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Inizia il grande esodo delle vacanze estive, aumenta il rischio
incendi per i nostri boschi
Il WWF stila il decalogo per combatterli con efficacia
Alla vigilia di un agosto che si preannuncia caldo, il WWF stila il
decalogo di buona condotta sul fronte incendi. Il mese di agosto
resta il mese preferito da italiani e stranieri per le vacanze nel
nostro paese ma è anche il periodo di maggior rischio incendi per il
patrimonio boschivo. Nell’agosto scorso sono stati infatti percorsi
dalle fiamme oltre 17000 ettari di bosco, quasi il 50% di tutto il
2003.
“Nonostante le statistiche piu’ recenti ribadiscano che solo lo 0,5%
degli incendi e’ classificato come naturale, - commenta Vittorio
Palazzini Presidente WWF Marche - la maggior parte dei comuni
marchigiani non ha ancora attivato il catasto delle aree percorse
dal fuoco. Catasto previsto per disincentivare e punire coloro che,
in 20 anni, hanno distrutto 1.100.000 ettari di superficie boscata
italiana, un’estensione superiore a quella delle Marche”.
Grazie alla Legge quadro sugli incendi boschivi n.353 del 2000,
Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni, con una pianificazione
del territorio, un maggiore controllo delle aree piu’ sensibili e un
coordinamento di uomini e mezzi mobilitati per lo spegnimento,
possono finalmente contrastare il fenomeno.
Per limitare i danni di un’altra prevedibile estate di fuoco il WWF
indica dieci azioni concrete da attuare fin da subito per prevenire
gli incendi boschivi e ridurre la superficie percorsa dal fuoco:
1. Individuare le aree di maggior pregio naturalistico e a maggior
rischio incendi, per avviare un’attività di vigilanza permanente;
2. Coordinare i diversi Enti che operano sul territorio per
l’avvistamento degli incendi e l’intervento sul fuoco, in
particolare nelle aree protette;
3. Individuare nelle aree considerate a maggio rischio punti di
avvistamento permanenti, presidio utile a scoraggiare
malintenzionati e speculatori;
4. Rendere operative pattuglie mobili attrezzate per il pronto
intervento, per ridurre i tempi di azione, ottimizzare l’utlizzo dei
mezzi e delle squadre di sorveglianza;
5. Attivare per tutti i soggetti coinvolti nella lotta agli incendi
una frequenza radio unica, collegata alla centrale operativa del
Corpo Forestale dello Stato;
6. Potenziare la flotta aerea deputata ad intervenire nell’opera di
spegnimento dei fuochi, dislocando i mezzi in relazione alle aree
forestali maggiormente esposte;
7. Realizzare opere forestali preventive nei punti critici, quali ad
esempio viali parafuoco e piccoli invasi d’acqua per il rifornimento
delle autobotti;
8. Chiudere al transito dei mezzi motorizzati privati tutte le
strade che attraversano zone forestali vulnerabili o che penetrano
piu’ profondamente nel bosco;
9. Realizzare campagne di sensibilizzazione sul danno economico,
ambientale e paesistico causato dagli incendi, informando inoltre i
cittadini sulle sanzioni penali previste per chi, anche
involontariamente, provoca un incendio;
10. Censire tempestivamente le aree percorse dal fuoco per applicare
il divieto di inedificabilita’ ed escludere l’automatismo delle
opere di riforestazione, privilegiando interventi di bonifica che
favoriscano la rinaturalizzazione spontanea del bosco.
Nelle Marche esempi in positivo vengono dalla Provincia di Ancona e
dalla Provincia di Macerata, attive da anni nella prevenzione degli
incendi, in collaborazione con le associazioni di volontariato e il
WWF.
Gli investimenti pubblici contro gli incendi boschivi si traducono
in un evidente vantaggio economico per le casse dello Stato se
paragonati al costo degli interventi per il restauro e ripristino
delle aree percorse dal fuoco e alle conseguenze negative del
dissesto idrogeologico del territorio.
Per tali ragioni il WWF è preoccupato per la riduzione del
trasferimento di risorse finanziarie agli Enti locali - Province e
Comuni - da parte della recente manovra di aggiustamento dei conti
pubblici, che rischia di ripercuotersi negativamente sulla capacita'
degli Enti locali di attuare tutti i provvedimenti che la Legge
quadro affida loro per rispondere in maniera adeguata al fenomeno
degli incendi boschivi.
www.wwf.it/marche
Ancona, 4 Agosto 2004
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