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UNHCR
Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati
Intervento dell'UNHCR a sostegno delle popolazioni colpite dallo
tsunami
Nell'ambito delle operazioni congiunte delle Nazioni Unite, l'Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sta approntando
un vasto piano di intervento in Sri Lanka - dove opera da circa 20
anni - e nella provincia indonesiana di Aceh. Le operazioni sono
state pianificate per un periodo iniziale di 6 mesi.
Per l'Alto Commissariato - che per mandato si occupa di rifugiati
che fuggono dalle persecuzioni e dalla violenza - soccorrere con una
massiccia operazione le vittime di una catastrofe naturale,
rappresenta un evento senza precedenti. L'enormità di questa crisi
esige tuttavia che tutte le agenzie dell'ONU contribuiscano con le
proprie risorse ad alleviare le sofferenze di migliaia di persone.
Di conseguenza l'Alto Commissario ha preso la straordinaria
decisione di intervenire mettendo a disposizione mezzi e staff nel
contesto degli interventi delle Nazioni Unite.
Nel giorno successivo alla catastrofe provocata dallo tsunami, in
Sri Lanka, l'UNHCR ha dato inizio alla distribuzione degli aiuti
disponibili nei depositi: teli di plastica, set per la cucina e
abiti, per 100mila persone.
L'UNHCR che in Sri Lanka può contare su 7 uffici e 113 operatori, è
l'agenzia operativa delle Nazioni Unite più presente sul territorio,
ed è quindi in grado di gestire le operazioni utilizzando una rete
preesistente alla catastrofe.
Prima dello tsunami, in Sri Lanka l'UNHCR assisteva 390mila sfollati
interni e rimpatriati. Al momento si stima che gli sfollati interni
siano 800mila.
L'agenzia sta facendo pervenire in loco nuove scorte, così da potere
incrementare la rete di distribuzione. A questo scopo e' stato
pianificato un ponte aereo dalla base operativa centrale di
Copenhagen e da altre località in cui si trovano scorte disponibili,
fra cui 5 enormi capannoni prefabbricati.
Domenica scorsa hanno avuto inizio le operazioni di ponte aereo per
il trasporto di 400 tonnellate di scorte dalla Danimarca e da Dubai
verso l'Indonesia. I primi trasporti aerei sono stati diretti a
Jakarta da dove stanno per essere caricati su altri velivoli per la
distribuzione nella parte settentrionale di Sumatra. Operatori UNHCR
sono presenti sia nella provincia indonesiana di Aceh, sia a Medan,
che si trova sul lato orientale dell'isola di Sumatra, dove verranno
inviate la maggioranza delle scorte, per essere poi convogliate via
terra ad occidente dell'isola, nelle zone più colpite.
Oggi a Jakarta è giunto un enorme jet Antonov 124, con a bordo 100
tonnellate di aiuti, consistenti in 2.025 balle di coperte e 7 casse
di equipaggiamento per le telecomunicazioni dell'UNHCR. Più tardi
nella giornata di oggi è previsto l'arrivo di un altro volo
proveniente da Dubai che trasporterà 2.000 tende da 10 persone.
Ieri 7 operatori internazionali dell'UNHCR sono stati inviati a
Jakarta, per unirsi ad un team già presente a Banda Aceh, la
capitale della provincia, per collaborare con altre agenzie alla
distribuzione degli aiuti e ai servizi di emergenza. In questo
gruppo che giungerà a Banda saranno presenti esperti dell'UNHCR nei
settori sanitario, idrico, della sicurezza e delle comunicazioni.
Staff dell'UNHCR, così come veicoli ed altro equipaggiamento, stanno
giungendo da altri uffici dell'Agenzia ONU nell'arcipelago
indonesiano, inclusa West Timor.
Domani, avrà inizio una missione congiunta delle agenzie UNHCR e WPF,
con ricognizioni in elicottero sulle zone devastate dallo tsunami,
sulla costa occidentale di Sumatra, in cui il terreno umido e troppo
soffice aveva già reso impossibile l'atterraggio di elicotteri in
molti luoghi.
Nella zona di Aceh, l'UNHCR sta affrontando una enorme sfida
logistica, poiche' le operazioni stanno cominciando da zero.
L'UNHCR concentrerà i propri sforzi nella fornitura di alloggi
particolarmente nelle zone più remote ed inaccessibili della parte
occidentale, servendosi sia di elicotteri che di imbarcazioni.
Priorità fondamentale è quella di fornire materiali per la
costruzione di rifugi temporanei e altri aiuti non alimentari, di
vitale importanza per tutte le persone che si trovano senza una
casa.
In una seconda fase si provvederà alla distribuzione di kit per la
ricostruzione e la riparazione delle case.
Nell'insieme, l'UNHCR sta pianificando una massiccia operazione di
sostegno per le vittime dello tsunami nella provincia indonesiana di
Aceh e a Sri Lanka. L'attenzione verrà focalizzata sulle abitazioni,
sugli aiuti non alimentari e sulla logistica e la distribuzione.
Ulteriori dettagli su queste operazioni, così come sulla richiesta
di fondi necessari, verranno dati nella seconda parte della
settimana, nell'ambito di un appello congiunto di tutte le agenzie
delle Nazioni Unite.
Una stima iniziale dell'UNHCR rivela che il costo delle operazioni
di emergenza per l'Agenzia dei rifugiati per entrambi i paesi si
aggira a oltre 55 milioni di dollari per i prossimi 6 mesi.
L'Assistente dell'Alto Commissariato dell'UNHCR, Kamel Morjane,
partirà questa sera per Jakarta, dove sovrintenderà le operazioni
dell'agenzia. Morjane, che è il funzionario responsabile delle
operazioni, si recherà anche in Sri Lanka.
www.unhcr.it
5 gennaio 2005
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