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Anno 3 Numero 122

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Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

Inizia il grande esodo delle vacanze estive, aumenta il rischio incendi per i nostri boschi
Il WWF stila il decalogo per combatterli con efficacia


Alla vigilia di un agosto che si preannuncia caldo, il WWF stila il decalogo di buona condotta sul fronte incendi. Il mese di agosto resta il mese preferito da italiani e stranieri per le vacanze nel nostro paese ma è anche il periodo di maggior rischio incendi per il patrimonio boschivo. Nell’agosto scorso sono stati infatti percorsi dalle fiamme oltre 17000 ettari di bosco, quasi il 50% di tutto il 2003.

“Nonostante le statistiche piu’ recenti ribadiscano che solo lo 0,5% degli incendi e’ classificato come naturale, - commenta Vittorio Palazzini Presidente WWF Marche - la maggior parte dei comuni marchigiani non ha ancora attivato il catasto delle aree percorse dal fuoco. Catasto previsto per disincentivare e punire coloro che, in 20 anni, hanno distrutto 1.100.000 ettari di superficie boscata italiana, un’estensione superiore a quella delle Marche”.

Grazie alla Legge quadro sugli incendi boschivi n.353 del 2000, Regioni, Province, Comunità Montane e Comuni, con una pianificazione del territorio, un maggiore controllo delle aree piu’ sensibili e un coordinamento di uomini e mezzi mobilitati per lo spegnimento, possono finalmente contrastare il fenomeno.
Per limitare i danni di un’altra prevedibile estate di fuoco il WWF indica dieci azioni concrete da attuare fin da subito per prevenire gli incendi boschivi e ridurre la superficie percorsa dal fuoco:

1. Individuare le aree di maggior pregio naturalistico e a maggior rischio incendi, per avviare un’attività di vigilanza permanente;
2. Coordinare i diversi Enti che operano sul territorio per l’avvistamento degli incendi e l’intervento sul fuoco, in particolare nelle aree protette;
3. Individuare nelle aree considerate a maggio rischio punti di avvistamento permanenti, presidio utile a scoraggiare malintenzionati e speculatori;
4. Rendere operative pattuglie mobili attrezzate per il pronto intervento, per ridurre i tempi di azione, ottimizzare l’utlizzo dei mezzi e delle squadre di sorveglianza;
5. Attivare per tutti i soggetti coinvolti nella lotta agli incendi una frequenza radio unica, collegata alla centrale operativa del Corpo Forestale dello Stato;
6. Potenziare la flotta aerea deputata ad intervenire nell’opera di spegnimento dei fuochi, dislocando i mezzi in relazione alle aree forestali maggiormente esposte;
7. Realizzare opere forestali preventive nei punti critici, quali ad esempio viali parafuoco e piccoli invasi d’acqua per il rifornimento delle autobotti;
8. Chiudere al transito dei mezzi motorizzati privati tutte le strade che attraversano zone forestali vulnerabili o che penetrano piu’ profondamente nel bosco;
9. Realizzare campagne di sensibilizzazione sul danno economico, ambientale e paesistico causato dagli incendi, informando inoltre i cittadini sulle sanzioni penali previste per chi, anche involontariamente, provoca un incendio;
10. Censire tempestivamente le aree percorse dal fuoco per applicare il divieto di inedificabilita’ ed escludere l’automatismo delle opere di riforestazione, privilegiando interventi di bonifica che favoriscano la rinaturalizzazione spontanea del bosco.

Nelle Marche esempi in positivo vengono dalla Provincia di Ancona e dalla Provincia di Macerata, attive da anni nella prevenzione degli incendi, in collaborazione con le associazioni di volontariato e il WWF.

Gli investimenti pubblici contro gli incendi boschivi si traducono in un evidente vantaggio economico per le casse dello Stato se paragonati al costo degli interventi per il restauro e ripristino delle aree percorse dal fuoco e alle conseguenze negative del dissesto idrogeologico del territorio.

Per tali ragioni il WWF è preoccupato per la riduzione del trasferimento di risorse finanziarie agli Enti locali - Province e Comuni - da parte della recente manovra di aggiustamento dei conti pubblici, che rischia di ripercuotersi negativamente sulla capacita' degli Enti locali di attuare tutti i provvedimenti che la Legge quadro affida loro per rispondere in maniera adeguata al fenomeno degli incendi boschivi.

www.wwf.it/marche 

Ancona, 4 Agosto 2004
 
                               

 

     

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