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Anno 8 Numero 357

Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

Al Bioparco di Roma è nata BLANCA, una mandrillina

Credit foto: Massimiliano Di Giovanni – Archivio Bioparco

Nuova nascita al Bioparco, il I febbraio è venuta alla luce una Mandrillina (Mandrillus sphinx) battezzata Blanca dai guardiani del reparto Primati. 

Alla nascita la piccola pesava circa 600 gr. Durante i primi giorni di vita non è stato facile capire se fosse maschio o femmina perché in questa fase i neonati rimangono costantemente attaccati alla mamma per l’allattamento. I genitori sono Quasimodo, il maschio dominante del gruppo – arrivato al Bioparco dallo Zoo di Parigi nel 2002 - e Bunny, arrivata da Munster (Germania) nel 1999.

La mamma è molto affettuosa e accudisce la cucciola amorevolmente, assistita dalle altre femmine del gruppo, composto in totale da 18 individui; alla fine dello svezzamento, all’età di circa sette mesi, Blanca inizierà ad interagire con gli altri mandrilli, sempre sotto lo sguardo vigile della mamma.

Mamma e figlia sono visibili all’interno dell’area dei mandrilli, uno spazio di 450 mq dove i visitatori hanno un contatto visivo diretto con gli animali grazie alle ampie vetrate. Presso l’area è presente un salvadanaio per raccogliere fondi per i progetti di 

salvaguardia del mandrillo in natura, in particolare gli individui che vivono nel Parco Nazionale di Lopè, in Gabon.

Il mandrillo è una specie a serio rischio di estinzione a causa della distruzione dell’habitat naturale da parte dell’uomo e della caccia indiscriminata, ed è inserito in un programma internazionale di riproduzione in cattività per le specie minacciate di estinzione (programma di conservazione EEP). 


BIOLOGIA

Il Mandrillo Mandrillus sphinx è una scimmia caratteristica delle foreste equatoriali africane; è un animale sociale che vive in gruppi composti da un maschio adulto, diverse femmine e i giovani. Nel Mandrillo il dimorfismo sessuale è particolarmente evidente: il maschio cioè, oltre ad essere più grande rispetto alla femmina, è caratterizzato dall’avere il muso e il posteriore vistosamente colorati di rosso e azzurro. La colorazione del muso serve sia all’individuazione all’interno del gruppo sia per il riconoscimento gerarchico. I colori brillanti, infatti, vengono acquisizione solo al raggiungimento dell’età adulta. Più è importante il ruolo dell’animale all’interno del gruppo più la colorazione si fa evidente e i maschi dominanti hanno colorazioni più accese che servono proprio a ribadire la loro superiorità all’interno del gruppo. La specie è protetta dalla Convenzione di Washington, CITES, ed è considerata vulnerabile dall’IUCN, l’Unione mondiale per la Conservazione della Natura.

Ufficio stampa Fondazione Bioparco di Roma
Serena Del Giudice

Roma, 11 febbraio 2009



 
                               

 

 

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