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HPV e nuove strategie vaccinali

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HPV e nuove strategie vaccinali


 Il 6 marzo si terrà, nelle sale dell'imbarcadero del castello Estense di Ferrara, il Convegno “HPV e nuove strategie vaccinali”, organizzato dalla Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità pubblica (SItI), con il patrocinio dell’Università di Ferrara e dell’Ordine dei Medici della provincia di Ferrara.

L’evento sarà organizzato in due sezioni. La prima, dalle 9.30 alle 14.30, sarà moderata dal Preside della Facoltà di Medicina di Modena Gabriella Aggazzotti e dal responsabile regionale per la Prevenzione Pierluigi Macini e tratterà dell’HPV (Human Papilloma Virus) e della vaccinazione anti-HPV; la seconda, dalle 14.30 alle 16.00, sarà moderata dal Presidente della SItI Francesco Blangiardi e tratterà di molti altri vaccini: Update sul vaccino antimeningococco (M.G. Pascucci), Nuovi vaccini combinati per i richiami vaccinali (F. Toni), Morbillo, Rosolia, Parotite e Varicella: opportunità per il calendario vaccinale (R. Rangoni), La prevenzione dell’herpes zoster e della nevralgia posterpetica (P. Ragni), Il futuro della vaccinazione contro lo pneumococco (P. Durando), utilizzo di un vaccino orale contro il colera nei viaggiatori (M. Cova) e la Presentazione proposta calendario vaccinale SItI per adulti ed anziani (F. Blangiardi).

Il convegno servirà a trarre il primo bilancio di un anno di campagna vaccinale in Emilia-Romagna contro l'HPV (Human Papilloma Virus), un’infezione che causa il cancro del collo dell’utero; Alba Carola Finarelli, del Servizio Sanità Pubblica della Regione, ne traccerà le caratteristiche.

La vaccinazione contro l’HPV costituisce oggi una delle poche strategie atte a prevenire il cancro del collo dell’utero. E’ stata introdotta nel nostro Paese un anno fa scegliendo come coorte target le ragazze di 12 anni per essere sicuri di condurre la campagna vaccinale su una popolazione esente da questa malattia a trasmissione sessuale. Nelle varie regioni hanno aderito percentuali diverse di ragazze, soprattutto a causa di una pessima informazione mediatica. In particolare,  in Emilia-Romagna ha aderito il 30% delle ragazze nate nel ’96 e il 61% di quelle nate nel ’97; la scarsa presenza delle prime è dovuta al fatto che, pur essendo gratuita la vaccinazione, non era previsto un invito da parte delle strutture sanitarie a presentarsi. Si prevede comunque un miglioramento delle adesioni nei prossimi anni.

Per il programma consultare: http://www.sitinazionale.com/cont/2300art/0901/2000/13809all1.pdf

Guido Donati