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Ciad/Darfur: altri 5.400 rifugiati trasferiti lontano dal pericoloso confine
A più di due mesi di distanza dal deflagrare dei combattimenti nella parte settentrionale della regione sudanese del Darfur Occidentale, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è riuscito a trasferire circa 5.400 nuovi rifugiati sudanesi in due campi profughi in Ciad. L'UNHCR stima, tuttavia, che altre 8mila persone rimangono sparse in alcuni villaggi lungo l'instabile confine tra il Ciad ed il Sudan.
Le condizioni di sicurezza lungo il confine, che rimangono estremamente difficili, e gli ostacoli di natura logistica dovuti al dover operare in un luogo così remoto rendono estremamente complessa l'operazione di trasferimento dei rifugiati. Attività militari sporadiche sono avvenute di recente sul lato sudanese del confine, in Darfur, mentre su quello ciadiano si incontrano spesso gruppi armati. Domenica mattina un gruppo di operatori dell'UNHCR che si trovava in Ciad, a poco distanza dal confine, ha potuto vedere con i propri occhi dei bombardamenti aerei attuati sul lato sudanese a sud-est della città ciadiana di confine di Birak.
Da quando ha avuto inizio l'operazione di trasferimento, ad inizio marzo, l'UNHCR ha spostato 5.287 dei nuovi rifugiati del Darfur al campo profughi di Kounoungou, che è stato ampliato di recente ma che ha ormai raggiunto la capienza massima di 18.900 persone. Quasi il 90% dei nuovi arrivati sono donne e bambini. Dato che il campo di Kounoungou è ormai pieno, l'UNHCR ha cominciato a trasferire chi è appena arrivato dal Darfur in un secondo campo, a Mile, circa 20 chilometri più a nord. Il primo gruppo di 112 rifugiati ha raggiunto Mile martedì scorso, mentre altri 59 sono arrivati mercoledì. La maggior parte di questi rifugiati aveva vissuto all'addiaccio da quando il 9 febbraio scorso erano cominciati i combattimenti nella parte settentrionale del Darfur Occidentale.
L'UNHCR sta completando l'ampliamento del campo di Mile in modo da poter ospitare altri 4mila rifugiati. Al momento Mile ospita già circa 16.200 rifugiati provenienti dal Darfur. I due campi sono tra i 12 gestiti dall'UNHCR in un tratto remoto del confine tra Ciad e Darfur della lunghezza di 600 chilometri. Complessivamente i campi del Ciad orientale ospitano circa 250mila rifugiati del Darfur. L'UNHCR non prevede un massiccio spostamento nei campi di tutti gli 8mila rifugiati che in questo momento si trovano al confine.
Chi arriva nei campi profughi UNHCR in Ciad viene visitato da un medico, mentre i bambini vengono vaccinati e le famiglie ricevono tende ed utensili domestici. Le tende verranno usate come riparo temporaneo in attesa che i rifugiati costruiscano case più solide di mattoni.
www.unhcr.it
18 aprile 2008
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