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Anno 4 Numero 144

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Direttore Responsabile Guido Donati

 

Profilassi per chi va a portare aiuti nelle zone colpite dallo tsunami 

 

di Walter Pasini

 

Il personale della Protezione Civile, i volontari delle ONG, il personale sanitario e militare che si rechi nelle zone colpite dal maremoto dovrebbe effettuare:

1. La profilassi antimalarica con meflochina (Lariam) o atovaquone-proguanil (Malarone). Con quest’ultimo farmaco, la chemioprofilassi antimalarica potrebbe iniziare il giorno stesso della partenza ed essere proseguita per una sola settimana al ritorno.
2. La vaccinazione anti-epatite A, antifebbre-tifoide ed anticolerica. Per chi debba rimanere a lungo in campi profughi si deve prendere in considerazione anche la possibilità di vaccinarsi contro la meningite-meningococcica. Il richiamo anti-tetanico dovrà essere effettuato a chi abbia fatto l’ultima dose di vaccino da 10 anni o più. In considerazione del fatto che nel 2004 in Thailandia si sono verificati casi di influenza aviaria in esseri umani, ma soprattutto per l’alta contagiosità della comune influenza epidemica, è opportuno che chi parta abbia già effettuato la vaccinazione anti-influenzale.

Per quanto riguarda la vaccinazione anticolerica, si rende noto che è stato registrato da qualche giorno anche in Italia il nuovo vaccino anticolerico che ha dimostrato di essere sicuro ed efficace (95% dei casi). Il nuovo vaccino, Dukoral, è efficace contro il Vibrio cholerae O1, non contro i ceppi O139 sono presenti nel continente asiatico e contro molte altre batteri che causano comunemente diarrea.

La vaccinazione anticolerica rappresenta anche un mezzo di prevenzione per la popolazione locale, ma la misura più efficace di prevenzione contro il rischio colera è indiscutibilmente l’approvvigionamento di acqua potabile per le popolazioni.

Con la presente nota, si consiglia parimenti i turisti italiani a non partire per vacanza nelle regioni asiatiche soprattutto per non intralciare le operazioni di soccorso e sottrarre eventualmente risorse di acqua e cibo. Anche chi lo fa adducendo motivazioni di solidarietà ai paesi colpiti, non può non convenire che gli spiccioli di valuta sono un nulla al confronto delle grandi necessità di quei paesi, prime fra tutte il ripristino di acquedotti e fogne efficienti.

Prof. Walter Pasini
Direttore Centro OMS
Medicina del Turismo
 

5 gennaio 2005

   

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