di
Marina Pinto
In circa
cinquant’anni di attività Haydn (1732-1809) percorse tutto
l’itinerario musicale dal barocco al classicismo, e le sue
composizioni testimoniano il progressivo passaggio fra questo due
periodi, il distacco dal primo e la conquista della stile galante.
Haydn
compose musica di tutti i generi, ma si concentrò soprattutto su
quello strumentale (sinfonie, quartetti, sonate), e con tutta
probabilità questa scelta fu fatta per seguire le indicazioni e i
gusti del principe Esterhazy, al cui servizio egli rimase per ben
trent’anni. Sempre per accontentare il suo datore di lavoro Haydn
fu uno dei pochi musicisti che compose musica per il “baryton”,
una sorta di violone con corde di risonanza, uno strumento che il
principe amava suonare.
Per quanto
riguarda le sinfonie la grande produzione musicale di Haydn ne
annovera ben 108, composte in 36 anni di attività, che
rappresentano un autentico monumento al genere e costituiscono la
magnifica e poderosa costruzione sinfonica che avrebbe influenzato
tutta la vita musicale del tempo, a cominciare da Mozart, Beethoven
e in seguito Schubert.
Prendiamo
in esame la Sinfonia n.101 detta “L’orologio”,
composta tra il 1791 e il 1795, in un periodo fortunato per Haydn,
in quanto coincise non solo con la sua maturità artistica ma anche
con una sua acclamata tournèe svoltasi a Londra, che quindi mostra
la fase culminante dell’attività creatrice del musicista
unanimemente esaltato come l’iniziatore dello stile sinfonico.
Iniziamo
con l’osservare la forma e l’organico di questo importante
lavoro.
FORMA
IN QUATTRO MOVIMENTI
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ORGANICO
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1) Adagio - Presto
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2
flauti – 2 oboi – 2 fagotti – 2 corni -
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2)
Andante
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trombe
– timpani - archi
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3)
Minuetto e Trio (Allegro)
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4)
Rondò
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Il
Primo movimento inizia con una introduzione
lenta (Adagio), dove
ascoltiamo un’armonia di carattere fluttuante, come se fosse alla
ricerca di qualcosa, uno spunto ritmico o tonale che lo aiutasse a
costruire il successivo Allegro.
Nel
Secondo movimento (Andante) sveliamo il perché questa sinfonia fu detta “L’orologio”:
una alternanza di figure ritmiche staccate affidate ai fagotti ad
agli archi pizzicati ricorda infatti il ticchettio di un orologio.
Questo
brano si presenta fantasioso e piuttosto articolato, infatti al suo
interno si susseguono altre quattro idee melodiche diverse.
Il
Terzo movimento si compone di due parti, Minuetto
e Trio.
Il
Minuetto nelle
composizioni di Haydn ha un carattere un po’ marziale ed evidenzia
il carattere energico e di precisione di questa danza.
In
questo brano particolari effetti di colore vengono ottenuti
attraverso variazioni nella strumentazione (nelle prime quattro
battute suonano tutti gli strumenti, nelle quattro successive
invece, per ottenere una sonorità più debole, suonano solamente
archi e flauto).
Il Trio di questo brano è accompagnato da una ritmica affidata
a tutti gli archi, mentre la melodia è affidata ad un solista.
Haydn per primo
consacrò il Minuetto come terzo tempo della sinfonia, per rendere
quest’ultima più varia e brillante; lo schema costruttivo di
questo brano è rigorosamente simmetrico ed ordinato, in conformità
ai canoni estetici del tempo.
Schema
del Minuetto e Trio:
A
|
B
|
A
|
a-a’-b-a-a’
|
c-c-d-d’
|
a-a’-b-a-a’
|
|
Trio
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|
Arriviamo
al Quarto movimento della sinfonia, il Rondò,
che ha un tema caratteristico che si ripresenta come fosse il
ritornello di una canzone.
Roma,
29 novembre 2007
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