La crescita del turismo incide “significativamente” sui costi della raccolta dei rifiuti solidi urbani. E’ questa la conclusione di uno studio condotto al dipartimento di Economia e Management dell’Università di Pisa e pubblicato sul “Journal of Cleaner Production”. Giulio Greco, Velia Gabriella Cenciarelli e Marco Allegrini hanno analizzato i costi della raccolta di organico, carta, multi-materiale (plastica, metallo, vetro) e indifferenziata su un campione di 68 comuni rappresentativo di tutto il territorio italiano.
L’analisi dei ricercatori è partita da una misura analitica dei costi annui legati alla gestione dei rifiuti. Secondo le loro stime, per la raccolta dell’indifferenziato ogni cittadino spende in media 22,42 euro con punte che arrivano sino a 83,22 euro. Per la carta i costi sono invece più contenuti con una media di 8,91 euro per abitante, a fronte dei 13,55 euro per l’organico e dei 6,27 euro per il multi-materiale.
Tecnologia
Ultimo passo verso l'abolizione delle tariffe di roaming
Il Consiglio approva un accordo sui mercati del roaming all'ingrosso.

Il 31 gennaio la presidenza ha raggiunto un accordo provvisorio con il Parlamento europeo sulle norme relative alle tariffe all'ingrosso.
Al termine di un processo durato 10 anni volto a ridurre le tariffe di roaming, i cittadini saranno finalmente in grado di viaggiare in tutta Europa restando connessi come nel proprio paese d'origine, ossia senza costi aggiuntivi.
Le decisioni adottate in questi anni dall'UE, prima per ridurre le tariffe di roaming al dettaglio e adesso per abolirle, si fondano su una serie di norme che disciplinano le transazioni tra operatori. In particolare, tali norme stabiliscono un massimale che gli operatori possono addebitarsi reciprocamente per le chiamate, gli SMS o la navigazione in rete effettuati dai consumatori in un altro paese dell'UE.


