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Anno 3 Numero 134

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Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

Cassini-Huygens - Titano: incontro ravvicinato

Nuove informazioni e immagini della nebbiosa atmosfera di Titano sono giunte questa notte dalla sonda NASA/ESA/ASI Cassini-Huygens dopo il riuscito fly-by della più grande luna di Saturno. Il segnale giunto dalla sonda nel momento del suo passaggio più ravvicinato mai avvenuto con la luna Titano, è stato ricevuto dalla stazione NASA's Deep Space Network di Madrid in Spagna alle 3.25 di questa notte in Italia. La sonda è giunta ad una distanza di poco inferiore ai 1200 chilometri dalla superficie di Titano e nel suo lungo viaggio che l’ha portata a 1 miliardo e 300 milioni di chilometri dalla Terra, ha inviato sul suo pianeta d’origine oltre 500 immagini raccolte con la camera ottica. Tali immagini compiono un viaggio di ritorno della durata di 1 ora e 14 minuti, per tutta la notte quindi si è protratta la ricezione dei dati.

Tra i dati attesi quelli del radar il VIMS (Visual and infrared mapping spectrometer), realizzato in collaborazione fra ASI e Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, capace di superare la densa foschia che circonda Titano “permettendoci con ogni probabilità di poter finalmente porre l’occhio umano sulla superficie della più grande delle lune di Saturno” dice il responsabile della missione per parte dell’ASI, Enrico Flamini.

Il fly-by di Titano, infatti, è stato il momento di massimo avvicinamento della sonda Cassini-Huygens a questa luna di Saturno, perennemente avvolta da una sottile foschia. Titano è il primo obiettivo di questa straordinaria missione, perché è la sola luna del nostro sistema solare con un’atmosfera “una sorta di Terra del passato, la porta per un viaggio a ritroso verso le nostre origini” aggiunge la responsabile dell’Osservazione dell’Universo dell’ASI Simona Di Pippo.

Il prossimo Natale, inoltre, la sonda Huygens agganciata a Cassini verrà rilasciata per intraprendere il suo viaggio verso Titano, e il 14 gennaio 2005 penetrerà la sua atmosfera per raccogliere dati e toccare, prima volta per un manufatto umano, la superficie di Titano. “Sarà motivo d’orgoglio per l’ASI e l’Italia in generale – sottolinea Enrico Flamini - perché a bordo di Huygens opererà lo strumento HASI, per l’analisi dell’atmosfera di Titano. Sarà il primo strumento scientifico italiano a posarsi sul suolo di un altro corpo celeste”.

La missione Cassini-Huygens è un progetto nato dalla collaborazione tra la NASA, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

www.asi.it

Roma, 27 ottobre 2004
 
                               

 

     

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