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Anno 7 Numero 304

Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

WWF, speciale "Ecomondo" sui rifiuti

"Il gesto giusto" - domani in edicola


Italia alla terza proroga del divieto stabilito dall’UE di portare in discarica il rifiuto indifferenziato, mentre altri paesi si sono adeguati già da due anni. 
Previsioni per il 2008: i rifiuti da imballaggio cresceranno ancora dell’1,4% rispetto allo scorso anno. Fermiamo il packaging selvaggio con prodotti ‘alla spina’ come latte, detersivi e rendiamoli convenienti. 

Ecomondo, l’allegato mensile del settimanale VITA, curato interamente dal WWF che da domani sarà in edicola, è tutto dedicato al problema della gestione dei rifiuti. Il titolo “Cosa c’è e cosa manca dietro l’emergenza rifiuti?”. 
In copertina l’editoriale di Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia, che indica come flagello dei nostri tempi proprio la plastica (il 30-40% dei nostri rifiuti); il suo è un racconto amaro sul ‘recente’ passato, quando il problema dei rifiuti era in realtà l’arte del riciclo, ed il presente caratterizzato da insostenibili stili di vita. Le analisi e le opinioni di esperti, tra cui l’economista Guido Viale, autore del saggio “Un mondo usa e getta” che, nel dettagliare l’emergenza Campania, commenta l’utilità dei ‘termovalorizzatori’: “Rendono pochissimo in termini energetici, mentre riciclare permette di recuperare l’energia impiegata nella produzione”. Il consiglio? Puntare sulla vendita dei prodotti sfusi, come il detersivo, il riso, il latte. “Non è un ritorno al passato ma una visione tecnologica del futuro perché la prima emergenza è quella delle nostre carenze culturali”. 
Interventi anche di Federambiente sulle emergenze che verranno, a cominciare da Roma e Firenze (nel 2011 avremo almeno 15 milioni di tonnellate di rifiuti che non sapremo dove mettere), una testimonianza dell’assessore regionale all’Ambiente che segnala: con questi ritmi di produzione dei rifiuti in 3 anni saranno esaurite tutte e discariche. E la denuncia: siamo alla terza proroga del divieto stabilito dall’UE di portare in discarica il rifiuto indifferenziato, mentre altri paesi si sono adeguati già da due anni. I numeri sugli imballaggi li fornisce il consorzio Conai: rappresentano il 30-40% dei rifiuti in volume e devono essere ridotti.. Inoltre il caso-Campania, dove la ricerca dei siti dove smaltire i rifiuti sta intaccando sempre più il sistema delle aree protette, e la vicenda dell'Abruzzo, dove una megadiscarica di rifiuti tossici scoperta nel 2007 ha contaminato le riserve d'acqua potabile. Nello speciale anche un’intervista al ‘padre’ del decreto sui rifiuti, il senatore Edo Ronchi, con il suo ‘j’accuse’ contro la classe politica che ha fallito nella gestione dei rifiuti. “La responsabilità alla base del disastro della situazione dei rifiuti in Campania è il non aver applicato l’impostazione europea della gestione integrata. E’ mancata la prevenzione, il riciclo non non ha avuto la priorità che avrebbe dovuto avere e la raccolta differenziata e rimasta a quote basse. Pochi impianti di compostaggio con frazione umida spedita fuori regione, pessima qualità del combustibile derivato dai rifiuti, ritardo nella costruzione dell’impianto di Acerra, anche se di vecchia tecnologia, e poca attenzione alle discariche”. 
Secondo Andrea Masullo, del settore energia e rifiuti del WWF - “L’emergenza rifiuti in Campania rappresenta solo l’emergere esplosivo di un conflitto che cova da tempo sotto la cenere in tutta Italia, quello tra due filosofie economiche, l’economia del danno e quella del benessere sostenibile. La prima, largamente diffusa vede nei rifiuti, e più in generale nell’inquinamento, l’opportunità di nuovi profitti sfruttando le tecnologie di smaltimento (Cdr, inceneritori, discariche, etc.), e disinquinamento, tutte attività in gran parte sovvenzionate da denaro pubblico. La seconda economia considera i rifiuti un difetto del sistema economico-produttivo che andrebbe corretto, riducendone al minimo le dimensioni attraverso la prevenzione e il riciclaggio. Sono due filosofie inconciliabili perché la prima tende ad aumentare i rifiuti (base del profitto) mentre la seconda tende a diminuirne il più possibile la quantità”.

Nello speciale anche Grafici e tabelle con le ricette dei 25 paesi europei per il riutilizzo e il compostaggio, un focus sulla Germania dove l’immondizia è diventata un business verde e gli esempi da record, il Comune di Mercato San Severino in provincia di Salerno, che ha portato a quota 60% la raccolta differenziata puntando sul meccanismo del ‘porta a portà fin dal 2001. 

www.wwf.it 

Roma, 6 febbraio 2008
 
                               

 

 

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