DELLE COMUNITÀ IMMIGRATE

CINEMA, ALLA MOSTRA DI VENEZIA NASCE LA SEZIONE MIGRARTI. FRANCESCHINI: UN DOVERE VALORIZZARE L’ARTE E LE CULTURE DELLE COMUNITÀ IMMIGRATE

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Ferzan Özpetek presidente della giuria che valuterà i film sui nuovi italiani

La 73. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia ospiterà quest’anno, per la prima volta, una sezione interamente dedicata ai corti e ai docufilm che vedono il coinvolgimento diretto dei nuovi italiani. Il Premio MigrArti della 73. Mostra di Venezia raccoglie le 16 produzioni vincitrici del bando del Mibact per la promozione di progetti cinematografici capaci di contribuire alla valorizzazione delle culture delle popolazioni immigrate in Italia, anche nell’ottica dello sviluppo, del confronto e del dialogo interculturale. I film in concorso, le peculiarità del Premio e le prospettive future di MigrArti verranno presentati a Venezia dal Ministro Dario Franceschini, alla presenza del Presidente Paolo Baratta e del direttore Alberto Barbera, nel corso di una Conferenza Stampa, giovedì 1 settembre alle ore 16 presso il Padiglione italiano. La giuria che nominerà il vincitore di questa prima edizione del Premio Migrarti sarà presieduta dal regista Ferzan Özpetek.

“Con il progetto Migrarti – ha sottolineato il ministro Franceschini – stiamo cercando di colmare un colpevole ritardo e favorire la conoscenza delle tante culture e delle diverse comunità che vivono in Italia. Per chi, come me, si occupa della cultura della Nazione è un dovere e un’opportunità interessarsi e valorizzare tutte le culture presenti sul territorio”.

Flash News

Alcuni anni fa gli scienziati hanno scoperto che i cani sono in grado di riconoscere un melanoma, cioè un tumore maligno della pelle, semplicemente annusandolo. I tumori della pelle, infatti, emanano un caratteristico odore che gli animali sono capaci di individuare. Nel 2004 apparve sul  British Medical Journal lo studio di una ricercatrice dell'Institute of Health Sciences di Oxford, Carolyn Willis, che sosteneva la possibilità di addestrare i cani per riconoscere i pazienti affetti da tumore alla prostata in base all'odore dell'urina. Nel 2008, Michelle Gallagher, ricercatrice del Monell Chemical Senses Center di Filadelfia, ha presentato i risultati di una ricerca che identifica il “profilo dell'odore” di alcuni tumori della pelle, come il carcinoma delle cellule basali.Leggi tutto...

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