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Anno 7 Numero 346

Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

Il valore dei parchi: non solo cartoline

Associazioni ambientaliste e aree protette, riunite a Roma, hanno elaborato un documento per ribadire l’importanza delle aree protette nel nostro Paese



Sabato scorso si è svolto a Roma, al Parco dell’Appia Antica, il workshop “Il valore dei parchi: conservazione della natura, non solo belle cartoline”.
CTS, Fondo Ambiente Italiano, Italia Nostra, Legambiente, LIPU, Verdi Ambiente Società e WWF Italia hanno riunito Direttori, Presidenti, funzionari di Parchi nazionali e regionali italiani, oltre a Federparchi e Aidap (l’Associazione Italiana Direttori e funzionari Aree Protette) per rispondere a due domande cruciali:
- I Parchi sono un bene universale, una garanzia per il futuro del nostro paese, ma tutto questo è compreso dalla politica? 
- E’ condiviso il valore delle aree protette?
Oggi il dibattito intorno alle aree protette è diventato marginale, interessa solo le questioni legate ai tagli dei fondi o alle nomine e la composizione degli Enti Gestori, ma non va al cuore della questione. Non si parla, infatti, del ruolo fondamentale svolto dalle Aree per la tutela e valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e sociale del nostro Paese.
“L’obiettivo è quello di spostare il dibattito sul tema della conservazione della natura e chiedere alle Istituzioni maggiori investimenti e un processo normativo che porti alla definizione del valore “natura” nella scala dei valori riconosciuti e garantiti nel nostro Paese” hanno dichiarato i rappresentanti delle maggiori Associazioni Ambientaliste.
I partecipanti al workshop hanno elaborato un documento: “Il valore dei parchi” dove si afferma, tra le altre cose, che “i parchi sono un caposaldo della conservazione della natura oltre che un insostituibile presidio territoriale contro il consumo del suolo che interessa in modo evidente il nostro Paese. I parchi sono poi educazione ambientale, sviluppo sostenibile, identità territoriale, prodotti tipici, ospitalità e cultura. Eppure, ciò nonostante, spesso vengono presentati come una grande bacheca dove si trovano animali e piante, dove ammirare boschi, montagne, cascate. I parchi non sono né vogliono essere "cartoline". Sono si sicuramente belli, ma una bellezza dinamica in costante evoluzione. Sono una realtà complessa e speciale! Il ruolo attivo delle aree protette è irrinunciabile ed insostituibile per la conservazione della biodiversità”.
Il documento evidenzia che “i parchi sono un fondo di garanzia per il benessere delle generazioni presenti e future” e che “è necessario far conoscere i grandi benefici che le aree protette apportano all’umanità”.
Oggi, purtroppo, “il valore delle aree protette non è ancora correttamente considerato” perché “si tende a ritenere suscettibile di valutazione economica solo le entrate provenienti dal turismo, dalle attività estrattive o dei prodotti della terra. Nessuno valuta i servizi ambientali che i parchi garantiscono come, ad esempio, lo scambio di anidride carbonica dei boschi o la capacità di rigenerare le falde di acqua pura”. “Essendo però difficile quantificare il valore economico, sociale, ambientale e culturale di queste aree si tende generalmente a sottovalutarlo o a negarlo. Se si riuscisse a quantificare correttamente il valore della Natura, se si percepisse la stretta correlazione della funzione di tutela dei parchi con la nostra quotidianità, sarebbero certamente più significativi ì sostegni e gli investimenti anche del nostro Paese verso questi importanti propulsori delle economie locali e nazionali”.
Nel corso del workshop è emersa la necessità, una volta riconosciuto il valore delle Aree Protette (anche con i necessari strumenti normativi), di definire le risorse da investire non solo a sostegno del sistema, ma anche per innescare un processo virtuoso di gestione e valorizzazione delle Aree Protette nel nome dello sviluppo sostenibile. “Si tratta di garantire stabilità gestionale alle Aree Protette, continuità amministrativa, ruolo scientifico e possibilità di pianificazione a medio e lungo periodo.”
Alla stesura del documento (che è in attesa di ricevere la sottoscrizione formale da parte di tutti gli Enti e le Associazioni partecipanti al workshop) hanno partecipato Federparchi, Aidap (Associazione Italiana Direttori e funzionari Aree Protette), Parco Nazionale del Circeo, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Parco Nazionale Monti Sibillini, Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, Parco Nazionale del Vesuvio, Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale della Maddalena, Parco Nazionale delle 5 Terre.

Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi

www.dolomitipark.it 

27 novembre 2008
 
                               

 

 

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