Anno 2 Numero 85-86 Suppl. |
|
Direttore Responsabile Guido Donati |
VERSO LA GIORNATA MONDIALE DELL'AIDS. IN CONDIZIONI DISASTROSE E SEMPRE CON I SOLITI OSTACOLI NON RIMOSSI QUALCOSA SI PUO' FARE PER QUANTOMENO CONTENERE LA PANDEMIA, PROPRIO A PARTIRE DAL CONTRIBUTO DI OGNUNO DI NOI Firenze, 28 Novembre 2003. Si va verso la giornata mondiale dell'Aids (1 dicembre) e -per fortuna- si riparla in modo consistente di questo problema che e' sempre tale e sembra che non ci sia la volonta' politica di venirne a capo. Si', perche' il problema e' essenzialmente politico. Non per sminuire lo stuolo di scienziati -Italia compresa- che sta cercando di capire meglio e di trovare un vaccino, ma solo perche' nella non corta attesa, milioni di persone continuano a morire e a infettarsi. Se da una parte c'e' la popolazione di un continente come l'Africa che rischia di sparire, dall'altra ci sono le nostre operose e ricche societa' dove i casi di infezione sono in aumento. Eppure in questo ultimo caso l' informazione circola, ma, tra chi fa di tutto che' di preservativi se ne parli e se ne usino il meno possibile e chi subisce quell'effetto "abitudine" che rende piu' ambita la trasgressione . i numeri sono quelli che sono, cioe' in aumento. Al centro di tutto, comunque, sia nei Paesi ricchi che in quelli poveri -nei primi meno, nei secondi di piu'- ci sono le resistenze e i veti della Chiesa cattolica romana contro quello che, ad oggi, e' l'unico strumento non chimico di prevenzione che fa registrare buoni successi: il preservativo. Soprattutto a livello di campagne Onu, dove questa Chiesa cerca sempre di bloccare le decisioni politiche in merito. Perche' questo non continui, ci siamo organizzati con alcune centinaia di organizzazioni in tutto il mondo (capofila e' l'americana "Catholic for a Free Choice") con una petizione al segretario generale delle Nazioni Unite, a cui chiediamo la modifica dello status della Chiesa cattolica romana in seno all'Onu. Attualmente, in virtu' del fatto che questa Chiesa ha deciso di chiamarsi "Stato del Vaticano", quest'ultimo ha una posizione che non risponde al suo essere Chiesa, ma, per l'appunto, Stato. Per questo chiediamo di rivederne la partecipazione come "Stato non-membro, Osservatore Permanente". Crediamo che lo Stato del Vaticano -il Governo della Chiesa Cattolica Romana- dovrebbe partecipare alle Nazioni Unite cosi' come fanno le altre religioni del mondo, come organizzazione non-governativa. La pandemia dell'Hiv/Aids a cui stiamo assistendo e di cui tutti siamo colpevoli, per arrestarla e quantomeno contenerla, ha bisogno di tutti gli strumenti, senza dover sacrificare all'altare di una ideologia religiosa che ha acquisito potere la vita di una sola persona. A questo indirizzo Internet sul nostro portale si puo' accedere al settore che abbiamo dedicato a questa iniziativa/petizione: http://www.aduc.it/dyn/holy Vincenzo Donvito, presidente Aduc
|
|
Inizio pagina | Home | Media | Motori di Ricerca | Meteo | WebCam | mail |
Autorizzazione del Tribunale di Roma n 524/2001 del 4/12/2001 Agenzia di Stampa a periodicità Settimanale - Pubblicato a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50 |