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Anno 4 Numero 144

info@agenziastampa.org

Direttore Responsabile Guido Donati

 

Passaporto Sanitario in Italia e in Europa 

 

di Walter Pasini


Potrebbero essere qualche centinaio i turisti italiani morti durante il terribile maremoto del 26 dicembre scorso a Pucket e in Sri Lanka e numerose migliaia i turisti europei periti nei paesi del Sud Est Asiatico.
Si tratta della maggiore sciagura in assoluto che abbia interessato l'industria del turismo.
Oltre a mettere in evidenza la totale impreparazione dei paesi che si affacciano sul Golfo del Bengala di fronte ad eventi sismici, dei cui effetti si conosceva comunque l'esistenza, la sciagura ha evidenziato la generale sottovalutazione dei rischi relativi alla salute e sicurezza da parte dell'industria del turismo e degli stessi turisti e la necessità di una maggiore consapevolezza relativamente alla possibilità di avere incidenti o contrarre malattie quando ci si trovi all'estero.
Il Centro Collaboratore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per la Medicina del Turismo, che opera dal 1988 e che ha al suo attivo l'organizzazione di quattro grandi conferenze mondiali, le ultime due delle quali dedicate al tema delle epidemie (Firenze 2002) e a quello della sicurezza dei turisti (Roma 2004), intende apportare il suo contributo ventennale di esperienza in medicina del turismo attraverso le seguenti iniziative:
1. La distribuzione nel 2005 in Italia ed in Europa del Passaporto Sanitario, di cui si fornisce una scheda a seguire. Il Passaporto Sanitario ha già ottenuto il Patrocinio da parte della Presidenza del Consiglio, del Ministero della Salute, della Federazione Nazionale degli ordini dei Medici e di quella dei Farmacisti. I possessori del Passaporto Sanitario 2005 potranno usufruire di un servizio Call Center 24 ore su 24 per ogni informazione medica, assicurativa e relativa alle strutture sanitarie presenti nei vari paesi.
2. Il potenziamento del sito www.travelmedicine.it con tutte le informazioni relative ai rischi sanitari e alle misure di prevenzione, ai rischi relativi alla sicurezza, alla prevenzione di incidenti, alla situazione ambientale, alle strutture sanitarie esistenti nei differenti paesi e alle informazioni che riguardano le categorie di viaggiatori a rischio come i cardiopatici, i bambini, gli anziani e le donne gravide.
3. La realizzazione di un Istituto Italiano di Medicina del Turismo che operando in stretta collaborazione con la Presidenza del Consiglio e in collaborazione con il mondo del turismo ( associazioni delle agenzie di viaggio e de tour operators, catene albeghiere, compagnie aeree, ecc) possa contribuire ulteriormente alla tutela dell salute e della sicurezza dei viaggiatori.

Prof. Walter Pasini
Direttore Centro OMS
Medicina del Turismo


 

PROFILO DEL PASSAPORTO SANITARIO
 

Razionale
La mobilità delle persone è una delle caratteristiche principali dell’epoca in cui viviamo. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale del Turismo vi sono ogni anno nel mondo oltre 600 milioni di viaggiatori internazionali. Ai viaggi internazionali sono connessi inevitabilmente rischi per la salute e la sicurezza dei viaggiatori specie quando questi si recano in paesi in via di sviluppo caratterizzati da condizioni climatiche, ambientali, igienico-sanitarie completamente differenti da quelle dei paesi di origine.

La consapevolezza del rischio connesso al viaggio si è accresciuta in questi ultimi anni anche a causa delle epidemie di SARS o di Influenza dei polli , ma soprattutto dopo il terribile maremoto del 26 dicembre scorso.

L’OMS si avvale nel campo della Travel Medicine di 3 Centri Collaboratori, il primo dei quali è stato creato nel 1988 in Italia ed è tuttora diretto dal Prof. Walter Pasini.

Il Centro ha sviluppato in questi 16 anni una serie di iniziative volte a tutelare la salute di chi viaggia. Una di queste é appunto il PASSAPORTO SANITARIO.

Che cos’è ?
Il Passaporto Sanitario è un documento di 32 pagine che contiene informazioni sullo stato di salute del viaggiatore, il gruppo sanguigno, le eventuali allergie e le malattie avute in passato, nonché i farmaci di cui faccia eventualmente uso.

Il Passaporto Sanitario può essere usato solo a discrezione del viaggiatore o in caso di emergenza da personale sanitario al fine di facilitare il migliore e più appropriato trattamento.

Si divide in 3 parti:

Dati di identificazione personale ed indicazione di chi avvisare in caso di necessità,
Informazioni sul gruppo sanguigno ed eventuali allergie, precedenti malattie, vaccinazioni eseguite, tipo di chemioprofilassi, eventuali farmaci assunti,
Consigli sanitari per il viaggiatore.

Il testo è tradotto in inglese, francese, tedesco, spagnolo, arabo e russo. Il viaggiatore è invitato ad esibire il documento, che naturalmente è facoltativo, al medico del paese straniero in caso debba ricorrere a cure sanitarie e, al ritorno, al proprio medico curante. Può essere usato anche per viaggi in Italia.

Il documento si rifà ad una direttiva del Parlamento Europeo del 16.11.1984, pubblicata sulla G.U. delle Comunità Europee n.C337/450 del 17.12.1984.

A cosa serve?
Il Passaporto Sanitario fornisce al medico straniero che dovesse prendere in cura il viaggiatore una conoscenza dei suoi precedenti anamnestici e del suo stato di salute, al fine di porlo nella condizione di fare una diagnosi accurata e di definire una corretta terapia.

L’informazione relativa ad eventuali allergie ed ai farmaci di cui il paziente fa uso può essere determinante per salvare la vita di persone. Tali informazioni possono essere di vitale importanza per il viaggiatore che per motivi di lingua o per stato di incoscienza non fosse nelle condizioni di riferire queste notizie al medico straniero che lo sta trattando. Altrettanto importante è conoscere il gruppo sanguigno del possessore, qualora si dovesse ricorrere ad emotrasfusioni.

Il Passaporto sanitario non serve solo al medico straniero, ma anche al medico di fiducia del viaggiatore in quanto gli fornisce informazioni sull’area geografica visitata e sugli eventuali disturbi accusati durante il viaggio. Un simile diario da un lato educa il turista a prestare attenzione a sintomi - come la febbre - che invece può assumere un valore fondamentale nella diagnosi di malattie come la malaria e dall’altro responsabilizza il medico a prendersi in carico il proprio assistito anche quando questi si trovano a migliaia di chilometri di distanza.

Il background

Il Passaporto Sanitario è già stato redatto da questo Centro nel 1991, nel 1992 (6 milioni di copie e distribuzione europea), nel 1998 e nel 1999 e distribuito nelle farmacie italiane ed europee.

Il documento è stato presentato al Parlamento Europeo nel 1992 e dal Parlamento Europeo ha avuto il Patrocinio.

La distribuzione nel 2005
Nelle 4 edizioni precedenti la distribuzione è avvenuta tramite le farmacie. L'edizione del 2005 prevede altri canali di sistribuzione per raggiungere l'utenza interessata ( agenzie di viaggio, medici di famiglia, testate giornalistiche, ecc.
 

5 gennaio 2005

   

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