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Accademia Nazionale di San Luca
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Comune di Roma
Presentazione cantiere di restauro Chiesa dei SS:Luca e Martina

Giovedì 18 ottobre 2007 in occasione della festa di San Luca e dell’apertura del nuovo anno accademico, l’Accademia Nazionale di San Luca apre eccezionalmente alla Stampa il nuovo cantiere di restauro presso la Chiesa dei SS. Luca e Martina ai Fori. Nell’occasione verrà presentato il programma autunnale dell’Accademia stessa, mentre le sale della sua sede in Palazzo Carpegna (Piazza dell’Accademia di S. Luca, 77) saranno aperte al pubblico per tutta la giornata.
La chiesa dei SS. Luca e Martina di proprietà dell’Accadeemia Nazionale di San Luca è una delle testimonianze di maggior rilievo del Barocco romano ed è stata da tempo interessata da una serie di interventi di restauro, curati dalla Soprintendenza per i Beni Ambientale e Architettonici di Roma, con fondi ordinari del Ministero. La chiesa, posta nel cuore dei Fori romani, uno dei luoghi più suggestivi di Roma, rappresenta allo stesso tempo uno dei monumenti più importanti della Città come testimonianza di progetto architettonico di Pietro da Cortona che ivi è sepolto.
A partire dal 1985 i lavori, compiuti in vari lotti, hanno riguardato il lanternino, il rivestimento esterno in lastre di piombo della cupola, le superfici ad intonaco delle volute alla base della cupola, quelle del tamburo ed, infine, tutte le altre coperture della chiesa.
Dal 1996 al '99, sempre a cura della Soprintendenza, sono stati realizzati gli interventi di restauro degli ambienti sotterranei della cripta decorati con stucchi, preziosi marmi policromi e con un’architettura austera ma anche piena di plasticità e di movimento. Oltre alla pulitura di tutte le superfici marmoree che, ingiallite da strati di oli e cere sovrapposti, hanno ritrovato tutta l’intensità dei loro colori, il restauro ha determinato la scoperta della superficie originale – in uno stucco romano di ottima fattura – che ricopriva la volta della cappella al di sopra dell’altare. L’eliminazione degli strati di scialbo sovrapposti ha permesso inoltre di rimuovere l’alterazione del modellato degli stucchi, recuperandone i più raffinati particolari. Nell’intervento realizzato in questi ambienti si è scelto di privilegiare l’aspetto e le coloriture chiare seicentesche, lasciando soltanto una testimonianza, sulle pareti ad intonaco del corridoio, delle partiture decorative ottocentesche. La chiesa inferiore è stata inoltre dotata di una nuova illuminazione, studiata per valorizzare le opere d’arte presenti, e di un impianto di allarme antintrusione e telesorveglianza.
Nel 2001, con un cantiere-studio situato nel braccio destro della chiesa superiore, sono state effettuate delle indagini per l’individuazione delle coloriture originali dell’interno della chiesa.
Grazie ad uno stanziamento unitario di fondi da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, si è aperto nei primi mesi del 2007 un cantiere di restauro, diretto dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Comune di Roma, che interessa tutto l’interno della chiesa, dalle superfici ad intonaco, agli stucchi, ai tre grandi altari, ai monumenti sepolcrali ed alle lapidi in marmo che ricordano gli accademici.
L’operazione di restauro si propone lo scopo di riattribuire all’ambiente rivestito da intonaco tinteggiato, ricco di stucchi ed articolato da plastiche membrature formate da colonne, paraste e trabeazioni, quelle caratteristiche di plasticità e di nitore delle superfici che costituiscono una delle componenti primarie dell’architettura barocca e, in particolare, di quella ideata da Pietro da Cortona. L’interno della chiesa, ora attutito e mortificato da strati di tinteggiature, di oli, di cere e di sporco sovrapposti nel tempo, riacquisterà quella originaria, metafisica chiarezza uniforme – chiaramente allusiva della luce divina – realizzata attraverso un crescendo luminoso dal basso verso l’alto fino al tamburo, alla cupola ed al lanternino ed interrotta soltanto dalle macchie cromatiche dei tre altari marmorei, che costituiva un’intenzionalità fondamentale nella realizzazione di questa opera del grande pittore-architetto, Principe dell’Accademia di San Luca, Pietro da Cortona. Il restauro permetterà quindi ai visitatori di poter nuovamente apprezzare la qualità di un’architettura estremamente coinvolgente ed emozionante.
Il monumentale edificio oltre agli altri impianti verrà anche dotato di una nuova illuminazione studiata per sottolineare le valenze plastiche e decorative dell’interno.
Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio: Ing. LUCIANO MARCHETTI; Soprintendente: arch. FEDERICA GALLONI; Responsabile Unico del Procedimento: arch. MARIA COSTANZA PIERDOMINICI; progettazione e direzione dei lavori: arch. PIER LUIGI PORZIO; collaborazione alla direzione dei lavori: geom. ENZO CENTRONI; responsabile della sicurezza: arch. FABRIZIO POMPOZZI. Imprese esecutrici dei lavori: Dromos Srl.; Lupo Rocco Srl.
Segreteria dell’Accademia Nazionale di San Luca
Isabella Fiorentino e Anna Maria De Gregorio
Ufficio Stampa
Roberto Begnini
Roma, 15 ottobre 2007
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