was

                                                                                    

Anno 3 Numero 121

info@agenziastampa.org

Direttore Responsabile Guido Donati

                        

 

Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

Sperimentazione pillola abortiva RU486

Meglio tardi che mai. Ma non basta: dall'abisso di carenza di civiltà giuridica e scientifica si deve subito passare ad una generalizzazione. Una petizione da firmare online

Dopo due anni di stazionamento al ministero della Salute, per l'ospedale S.Anna di Torino e' arrivata l'autorizzazione per praticare in via sperimentale l'aborto farmacologico, con la pillola RU486. Da ottobre 400 donne potranno praticare l'interruzione di gravidanza con questo sistema che e' in vigore da decenni in quasi tutta Europa, e su cui, e' bene essere molto chiari, non esiste alcun divieto da alcuna parte nelle nostre norme: l'unico ostacolo e' che si tratta di un farmaco non autorizzato alla commercializzazione. Tutto qui.

E' sintomatico che questa decisione viene presa alcuni giorni dopo che in Francia, governata dal centro-destra, e' stata modificata la legge nazionale sull'aborto, consentendone la pratica con la pillola RU486 anche a domicilio. Questo per avere il quadro della situazione e tutti gli elementi che, a chi ancora non l'avesse capito, facciano intendere la voragine di ritardo che il nostro Paese ha sulla materia. Perche' qui non si tratta di essere pro o contro l'aborto, ma di far si' che una pratica medica prevista dalla legge possa essere messa in opera nel modo meno violento e piu' indolore per chi decide di accedervi: cioe' civilta' giuridica e scientifica. E diciamolo apertamente.

Questa sperimentazione e' stata, e continua ad essere, solo una scusa per prendere tempo, da parte di chi ha remore ideologiche nei confronti dell'aborto e, per questo, cerca di rendere piu' difficile questo intervento onde scoraggiare le donne a ricorrervi. Cioe' viene usata la propria ideologia per applicare nel modo peggiore le leggi dello Stato. Infatti, che motivo c'e' di sperimentare, visto che da decine anni e' prassi quotidiana in moltissimi Paesi della Ue, negli Usa e in buona parte degli Stati del mondo cosiddetto occidentale, e non solo? Non bastava mandare un osservatore del ministero della Salute in Francia, o negli Usa o in Gran Bretagna, e prendere atto della realta' e dei vantaggi? Evidentemente l'intento di chi ha anche fatto aspettare due anni per l'autorizzazione alla sperimentazione, non e' solo scientifico, ma essenzialmente ideologico e politico .... facendo sempre pagare gli utenti del servizio sanitario.

Come ovviare? Chiediamo che ogni ospedale d'Italia, attraverso le strutture sanitarie regionali ovviamente, faccia come il S.Anna di Torino. A questo punto crediamo che non ci sara' alcuna scusa per far aspettare due anni. Intanto invitiamo a firmare la nostra petizione che chiede l'introduzione della pillola RU486, a questo indirizzo telematico, dove ci sono anche tutte le informazioni del caso: http://www.aduc.it/dyn/ru486  

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

www.aduc.it

Firenze, 28 Luglio 2004
 
                               

 

     

Archivio
Arte e cultura
Consumatori
Diritto
Etica
Eventi
Lavoro
Libri
Medicina

Colposcopia     Microcolposcopia

Dermatologia

Oncologia Dermatologica -Mosh Micrographic Surgery

Ginecologia

Oncologia

Senologia

Sterilità

Venereologia -Malattie Sessualmente Trasmesse

Nucleare Radioprotezione Parchi
Scienza
Sessuologia

Link partner

Medicina venereologia.it  microcolposcopia.it neonatologia.org

Scienza scienzaonline paleofox.com

Progetti Umanitari: Aiutiamoli
iismas.it
progettorwanda.it

Varie ciaowebroma.it

Le Foto più belle

 

Inizio pagina | Home | Media |  Motori di Ricerca |  Meteo   |  WebCam |  mail

Autorizzazione del Tribunale di Roma n 524/2001 del 4/12/2001 Agenzia di Stampa quotidiana - Pubblicata a Roma - V. A. De Viti de Marco, 50