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Anno 7 Numero 347

Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

Regali di Natale: non abbassare la guardia sulla sicurezza

I medici del Bambino Gesù: guida ad un acquisto consapevole di giocattoli. Anche recessione può far rima con prevenzione



Anche quest'anno, con la celebrazione liturgica dell'Immacolata, prende il via ufficialmente, seppure con tutte le peculiarità della recessione, la corsa all'acquisto dei regali per le festività natalizie e, come sempre, sono i giocattoli i doni più desiderati dai bambini.

Talvolta, però, l'oggetto apparentemente più innocuo e rassicurante, se scelto con scarsa consapevolezza, o incoraggiati essenzialmente dalla convenienza di prezzo, può diventare una minaccia per la salute e l'incolumità dei piccoli. A questo proposito, i dati più recenti parlano chiaro.

Nello scorso periodo natalizio, infatti, dalla metà di novembre 2007 al 7 gennaio 2008, al Pronto Soccorso dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma sono giunti 8.945 bambini, di cui il 3,9% per incidenti tra le mura domestiche, in larga parte causati durante il gioco. Di questi, il 8,8% è stato ricoverato perché presentava un quadro clinico di maggiore gravità: inalazione di corpo estraneo, ustioni, ferite lacero-contuse agli arti ed alle articolazioni.

Rispetto ai dati dell'anno precedente, le osservazioni dei medici del Bambino Gesù fanno registrare per la prima volta un leggero decremento del numero totale degli accessi (nello stesso periodo dell'anno precedente erano stati 9.572), e una corrispondente diminuzione del numero di incidenti avvenuti tra le pareti di casa, segno che le campagne di prevenzione degli ultimi anni stanno iniziando produrre i frutti sperati. Un primo segnale che tuttavia non deve indurci ad abbassare la guardia sul fronte della sicurezza. Risparmio e scelta accorta possono essere coerenti. Ancora molto però bisogna lavorare nelle campagne di prevenzione e sul fronte della cultura della sicurezza per i più piccoli per far diminuire ulteriormente questi numeri.

Il Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Bambino Gesù di Roma con i suoi oltre 437.000 accessi registrati nei suoi 8 anni di attività, costituisce un osservatorio privilegiato su quelli che sono i rischi più comuni per la salute dei bambini e degli adolescenti. E', infatti, una delle pochissime strutture di emergenza pediatrica in Italia in grado di accogliere pazienti particolarmente complessi.

Ma quante e quali sono le insidie che si celano nei giocattoli? Tra le cause più frequenti -sottolineano i medici del Bambino Gesù - l'inalazione di piccoli componenti che rischiano di mettere a repentaglio la vita, specie dei più piccoli. Non vanno poi trascurate, inoltre, le ferite prodotte da giocattoli ridotti in pezzi o le reazioni allergiche ai suoi componenti.

Proprio per 'guidare' genitori e figli nella scelta al giocattolo più sicuro l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha redatto due decaloghi, disponibili online sul Portale Sanitario Pediatrico all'indirizzo www.ospedalebambinogesu.it: uno per "tutelare l'incolumità fisica del bambino", l'altro per suggerire un acquisto consapevole "di doni a misura di bambino".

Tra le indicazioni fornite dagli psicologi del Bambino Gesù: considerare l'età di chi lo riceve; non lasciarsi condizionare da rigidi schemi maschietto-femminuccia o dal valore economico dell'oggetto, cui spesso non corrisponde il gradimento da parte del bambino; non farsi sopraffare dai suggerimenti della pubblicità; ma, soprattutto, condividere l'esperienza del gioco con i destinatari del giocattolo una volta scartati i pacchi dei doni.



Dieci regole per tutelare l’incolumità fisica del bambino

1
Ogni giocattolo deve essere contrassegnato dal marchio che ne garantisce la conformità alle norme europee. 
Il marchio CE è obbligatorio in tutta Europa ed indica che l’articolo è in regola con la normativa vigente. Questo marchio, che certifica la piena osservanza della legge 313, viene apposto soltanto direttamente dal fabbricante o da un ente certificatore, accreditato dal Ministero delle Attività Produttive. 
Anche se il marchio CE non garantisce da tutti i rischi, è fortemente sconsigliato l’acquisto di giocattoli che ne sono sprovvisti.

2
Sono assolutamente proibiti i giocattoli alimentati direttamente con presa elettrica.
Per la maggiore sicurezza del bambino è necessario, pertanto, scegliere quelli a batteria.
Nel caso di giocattoli elettrici (trenini, ferri da stiro, forni, …) devono poter funzionare solo tramite trasformatore esterno con dispositivo salvavita a bassa tensione (massimo 24 Volt). 
Oltre al marchio CE, deve essere apposto quello IMQ dell’Istituto del Marchio di Qualità. In ogni caso, è prudente sorvegliare il bambino quando gioca con questi meccanismi elettrici.

3
Rispettare la fascia di età indicata sulla confezione.
Per le caratteristiche dei materiali e la dimensione dei componenti rimovibili, un giocattolo sicuro per una fascia di età, può risultare molto pericoloso per età inferiori.

4
Attenzione ai materiali utilizzati. In caso di giocattoli di stoffa o di peluche, oltre al marchio CE, si consiglia di controllare che i materiali siano di alta qualità (peli che non si staccano, occhi e naso fissati in modo anti-strappo, cuciture solide, nastri corti ed imbottitura che non si sbriciola) e che non siano infiammabili.
Il bambino sottopone il giocattolo a test di resistenza massimali ed ha una naturale vocazione alla curiosità di vedere cosa contiene, per cui è portato a rompere l’involucro e ad esplorarne il contenuto, spesso portandolo alla bocca. Occhi e naso in plastica dura possono essere inalati e provocare soffocamento.

5
Verificare che le dimensioni di tutti i giocattoli e/o delle parti staccabili siano tali da non poter essere inalati o ingeriti.
Se di plastica, verificare che sia in ABS, più costosa, ma con la peculiarità di essere non infiammabile. 
Spesso i giocattoli contraffatti sono di materiale plastico scadente, pericoloso per lesioni alla cute e alle mucose per alcune imperfezioni costruttive e facilmente infiammabili.

6
Evitare i giocattoli con bordi o punte taglienti. 
Nel caso il materiale costruttivo fosse metallico, verificare che i bordi siano opportunamente “orlati” e che non ci sia ruggine o punti di ruggine.
Verificare periodicamente il buono stato di conservazione e l’assenza di rotture per giocattoli già presenti in casa da tempo. L’uso potrebbe averli resi pericolosi rispetto alle caratteristiche iniziali. In questo caso si consiglia di eliminarli.

7
Per i giocattoli meccanici, verificare che gli ingranaggi siano ben protetti e non accessibili al bambino.
Le lesioni cutanee ed articolari da “imprigionamento” negli ingranaggi sono molto dolorose e talvolta con esiti funzionali importanti. 

8
Le armi-giocattolo, destinate ai bambini di età più elevata, devono utilizzare solo proiettili forniti dalla ditta produttrice.
Frecce e dardi devono avere la punta arrotondata, possibilmente di sughero o protetta con una ventosa difficilmente rimovibile. 
È consigliabile evitare che questi giocattoli, indirizzati ad una fascia di età maggiore, cadano nelle mani di bambini di età inferiore, per il rischio di lesioni oculari da uso improprio.

9
Tende e casette in tela non devono avere chiusure automatiche (per esempio cerniere lampo o pulsanti a pressione). Inoltre i sistemi di sostegno devono essere di plastica, leggeri e facili da montare.
La stabilità della casetta o della tenda deve essere affidabile anche per movimenti bruschi e violenti, come può avvenire durante il gioco.

10
Verificare che la confezione sia completata da istruzioni in lingua italiana sulle modalità di montaggio e di utilizzo. 
Da sola, questa caratteristica garantisce il giocattolo come “sicuro”. A condizione, è evidente, di leggerle accuratamente assieme al bambino, associando così alla gioia per il nuovo dono, quella di “varare” assieme a un familiare o a un amico il nuovo giocattolo.



Dieci regole per scegliere il giocattolo a misura di bambino

1
Considerare l’età del bambino ma non farne un vincolo: molti giocattoli “crescono” insieme ai bambini che modificano il loro modo di utilizzarli in base alle loro nuove acquisizioni ed esigenze emotive.

2
Non farsi condizionare dal sesso: la definizione di giochi “da maschio” o “da femminuccia” spesso corrisponde a preconcetti culturali che i bambini non hanno. Un giocattolo non condizionerà il senso di identità del bambino, che dipende da fattori ben più profondi e complessi! 

3
Mettere a disposizione del bambino una vasta gamma di possibili giochi affinché possa fare le sue scelte in base alle esigenze ed ai desideri del momento.

4
Non demonizzare alcuni giocattoli per le loro caratteristiche aggressive e potenzialmente violente: teniamo presente che l’aggressività è una componente del corredo emotivo umano e negarla può rendere più difficile per il bambino imparare ad affrontarla e gestirla. È importante “supervisionare” tali giochi osservando l’utilizzo che il bambino ne fa. 

5
Cercare di orientare la scelta verso giocattoli che permettano un intervento attivo del bambino, che si possano cioè prestare a diversi utilizzi e trasformazioni in base alla fantasia del bambino che li riceve.

6
Non esagerare con i giocattoli “intelligenti”, quelli cioè che hanno necessariamente una finalità didattica ed educativa: il bambino impara e cresce soprattutto fingendo, inventando, costruendo, recitando una parte.

7
Favorire, man mano che il bambino cresce, giochi da condividere con altri: crescendo, infatti si sviluppa la sua capacità di giocare con altri bambini (sappiamo che il gioco è primariamente solitario fino a divenire nel tempo socializzato).

8
Non scegliere necessariamente fra quelli proposti dalla moda del momento, indirizzandosi qualche volta, verso un giocattolo “alternativo”: anche se non è facile prescindere dall’influenza della pubblicità, specialmente quella televisiva, è opportuno provare a lasciarsi guidare dal proprio intuito.

9
Non utilizzare nella valutazione il solo parametro economico. Non sempre infatti un giocattolo importante e costoso susciterà nel bambino curiosità, divertimento ed interesse duraturo.

10
Scegliere il gioco pensando al bambino che lo riceve, e non per realizzare i propri desideri insoddisfatti (quello che non abbiamo potuto avere…) o per rivivere le emozioni della propria infanzia (il giocattolo che amavamo da piccoli…). Si potrà trovare soddisfazione e rivivere le proprie emozioni infantili dando al bambino la piena disponibilità a giocare con lui, a condividere i suoi percorsi fantastici e creativi.

www.ospedalebambinogesu.it 

Roma, 5 dicembre 2008
 
                               

 

 

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