Le ultime notizie suggeriscono che ci sono gravi problemi con il sistema di raffreddamento di almeno due reattori, le unità uno e tre di Fukushima I-Daiichi. Sembra che entrambi abbiano subito una fusione parziale delle barre di combustibile, causando un rilascio di radiazioni che è stato rilevato all’esterno dell’impianto.
La terza unità tra l’altro utilizza combustibile MOX che contiene anche ossido di plutonio e rilascia molto più calore anche dopo che il reattore è stato spento. In caso di fusione o danneggiamento del combustibile nel reattore si libererebbe molto più gas radioattivo rispetto alla stessa quantità di combustibile a uranio normale usato nella prima unità. Ciò è estremamente preoccupante ed è chiaro che la crisi è tutt'altro che finita.
Greenpeace lamenta la mancanza di informazioni e trasparenza sulla quantità totale di radiazioni che è stata già rilasciata, sullo stato dei sistemi di raffreddamento di tutti i reattori e sul livello di sicurezza delle piscine di raffreddamento del combustibile irraggiato. Queste ultime contengono grandi quantità di radiazioni e sono posizionate al di fuori dell’edificio di contenimento: un loro danneggiamento provocherebbe rilascio di radiazioni direttamente in atmosfera. Chiediamo che il Governo giapponese dia immediatamente queste informazioni al pubblico.
L’energia nucleare è una fonte di energia sporca e pericolosa, e sarà sempre vulnerabile per la combinazione di errori umani, errori di progettazione e disastri naturali. Greenpeace chiede la chiusura graduale di tutti i reattori esistenti e il blocco della costruzione di nuovi reattori. I Governi dovrebbero puntare sulle fonti rinnovabili che, oltre a essere ambientalmente sostenibili, sono già a disposizione e a costi più convenienti del nucleare.