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Cassini-Huygens - Titano: incontro ravvicinato
Nuove informazioni e immagini della nebbiosa atmosfera di Titano
sono giunte questa notte dalla sonda NASA/ESA/ASI Cassini-Huygens
dopo il riuscito fly-by della più grande luna di Saturno. Il segnale
giunto dalla sonda nel momento del suo passaggio più ravvicinato mai
avvenuto con la luna Titano, è stato ricevuto dalla stazione NASA's
Deep Space Network di Madrid in Spagna alle 3.25 di questa notte in
Italia. La sonda è giunta ad una distanza di poco inferiore ai 1200
chilometri dalla superficie di Titano e nel suo lungo viaggio che
l’ha portata a 1 miliardo e 300 milioni di chilometri dalla Terra,
ha inviato sul suo pianeta d’origine oltre 500 immagini raccolte con
la camera ottica. Tali immagini compiono un viaggio di ritorno della
durata di 1 ora e 14 minuti, per tutta la notte quindi si è
protratta la ricezione dei dati.
Tra i dati attesi quelli del radar il VIMS (Visual and infrared
mapping spectrometer), realizzato in collaborazione fra ASI e Jet
Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, capace di superare la densa
foschia che circonda Titano “permettendoci con ogni probabilità di
poter finalmente porre l’occhio umano sulla superficie della più
grande delle lune di Saturno” dice il responsabile della missione
per parte dell’ASI, Enrico Flamini.
Il fly-by di Titano, infatti, è stato il momento di massimo
avvicinamento della sonda Cassini-Huygens a questa luna di Saturno,
perennemente avvolta da una sottile foschia. Titano è il primo
obiettivo di questa straordinaria missione, perché è la sola luna
del nostro sistema solare con un’atmosfera “una sorta di Terra del
passato, la porta per un viaggio a ritroso verso le nostre origini”
aggiunge la responsabile dell’Osservazione dell’Universo dell’ASI
Simona Di Pippo.
Il prossimo Natale, inoltre, la sonda Huygens agganciata a Cassini
verrà rilasciata per intraprendere il suo viaggio verso Titano, e il
14 gennaio 2005 penetrerà la sua atmosfera per raccogliere dati e
toccare, prima volta per un manufatto umano, la superficie di
Titano. “Sarà motivo d’orgoglio per l’ASI e l’Italia in generale –
sottolinea Enrico Flamini - perché a bordo di Huygens opererà lo
strumento HASI, per l’analisi dell’atmosfera di Titano. Sarà il
primo strumento scientifico italiano a posarsi sul suolo di un altro
corpo celeste”.
La missione Cassini-Huygens è un progetto nato dalla collaborazione
tra la NASA, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale
Italiana (ASI).
www.asi.it
Roma, 27 ottobre 2004
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