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Anno 4 Numero 144

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Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

UNICEF, lanciato appello per 144 milioni di dollari per aiutare i bambini


In occasione della conferenza globale per il coordinamento degli aiuti ai paesi devastati dallo tsunami a Giakarta il Direttore generale dell’UNICEF, Carol Bellamy, ha lanciato un appello urgente per mobilitare subito oltre 144 milioni di dollari, necessari per gli aiuti all’infanzia in tutti i paesi colpiti dal maremoto. 50,4 milioni di dollari sono necessari per gli interventi in Indonesia, 47,8 milioni per Sri Lanka, 21,9 per le Maldive, 4,7 per la Thailandia, 19,5 per gli interventi a livello regionale, mentre in India l’UNICEF sta operando (soprattutto in Tamil Nadu e nelle Andamane) con fondi già disponibili.

L’UNICEF ha sinora ricevuto da privati e governi 50 milioni di dollari, di cui 48 milioni sono già stati destinati alla prima fase dei soccorsi. Oltre il 50% di questi fondi già arrivati all’UNICEF proviene da donazioni di privati, il resto dai governi. Dall’Italia finora sono stati inviati 2 milioni di euro (pari a circa 2,4 milioni di dollari), frutto di donazioni all’UNICEF di privati cittadini.

Operativo in tutti i paesi dell’area con proprio personale (in gran parte locale), l’UNICEF si è immediatamente mobilitato distribuendo materiali di prima emergenza e attivando l’invio di farmaci e altri materiali indispensabili per la salute dei bambini e la potabilizzazione dell’acqua. Tra il personale specializzato che sta operando nei paesi colpiti anche vari italiani, come Gianfranco Rotigliano, Rappresentante UNICEF in Indonesia, attualmente ad Aceh per coordinare i soccorsi, e Marzio Babille, responsabile sanitario per l’India, attualmente alle Andamane con un team medico.

Nel corso della conferenza globale di oggi Carol Bellamy, che nei giorni scorsi ha visitato le zone più devastate di Sri Lanka e Indonesia, ha ribadito le quattro priorità fondamentali per l’UNICEF:
1- Garantire la sopravvivenza dei bambini superstiti, puntando in particolare alla distribuzione di acqua potabile, adeguati servizi sanitari, alimenti essenziali, cure mediche di base, vaccini, sostegno nutrizionale. Particolarmente a rischio i bambini sotto i 5 anni. L’UNICEF opera sin dal 26 dicembre in tutte le aree colpite con sali reidratanti, materiali per la potabilizzazione dell’acqua, vaccini, farmaci e strumenti medici di base.
2- Ricongiungimento familiare. Tutti i programmi di emergenza devono dare priorità all’individuazione dei bambini che hanno perso i familiari, alla loro identificazione e quindi alla riunificazione con i parenti superstiti, nell’ambito della famiglia estesa o delle comunità di appartenenza. L'UNICEF sta contribuendo alla registrazione e all’assistenza per i bambini rimasti soli in tutti i paesi colpiti.
3- Protezione dallo sfruttamento. In situazioni di estrema difficoltà, con le famiglie divise, fonti di reddito distrutte e scarse speranze, i bambini diventano ancora più esposti a forme di sfruttamento senza scrupoli. Tutti gli interventi devono puntare a ridurre questo rischio. L'UNICEF sta lavorando con le autorità locali e nazionali per prevenire queste attività criminali.
4- Terapia del trauma e istruzione. Occorre aiutare i bambini a superare il loro trauma, facendoli ritornare a scuola il prima possibile: stare in un ambiente scolastico dà ai bambini la possibilità di concentrarsi su attività positive e permette agli adulti che li circondano di occuparsi delle attività di ricostruzione con maggior tranquillità. Inoltre occorre formare gli adulti che operano con i bambini, come insegnanti e operatori sanitari, a riconoscere i sintomi del trauma e interagire con i bambini aiutandoli a elaborare l’esperienza drammatica che hanno vissuto, utilizzando anche i materiali didattici e ludici che l’UNICEF ha inviato (“scuole in scatola” e kit di giochi educativi).

Per maggiori informazioni: Ufficio stampa UNICEF Italia, 335.333077; siti web www.unicef.it, www.unicef.org (con testimonianze e interviste dal campo).

Per contribuire ai soccorsi:
• cc postale 745.000, intestato UNICEF Italia, causale “emergenza maremoto”.
• cc bancario 000000505010, intestato UNICEF Italia, Banca Popolare Etica, CIN M, ABI 05018, CAB 12100, causale “emergenza maremoto”.
• Per donazioni con carta di credito, numero verde 800.745.000 o sito web www.unicef.it.
• cc postale 995522, intestato UNICEF Italia, causale “UNICEF-La Repubblica, Un aiuto subito per i bambini dell’Asia”.
• cc bancario 008940000231, intestato UNICEF Italia, Banca Intesa, CIN J, ABI 03069, CAB 05063, causale “UNICEF-La Repubblica, Un aiuto subito per i bambini dell’Asia”.
• Anche la Banca Monte dei Paschi di Siena ha deciso di partecipare alla raccolta di fondi, attivando, presso la Filiale di Roma, il conto corrente, franco spese, n. 80001.38 - ABI 1030 -CAB 3200, intestato a “Banca Monte dei Paschi di Siena spa- in favore di UNICEF- pro terremotati dell’Asia”. I versamenti potranno essere effettuati tramite tutte le filiali o attraverso i servizi di internet banking delle banche del Gruppo MPS e saranno esenti da ogni genere di spese e commissioni.

www.unicef.it

Giakarta/Roma, 6 gennaio 2005
 
                               

 

 

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