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Anno 8 Numero 357

Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

Oggi anniversario del Protocollo di Kyoto

Il WWF lancia "L'ora della Terra" - Earth Hour. Il 28 marzo arriva una "ola" planetaria per il clima

A sei settimane dall’evento si è a un passo dalle 500 città nel mondo 
Un’ora a luci spente dagli antipodi della terra nell’Oceano Pacifico al Cristo Redentore di Rio, passando per l’edificio più alto del mondo, il Taipei 101 di Taiwan, alla Tour Eiffel.
Cresce il numero delle città italiane tra cui Venezia, Agrigento, Torino e Roma con il Quirinale 
Anche il premio Nobel Desmond Tutu a fianco del WWF per un’azione concreta contro i cambiamenti climatici 
Shepard Fairey, autore dell’icona-Obama che ha conquistato la copertina del Time, all’opera per la campagna 


In occasione dell’anniversario del Protocollo di Kyoto, il WWF lancia la prossima mobilitazione planetaria per agire contro i cambiamenti climatici. Mancano infatti 40 giorni, ma per l’Earth Hour – l’Ora della Terra, il 28 marzo ore 20.30 - è già certo che si spegneranno 488 città di 74 paesi in tutto il mondo. L’obiettivo di quest’anno è coinvolgere nell’evento almeno 1 miliardo di persone e 1.000 città. Il numero delle adesioni cresce di ora in ora insieme alla certezza che il semplice gesto di spegnere le luci accomunerà singoli cittadini, comunità, città grandi e piccole, aziende, istituzioni in una gigantesca ola planetaria. 
Un evento che quest’anno potrà essere documentato visivamente anche dallo spazio, grazie alla partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e al coinvolgimento dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Telespazio (società Finemeccanica/Thales). La ‘ola’ globale verrà osservata e ripresa dai satelliti per tutta la durata dell’evento.
Le prime a spegnersi saranno le isole Chatham neozelandesi, 717 anime in tutto, un arcipelago di pochi isolotti agli antipodi del nostro paese. Una di queste, South East Island, è infatti la terra emersa più lontana dall'Italia: dista circa 19.250 Km dal centro di Roma. L’Ora della Terra farà un vero e proprio giro del mondo dove le città compiranno una ‘staffetta’ di 24 ore: insieme alle grandi metropoli mondiali, si spegneranno gli edifici più rappresentativi del pianeta, come la statua di Cristo Redentore a Rio de Janeiro, Table Mountain a Città del Capo, Merlion a Singapore, l’Opera House di Sidney, la Torre CN a Toronto, lo Stadio del Millennium a Cardiff e l’edificio più alto al mondo Taipei 101 di Taiwan.
I Premi Nobel Desmond Tutu e Rita Levi Montalcini sostengono l’Earth Hour insieme al Premio Oscar Cate Blanchett, all’astronauta Roberto Vittori, al re di Svezia e ad altre decine di volti noti e personalità sparse in ogni paese. Shepard Fairey, esponente dell’art street americana e autore dell’icona-Obama che ha conquistato la copertina del Time e fatto il giro del mondo, curerà la campagna di lancio dell’evento. 
Partito da Sidney nel 2007, come evento di sensibilizzazione al risparmio energetico, l’Earth Hour ha conquistato l’anno successivo 50 milioni di persone di 370 città, comprese Roma e Venezia dove simbolicamente sono rimasti al buio per un’ora il Colosseo e Cà Farsetti. 

James Leape, direttore generale del WWF internazionale, ha detto di essere ottimista circa il potenziale di questa campagna perché si prendano decisioni drastiche sul problema del surriscaldamento globale: “La campagna del 2009 è un’opportunità, per i cittadini del pianeta, di dare il loro voto a questo importante problema mondiale. Ci aspettiamo che in questi prossimi giorni centinaia di altre città aderiscano all’iniziativa: Earth Hour 2009 sta strutturando la piattaforma per un mandato globale senza precedenti ad agire”. 

L’elenco delle città che hanno confermato la loro partecipazione a Earth Hour 2009 include 37 capitali e alcune delle più grandi città del mondo, tra cui Londra, Parigi, Pechino, Mosca, Los Angeles, Rio de Janeiro, Hong Kong, Dubai, Singapore, Atene, Buenos Aires, Toronto, Sidney, Città del Messico, Istanbul, Copenhagen, Manila, Las Vegas, Città del Capo ed Helsinki.
In Italia hanno già aderito Presidenza della Repubblica Quirinale ,Venezia, Milano, Genova, Torino, Regione Piemonte, Verona, Arezzo, Napoli, Regione Siciliana, Parco Archeologico Valle dei Templi, Palermo, Taranto, Caltanisetta, Capaci, Macerata, La Maddalena.

“Earth Hour, per la sua stessa natura, è l’essenza di un’azione popolare. Rappresenta la possibilità, per tutti gli individui del pianeta, di unirsi in una sola voce e chiedere di agire per fermare i cambiamenti climatici” ha ricordato Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia –“Earth Hour costituisce per l’Italia l’evento centrale della nostra Campagna ANNO DEL CLIMA attivata per fare pressione sulle istituzioni affinché agiscano concretamente per combattere il riscaldamento globale” 
Quest’anno tra i media-partner per il lancio di Earth Hour a fianco del WWF Italia ci saranno il sito del Tg1, Repubblica.it, e l’emittente RTL 102,5 che attiveranno azioni specifiche di coinvolgimento dei cittadini sull’evento. 

Il 2009 è l’ANNO DEL CLIMA, 12 mesi cruciali per intraprendere un’azione per il surriscaldamento globale che vede i leader mondiali coinvolti nella Conferenza sui Cambiamenti Climatici dell’ONU che si terrà a Copenhagen nel dicembre prossimo: dovranno firmare un nuovo accordo al termine del primo periodo di azione del Protocollo di Kyoto.

PROTOCOLLO DI KYOTO: BUONE NOTIZIE DA TURCHIA E GRECIA, ITALIA IMMOBILE 
Proprio in questi giorni sono giunte buone notizie dall’area del Mediterraneo, ma non si tratta dell’Italia, drammaticamente immobile e priva di una strategia nell’attuazione del protocollo di Kyoto che ha ratificato il 31 maggio 2002 (sotto il precedente governo presieduto dal premier Berlusconi). La settimana scorsa la Turchia ha ratificato il protocollo di Kyoto, dopo un voto a larghissima maggioranza del parlamento turco. La decisione mantiene una promessa fatta la presidente turco Abdullah Gül nel corso della conferenza annuale del WWF svoltasi nel maggio scorso a Bodrum, in Turchia. Il mese dopo, la Turchia aveva firmato il protocollo, ma era necessaria la ratifica perché l’adesione diventasse effettiva. Quasi contemporaneamente, il 9 febbraio, il ministro dello Sviluppo greco Kostis Hatzidakis (appartenente al partito di centro-destra Nuova Democrazia) ha annunciato il blocco degli investimenti in nuove centrali a carbone e nucleari, dichiarando di voler perseguire un futuro energetico basato su un forte appoggio allo sviluppo delle energie rinnovabili. Il WWF Grecia aveva fondato la coalizione “No al carbone”, che ha trovato anche l’appoggio convinto dei Comuni coinvolti nei nuovi progetti.

www.wwf.it 

Roma, 16 febbraio 2008
 
                               

 

 

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